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Non so come riuscire a sintetizzare e far comprendere pienamente ciò che è stato per me questo viaggio importante e indimenticabile.
Questa vacanza in Finlandia è stata la mia prima esperienza con i Lions e il mio primo viaggio completamente da sola, senza familiari o amici su cui potessi contare per far fronte ad eventuali momenti di difficoltà…,ma per fortuna non ve ne è stato bisogno perché non ce ne sono stati!
La mia esperienza è durata tre settimane circa: l’avventura è iniziata con una settimana al campus e conclusa con le due settimane trascorse in famiglia.
Non posso non confessare che inizialmente partivo un po’ titubante, con la paura di questa prima esperienza ma allo stesso tempo la voglia di divertimi, scoprire, conoscere e imparare mi ha aiutata ad intraprendere questo viaggio con più sicurezza.

Dopo circa cinque ore di viaggio eccomi arrivato nella tanto agognata Helsinky. Qui ad attendermi all’ aeroporto ho trovato una collaboratrice del Lions Club che mi ha ospitato la prima notte in casa sua (una casa da urlo, meravigliosa!!!).
Il viaggio è stato lungo ma tutte quelle ore sarebbero state ripagate in poco tempo, sia dalla cordialità della famiglia che dalla bellezza dei luoghi.

La mia esperienza in Finlandia, a Karttula, presso la famiglia Miettinen è stata molto positiva.La famiglia si è dimostrata molto cordiale e gentile, ho conosciuto molti ragazzi che parlavano bene l'inglese, potendo cosi scambiare qualche parola sui nostri paesi.

Grazie al presidente del Lions locale ho svolto molte attività interessanti come giocare a golf a Tervo, nel campo di Erikkala Golf, visitare il lussuoso hotel Blue Whitee Resorts nei pressi del lago Lohimaa, andare a cavallo, vedere una stalla finlandese, assistere ad un tradizionale "rituale" a Riuttala: la Kuppaus, partecipare al concerto di Antti Tuisku a Suonenjoki, vedere la coltivazione delle fragole, fare shopping a Kuopio.

Il primo luglio 2007 iniziava la nostra avventura in Finlandia, dove Anna, Marina ed io, assieme a molti altri ragazzi provenienti da tutta l’Italia e da molte altre parti del Mondo “sparsi qua e la nel grande Nord” avremmo dovuto trascorrere ventitre giorni.

L’avventura è iniziata con una pesante giornata trascorsa, faticosamente, viaggiando con aerei, automobili e treni per raggiungere la destinazione Tampere, una delle più importanti città finlandesi. Ad aspettarci c’erano le rispettive famiglie ospitanti, impegnate a riconoscerci nel luogo ed all’ora prestabilita, dopo aver precedentemente ricevuto informazioni sul nostro aspetto. Al termine del viaggio ci siamo smistati nelle famiglie dove ognuno di noi avrebbe intrapreso la propria esperienza personale che ci avrebbe impegnato fino al ventitre luglio.

Non mi sarei mai aspettata di poter partire grazie agli scambi giovanili Lions.

Non vedevo l’ora di prendere l’aereo per conoscere una cultura completamente diversa dalla nostra e passare 24 giorni in Finlandia.Partenza il primo luglio alle sette un quarto(del mattino) con i miei due compagni di viaggio Marina e Matteo.All’inizio ero molto agitata perché, per la prima volta, sarei stata da sola in una famiglia quindi dovevo fare tutto con le mie forze. Una volta salita sull’aereo le mie paure passarono e pensai solo a divertirmi. 

Quest’anno ho avuto l’opportunità di fare un’esperienza diversa dal solito all’estero. Ero già stato fuori dall’Italia, ma per turismo o in college a trascorrere una acanza-studio; durante l’ultima estate, grazie ai Lions, ho trascorso tre settimane in famiglia in Finlandia.

Appena arrivato all’aeroporto di Helsinki la famiglia mi ha atteso e condotto a casa; fin dall’inizio si sono dimostrati simpatici e mi hanno fatto sentire a mio agio; anche le tre figlie, più grandi di me, sono molto simpatiche. La famiglia che mi ha accolto abita in un piccolo paese a 35 km da Helsinki, Jokela e stava ospitando anche una ragazza giapponese. 

Quest’anno ho avuto la possibilità di partecipare a uno degli scambi giovanili organizzati dal Lions Club.L’iniziativa mi ha permesso di trascorrere tre settimane in Finlandia: ho partecipato a un campus chiamato Helsinki City Camp e successivamente sono stata ospitata da una famiglia finlandese.

