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Estate 2008
Alcuni giornali locali hanno pubblicato un mio articolo di ringraziamento verso i Lions della zona, nel quale descrivo brevemente l’esperienza trascorsa. 
Mi ero ripromesso di inviarvelo.

Quest’estate sono andato in Finlandia! Lì ho passato tre settimane meravigliose a contatto con un cultura affascinante e positivamente  differente dalla mia,( seppur solo per certi versi). Mi sembra superfluo sottolineare la buona riuscita di questo viaggio, “fuori dal comune”, in un paese nordico che certamente non può essere considerato una meta privilegiata del turismo contemporaneo.
Il viaggio d’andata è stato lungo ma per certi versi intrigante, in quanto per me è stato il primo viaggio all’estero senza la supervisione di nessuno, un momento di crescita, di maturazione della mia indipendenza. Dopo un primo momento di smarrimento ho imparato ad essere a mio agio in aeroporto aiutato anche da un’altra ragazza, Anna Bellin, che comeme aveva colto l’opportunità offerta dal Lions club,(ho poi rincontrato Anna durante la settimana passata nel campus). Dopo  i due scali a Vienna e a Helsinki sono giunto a Kuopio dove la mia famiglia mi aspettava con un cartello con su scritto il mio nome,(come avevamo concordato in precedenza).

Visto che mi è stato chiesto di essere sincera, sarò sincera.
Io purtroppo non mi sono trovata bene.
Per prima cosa, ho trovato assurdo il fatto che per raggiungere la famiglia ospitante, abbia dovuto fare tre ore di pulman più un' ora di macchina, dopo le 4 ore di viaggio in aereo. Mi dispiace dirlo, ma per me è impensabile una cosa del genere.
Una famiglia che si prende l'impegno di ospitare dei ragazzi, dovrebbe trovarsi, non dico dietro l'areoporto, ma almeno in un posto facilmente raggiungibile.
Inoltre io non conosco benissimo l'inglese, ma se mi si parla lentamente riesco a capire qualcosa in più. La famiglia in cui mi sono trovata, invece di cercare di farsi capire, quando si sono accorti che avevo difficoltà, hanno deciso di lasciarmi in disparte e io mi sono ritrovata a passare le giornate in camera da sola.
Non mi hanno nemmeno portata a visitare la città. 
Le uniche cose che ho visto le ho viste dalla macchina e dal pullman.
Il posto comunque l'ho trovato molto bello.
Saluti.

Sono partita  il 12 Luglio da Bologna insieme a Gregorio. Dopo un lungo viaggio siamo arrivati A Helsinki dove ci attendevano le nostre famiglie. Trovati i bagagli ci siamo separati Io sono andata a Espoo ,una città non lontano dalla Capitale. Erkki e Mirja , tali sono i nomi della coppia di coniugi che mi ha ospitato, mi hanno accolto molto bene. La prima sera a cena erano venuti anche i loro cinque figli. Pensavo che fossero tutti loro invece si trattava di una famiglia allargata.
In quel momento lì mi sono sentita anche io parte di quella famiglia. 
La mia settimana con loro è stata molto intensa ma bellissima. Nella loro città ho visto il duomo e un pezzo di costa. Poi ho visitato Helsinki. Lì ho visto il duomo e il centro della città. Poi siamo andati a trovare la sorella di Mirja che ha un cottage nella foresta. Qui ho mangiato tutto il giorno e fatto un giro in barca  a remi nel lago lì accanto. Poi ho rivisto Laura, una ragazza finlandese che ho ospitato l'anno scorso. Sono bastati pochi SMS per organizzare l'incontro. Lei abitava abbastanza vicino alla mia famiglia quindi raggiungerla non è stato un problema. Dopo una merenda a casa sua siamo andate a Helsinki. Abbiamo fatto un giro per negozi poi siamo andate fuori a cena. Il giorno seguente siamo andate a Suomenlinna.  

L'esperienzza finlandese si è rivelata stupeda,indimenticabile in tutti i suoi aspetti, una delle vacanze più bella della mia vita che porterò per sempre nel mio cuore. 
Con tutta sincerità nella mia esperienza Finladese non ci sono stati aspetti negativi. Il viaggio è stato abbastanza tranquillo, l'accoglienza e la permanenza nelle famiglie è stata fantastica.
Sono state delle persone meravigliose con me, anche se parlavamo in inglese e il mio inglese non era molto perfetto ( anche se loro sostenevano il contrario), riuscivamo a comprenderci benissimo. Quando uscivamo con altre persone che parlavano finlandese, loro per non escludermi mi traducevano tutto, in questo modo partecipavo a ogni discorso. Mi consideravano parte della loro famiglia ed è stato una bella sensazione  per me. 

 

Gabriella, mamma di Giorgio che è andato in Finlandia nell'estate 2009 

Cari amici Roberto e Simone, ad una settimana dalla partenza di Giorgio,vi scrivo per confermarvi l'ottima organizzazione finlandese ( e vostra) Grazie ad Hekki Koivisto il mio ragazzo ha trovato una famiglia magnifica con la quale ha trascorso un primo periodo molto confortevole. Pensate che il ragazzo proveniente dalla Turchia non ha trovato nessuno ad aspettarlo per problemi dell'ultimissimo momento e il Vs. Hekki si è preso anche lui in casa............ Così è tornato dall'aereoporto con due ospiti al prezzo di uno!!

Da quattro giorni i 19 vostri protetti, di ogni parte del mondo, sono stati imbarcati e Giorgio mi dice che l'esperienza è fantastica: tra loro parlano in inglese ed a turno cucinano,fanno turni di guardia notturna,montano e smontano le vele etc.etc. Il tutto con un sole sempre splendente e temperatura mite. E io che gli avevo dato solo giacconi!!!  Hanno fatto anche un bagno in un fiordo,però con la muta................ Insomma,questa esperienza vale certo più che mille lezioni di inglese,geografia o storia ed altro !!!

