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ITALIA: what else?

Nel mese di luglio dell’estate appena trascorsa sono stata tre settimane nella splendida e accogliente Finlandia.
Sono partita il 12 luglio da Venezia con non poche preoccupazioni: come sarà la mia famiglia?E il camp? Speriamo ci si diverta, ecc ecc.
Le stesse domande che mi facevo quando sono partita due anni fa per l’Alaska; in quel viaggio le aspettative sono state più che ripagate. Ed è proprio per questo che ho deciso di riprovare questa incredibile esperienza.
Durante il volo all’andata ho potuto far conoscenza con Francesco, un altro ragazzo italiano che avrebbe poi condiviso il camp con me, ma purtroppo una volta arrivati a Helsinki ci siamo dovuti separare per due settimane.
All’arrivo in aeroporto ho incontrato i miei host parents: due persone fantastiche! Premurose, gentili e sempre disponibili. Le due figlie non potevano raggiungerci per impegni lavorativi, ma le avrei conosciute in seguito.


Subito siamo partiti per un cottage estivo su uno dei tantissimi laghi: un posto stupendo, tipico finlandese, immerso nella natura e nel silenzio.
L’iniziale preoccupazione è stata subito sostituita dalla voglia di conoscere la cultura finlandese, di stare a contatto con la natura, lontani dal caos di tutti i giorni, di comprendere la vita di questo popolo un po’ timido, ma veramente gentilissimo.
Dopo cinque giorni di immersione nella più totale tranquillità, tra saune e bagni nel lago, siamo partiti per Kiurevesi, il paese dove abitava la mia famiglia.
Qui ho conosciuto le mie host sisters, due ragazze simpatiche e disponibili, le quali mi hanno fatto visitare molti posti e persone della zona.
Infine, nell’ultima settimana di soggiorno in Finlandia, noi 30 ragazzi siamo stati ospitati nel camp “Ursa major” a Mikkeli, nel sud del Paese.
Subito noi ragazzi abbiamo cominciato a fare conoscenza (non posso descrivere la mia gioia nel rivedere finalmente italiani e poter scambiare qualche parole nella mia lingua, dopo due settimane di fatica per parlare in inglese!!).
Dopo il primo giorno di adattamento, abbiamo subito cominciato a fare le attività: sauna, bagni divertentissimi nel lago (nonostante la bassissima temperatura dell’acqua), chiacchierate interminabili, gite in barca, una breve vacanza nel mezzo del bosco, con notte passata in tenda, falò e gite in città. Insomma, puro divertimento alla finlandese!
E il tutto era impreziosito dall’immenso valore che la possibilità di conoscere tantissime nuove persone aveva; ogni giorno, ogni ora e ogni minuto erano destinati alla condivisione dei tanti momenti insieme, al parlare per ore, al ridere e scherzare insieme.
Grazie a questa esperienza ho conosciuto ragazzi da tutto il mondo: Bulgaria, Macedonia, Austria, Germania, USA, Belgio, Danimarca, Turchia, Israele, Olanda, Giappone, Cina, Francia, Spagna, Ungheria e Russia.
Di certo non avrei mai avuto altre occasioni per conoscerli!!
Tuttora ci teniamo in contatto, e non ci scordiamo della favolosa settimana trascorsa insieme; settimana conclusasi con inevitabili pianti e abbracci commossi all’aeroporto.

Cosa mi sono portata a casa dalla Finlandia?
Oltre agli innumerevoli regali per amici e familiari, conserverò sempre con me l’affetto ricevuto da persone inizialmente sconosciute.
I sorrisi, gli abbracci, le strette di mano, tutti i momenti condivisi: sono ricordi che mai dimenticherò. 
La Finlandia è un paese straordinario, con una natura meravigliosa e persone fantastiche; come dicevo prima, i finlandesi sono un po’ timidi e riservati, ma di una gentilezza unica, sempre interessati a conoscere la mia cultura, sempre disponibili a farmi cucinare qualche piatto italiano, sempre sorridenti, educati e rispettosi.