Helsinki City Camp (HCC)

L’Helsinki City Camp ha sede presso l’Hotel Vuoranta, un albergo immerse nel verde della costa dell’isola di Vuosaari, a soli 14 Km dal centro di Helsinki.Benché il tema principale dell’HCC sia la città di Helsinki, il campus pone particolare attenzione alle attività di gruppo.Queste ultime sono state essenziali per aiutarmi a socializzare con gli altri “campers” (così erano definiti i giovani presenti al campo). 

Il gruppo era composto da 28 ragazzi provenienti da ben 21 stati diversi: (USA (Hawaii e Texas), Malaysia, Giappone, Cina, Israele, Turchia, Slovacchia, Irlanda, Ungheria, Ucraina, Bulgaria, Lituania, Paesi Bassi, Danimarca, Norvegia, Francia, Germania, Svizzera, Belgio, Finlandia e Italia.

L’esperienza dello scambio giovanile è stato molto interessante e formativa.
Io sono stato in Finlandia a Himanka, una cittadina a 500 km da Helsinky.
Sono stato ospitato da una famiglia molto gentile che ha fatto di tutto per mettermi a mio agio e con la quale sono rimasto in contatto.
Con loro o vissuto, ed apprezzato il loro stile di vita, ho avuto modo di visitare diversi luoghi; in quel periodo sono stato ospite del Lions Club locale dove c’è stato lo scambio dei guidoncini.

Martedì 25-luglio 2007, sono partita dall’aeroporto di  Venezia alle ore 7:15 e dopo tre transfer trascorsi in solitaria sono arrivata alle 16:35, ora finlandese, nel piccolissimo aeroporto di Savonlinna, dove ho trovato ad accogliermi la famiglia ospitante Sirpa H. e Jouko T., due signori molto chiusi e timidi,che fin da subito hanno lasciato trasparire molta disponibilità.
Dopo un ora di strada in auto siamo arrivati a Kesalahti, un piccolo centro abitato dominato dalla presenza di laghi e boschi, che sembravano nascondere e sovrastare le case posizionate molto distanti l’una dall’altra al contrario da quanto siamo abituati nel nostro paese!Arrivati alla loro casa, nascosta in mezzo ad un grande bosco, mi sono sistemata nella  piccola casetta di legno, dove oltre ai miei ospiti ci vivono  cinque gatti ( che dormono in qualsiasi momento della giornata sul tavolo della cucina) e due cani uno dei quali era più simile ad un cavallo, viste le dimensioni..! Fin dal primo momento quindi ho notato che l’igiene e la pulizia non era un loro punto di forza.. nonostante tutto la camera nella quale ero sistemata, non era affatto male, anzi, molto grande, luminosa e spaziosa. Durante la cena, purtroppo sono venuta a conoscenza che i ragazzi che dovevano vivere quest’esperienza assieme a me: Kaisa N., Turca di 17 anni e Kristian H., Finlandese di 17 anni, nipote di Sirpa H.; non ci sarebbero stati.

Dal 10 al 28 luglio 2007 sono stata ospite della famiglia Sorri a Savonranta, un paese di circa mille abitanti a ovest della Finlandia. 
Seppo e Pirkko, i miei ospiti sono stati molto gentili e disponibili nei miei confronti e con Shiri, la ragazza israeliana con la quale ho condiviso la mia permanenza.
La prima impressione ricevuta dalle varie email che c’eravamo scambiati in precedenza è stata pienamente confermata. 
Seppo e Pirkko mi hanno fatto subito sentire a mio agio e mi hanno coinvolto in attività e gite che hanno fatto scorrere fin troppo rapidamente questo periodo di vacanza.
Ho avuto modo di conoscere parecchie altre persone e di avvicinarmi alla loro mentalità, alle loro abitudini, al loro stile di vita vivendo ogni giorno in mezzo a loro.
Ho imparato a vivere in piena sintonia con la natura soprattutto nei giorni trascorsi nel loro summer cottage che si trovava in un luogo isolato in mezzo alla foresta e vicino ad un lago ed era privo di tutte le comodità a cui noi siamo abituati nelle nostre case ( luce elettrica, acqua calda...).

La mia esperienza in Finlandia è cominciata con la permanenza in famiglia, che viveva a Virrat, un piccolo villaggio nella zona dei laghi finlandese, di circa 6000 abitanti.Le due settimane che ho trascorso con la famiglia, nella loro casa a venti km dal centro della cittadina sono state caratterizzate da un susseguirsi di attività, nella zona, molto interessanti.

Ho partecipato allo scambio giovanile dal 26 luglio al 19 agosto,in un paese meraviglioso,con tradizioni,cibi e modi di vivere diversi dal nostro paese.
Ho iniziato stando in famiglia dal 26/07 al 10/08,mi hanno accolto come se facessi parte della loro famiglia con la massiama generosità,mi hanno aperto la loro porta dandomi della "benvenuta".
Stando nella loro famiglia ho catturato le meraviglose diversità del loro paese,e la loro gentilezza. Durante il periodo,mi sono interessata delle loro usanze, ricambiando anche con le loro curiosità del mi paese. 
E' stato difficile lasciare la famiglia.
Ho proseguito lo scambio dal 10/08 al 19/08 nel campo finlandese.
E stata un'esperienza meravigliosa,ho imparato molto anche nel campo,amiciazia,culture diverse.
Abbiamo svolto molte attività e giochi,molto piacevoli sulla Finlandia ed altro.
E stato facile unirci nel campo, quanto è stato difficile lasciarci.

Il viaggio in Finlandia è e sarà un'esperienza che mai dimenticherò.
Ho sempre desiderato vedere i paesi nordici come la Finlandia dei quali mi ha sempre incuriosito l'aspetto paesaggistico e farlo mediante un campo musicale ha reso ancora più speciale un'esperienza già di per se indimenticabile .
Ma parliamo della famiglia che mi  ha ospitato , all'inizio ne ero  un pò turbato un quanto nella lettera di presentazione avevano detto di non parlare molto bene l'inglese ed io ne ero spaventato. Diversamente da quelle che erano state le mie aspettative la realtà è stata notevolmente migliore , la famiglia Mattila , in particolare  Reima Mattila, il marito, si è infatti dimostrato molto disponibile nel farmi visitare la  vicina città di Turku appena 30 Km da Paimio, dove la famiglia Mattila abitava.Inoltre ho potuto visitare anche l'arcipelago finlandese che mai mi sarei aspettato così grande per dirne solo qualcuna.Il tempo poi durante quei giorni è stato insolitamente caldo con minime ampiamente sopra i venti gradi , infatti le minime arrivano a poco più di dieci gradi come è poi successo  durante il campo.E veniamo ora al campo , innanzi tutto era ben organizzato : la mattina provavamo i pezzi che sarebbero stati suonati nel concerto di fine campo dopo pranzo svolgevamo attività tipiche nei summer cottage finlandesi quali potevano essere il canottaggio o l'orientamento finlandese nella foresta o ancora  cucinare alimenti sul fuoco . Inoltre anche grazie alla comune passione si sono formati forti legami con gli altri membri del campo. Il fatto poi di aver mollato  lo strumento e di averlo poi ripreso in occasione del campo come molti altri ragazzi è stato sicuramente un fattore d'unione.Per questo sono sicuro che rifarei ancora un'esperienza simile.

E’ stata un’esperienza fantastica quella che ho trascorso grazie al Lions Club in Finlandia. Tre settimane di puro divertimento, prima in una rustica campagna, poi un una piccola città, e infine in un campus con altri ventinove ragazzi della mia stessa età ma di diverse nazionalità.
prima settimana ho abitato vicino a un lago immerso quasi completamente in una foresta. Le mie principali occupazioni in quel periodo erano andare a pescare, fare pic-nic in mezzo a piccole radure e andare in barca. 
Ho fatto persino un’escursione ad Autikangas, una delle più alte vette vicino alla città di Kemijarvi, visitando alcune cave di granito. 

Eccomi di ritorno dalla mia esperienza finlandese!!! Inutile dire che è stata davvero fantastica! Ho conosciuto un’infinitàdi persone eccezionali, che porterò sempre nel mio cuore e che, grazie a Internet, potrò continuare a sentire!
Ma, dovendo stendere la mia relazione, andiamo con ordine.
Partenza alle 7.30 per Milano Malpensa, check-in, imbarco e saluti vari…
Alle 11.00 sono a bordo dell’aereo che miporterà in Finlandia! Sono eccitata, incuriosita, ma anche preoccupata perché non ho idea di cosa mi aspetterà una volta atterrata.
Il primo impatto finlandese è quello con il cibo! Accanto alla pasta individuo una specie di biscotto marronescuro… lo assaggio e mi rendo conto che si tratta di pane, il tipico pane nero finlandese, che avrei avuto modo diapprezzare nelle tre settimane seguenti. All’aeroporto di Helsinki-Vantaa mi attende il lions Riikka, con un cartellorecante scritto il mio nome: facile riconoscersi! Aspettiamo l’altro ragazzo italiano, Alessandro. 

Sorvolando il territorio finlandese si rimane sorpresi e affascinati nell'incontrare come primo colore (che deve essere anche il colore nazionale, essendo riportato sulla bandiera) un blu di una intensità disarmante: il mare, il cielo, i laghi.
Alla vista di tanti specchi d'acqua su cui il sole si affacciava allegramente ho improvvisamente abbandonato tutte le preoccupazioni e i timori di chi viaggia da solo per la prima volta. E con la stessa solarità con cui questa terra mi ha dato il suo benvenuto, sono stata accolta dalla mia famiglia.
Entrarvi in sintonia non è stato affatto un problema. Si sono subito mostrati molto gentili e premurosi, facendomi sentire membro effettivo della famiglia.

L’esperienza di viaggiare all’estero, da solo, in pieno possesso della propria responsabilità, lontano dalla famiglia e ospitato da un’altra famiglia, è un qualcosa di veramente speciale. E faccio fatica a trovare un aggettivo diverso da questo: servirebbe una parola migliore per descrivere questa esperienza più approfonditamente, una parola attraverso la quale mostrarne le diverse sfaccettature.
Parto per la Finlandia il 18 di Luglio alle diciassette del pomeriggio, da Malpensa, così grosso, così dispersivo, così incatenato: non sembra neppure un aeroporto, sembra più un qualcosa che da lì a un attimo potrebbe scomparire. L’aereo è piccolo, tranquillo, modesto, di Finnair, e della mia destinazione ne sento già la presenza, dai capelli biondissimi e dagli occhi celesti delle operatrici di bordo, dal sapore della carne e delle patate bollite che mi servono durante il viaggio, che mi fanno avvicinare al Nord, a quegli stereotipi propri della Russia e dei popoli del grande freddo.

E' stata un esperienza davvero fantastica che spero potrò ripetere un giorno.
Sono partita il 16 agosto; dapprima dovevo stare 4 settimane, due con una e due con un altra famiglia, ma poi una famiglia si è ritirata così sono partita in "ritardo", La famiglia è stata davvero fantastica, mi hanno fatta sentire subito a mio agio.
La mattina andavo a scuola con la ragazza, poichè i genitori lavoravano, quindi ho potuto conoscere tanta gente ed ho parlato un pò dell' Italia e delle scuole che abbiamo quì, molto differenti dalle loro, le nostre tradizioni, i cibi, le città e quant'altro. E' stato interessante conoscere le loro abitudini e modi di fare.
Come città ho visitato Helsinki, l'ultimo giorno prima di ripartire e altre cittadine vicine a dove abitavamo, il paese si chiama Urjala e dista circa 150 km da Helsinki.
Il 31 agosto sono tornata a casa ma mi tengo ancora in contatto con la famiglia tramite internet.
Questo è tutto, quindi grazie ancora per avermi dato questa magnifica opportunità.

Posso partire dicendo che il 12 Luglio 2008 l'aereo con partenza a Trieste e destinazione Parigi è partito con due ore di ritardo facendomi saltare tutte le coincidenze sia per Helsinki che per Rauma...ma questi sono solo dettagli! I voli sono stati confortevoli e in parte piacevoli.Arrivato a Helsinki sono andato a recuperare il mio bagaglio ma sfortunatamente non l'ho trovato,quindi mi sono recato all'ufficio bagagli smarriti e dopo le opportune telefonate l'addetto mi ha confermato che la mia valigia si trovava a Parigi!  
Ad aspettarmi c'era una donna che c'entrava qualcosa con i Lions ma non ricordo chi fosse; mi ha portato in centro ad Helsinki mostrandomela in parte per poi accompagnarmi alla stazione degli autobus. Salito su quello diretto per Rauma ho dovuto affrontare un viaggio di circa tre ore e mezza per poi arrivare a destinazione dove mi aspettava la vicina di casa della famiglia ospitante,la quale sarebbe arrivata nei giorni seguenti.

Nel mese di luglio dell’estate appena trascorsa sono stata tre settimane nella splendida e accogliente Finlandia.
Sono partita il 12 luglio da Venezia con non poche preoccupazioni: come sarà la mia famiglia?E il camp? Speriamo ci si diverta, ecc ecc.
Le stesse domande che mi facevo quando sono partita due anni fa per l’Alaska; in quel viaggio le aspettative sono state più che ripagate. Ed è proprio per questo che ho deciso di riprovare questa incredibile esperienza.
Durante il volo all’andata ho potuto far conoscenza con Francesco, un altro ragazzo italiano che avrebbe poi condiviso il camp con me, ma purtroppo una volta arrivati a Helsinki ci siamo dovuti separare per due settimane.
All’arrivo in aeroporto ho incontrato i miei host parents: due persone fantastiche! Premurose, gentili e sempre disponibili. Le due figlie non potevano raggiungerci per impegni lavorativi, ma le avrei conosciute in seguito.