La famiglia e troppo forte e simpatica!!!!! Mamma mia mi sto schiattando dalle risate. 
Sono stati quest`anno in vacanza a Caserta e quindi conoscono anche un po´ d´Italiano.....
parlano tutti inglese poichå il padre e canadese....
in Finlandia e davvero molto popolare il latino (addirittura molti siti sono scritti in latino) e non avessi mai detto che ho fatto il classico!!!!! Il padre curiosissimo ha iniziato a fare citazioni latine ecc., ma me la sono cavata (chissä che pensa Schiavone ora che glie lo dico... starä in estasi!!!!) 
La Finlandia e proprio diversa dall`Italia, anche le citta sono immerse nella natura, ci sono un casino di alberi e foreste, tantissimo verde e l´´inquinamento non sanno nemmeno dove sta di casa....
per ora so solo queste notizie, a domani per il resto e per notizie piu precise!!!!! 

Questa è stata la mia prima esperienza Lions ma mi è piaciuta molto quindi il prossimo anno forse...
Appena arrivata all'areoporto di Helsinkysono stata accolta dalla mia famiglia ospitante la quale si è dimostrata molto gentile e affettuosa durante tutta la mia permanenza in Finlandia.
Ho trascorso i primi tre giorniin una tipica casa finlandese situata in un piccolo paesino a 2 ore da Helsinky.questo periodo l'ho usato perperriposarmi dopo gli aereie per ambientarmi nonostante non vedessi l'ora di iniziare il campo.Fnalmente il 1luglio ero al porto!!!
Qui ho visto la barca con 4 vele che ci avrebbe ospitato per i successivi 10giorni.Mi sembrava piccola troppo piccola per tutti noi....ma al suo interno lo spazio era ben sfruttato.eravamo 20 ragazzi+5 persone dell' equipaggio.Ci hanno sistemato in cabine da 6.SEI girls nello stesso minuscolo spazio con i rispettivi ingombranti bagagli....certe acrobazie per raggiungere la mia cuccetta(branda) o semplicemente per accedere al mio bagaglio.

Dal 12 luglio al 4 agosto 2009 ho avuto la possibilità di trascorrere tre settimane in Finlandia, grazie all’iniziativa di scambi giovanili del Lions club.

Partiamo dal viaggio. Fin dalla fase organizzativa non si sono verificati particolari problemi, a parte qualche piccolo intoppo riguardante gli orari dei voli, comunque risolto. Siamo arrivati al momento della partenza perfettamente consapevoli e preparati, ed io in primis. Prima del viaggio mi ero infatti messo in contatto con la famiglia Kuittinen, naturalmente, composta da due fratelli di 16 e 18 anni Henry e Tuomas e dai loro genitori Ossi ed Ejia, e con il ragazzo che poi sarebbe stato mio compagno di viaggio da Francoforte e di campo durante l’ultima settimana di soggiorno. Nessun problema con i voli, due, da Bologna a Francoforte e da qui a Helsinki. Arrivato là sono stato intercettato e accolto dalla famiglia che mi avrebbe poi ospitato nelle due settimane a venire.

Il mio viaggio è iniziato il 26 luglio con partenza da Bari alle ore 07:20 e arrivo a Kokkola alle ore 20:00. In aeroporto c'era già la famiglia che mi aspettava, con loro sarei rimasta fino al 2 agosto. Essi vivono nella città Lontaja.  Appena arrivati a casa, già abbiamo iniziato a confrontarci sulle diverse tradizioni,  mostrando loro il cd che avevo preparato con le immagini e i video della Puglia e della mia città Barletta. Loro erano già stati in Italia, ma mai in Puglia. Sono rimasti molto affascinati dalla nostra regione. 

Juha, il capofamiglia è un insegnante di una scuola media, Piia, la moglie, è un'insegnate di scuola materna; Joni ha 17 anni e frequenta la scuola, cosi durante la settimana mi hanno mostrato le loro rispettive scuole completamente diverse dalle nostre, sia a livello didattico sia come utilizzo stesso dell'edificio. 
Insieme siamo andati a visitare il museo di Alvar AAlto a Jyvaskylan proprio perchè sapevano che studiavo architettura ed è stato davvero interessante vedere i lavori di questo importante architetto finlandese.

È il 12 luglio e sono già sull’aereo diretto da Roma ad Helsinki ma, il mio viaggio non finirà lì dato che dovrò prendere un successivo volo interno da Helsinki a Joensuu, una piccola cittadina da circa 50000 abitanti ma, il mio viaggio non finirà nemmeno lì. 
Ho passato 2 splendide settimane presso una famiglia molto cordiale composta da marito, moglie e figlia della mia stessa età! La coppia ha anche un altro figlio ma vive presso la zona universitaria di Joensuu mentre noi più esattamente abitavamo a Sotkuma, un piccolo agglomerato di case distante pochi chilometri dalla cittadina. Ho continuato a viaggiare con la famiglia esplorando zone panoramiche come Koli, andando ad un concerto rock (Ilosaarock) ed entrando in contatto con tutti gli aspetti della cultura finladese, dalla sauna con annesso bagno nel lago, ai Karelian pie (piccoli “dolcetti” salati con del riso dentro, buonissimi!). 

E’ stata un'esperienza davvero unica ed indimenticabile,di quelle che poche volte capitano nella vita. 
Ho avuto la possibiltà di incontrare e conoscere parecchie persone nuove con le quali ho instaurato solide amicizie e con le quali tuttora mi tengo in contatto. 
Ho visitato un paese davvero unico e bellissimo e ho avuto modo di entrare in contatto con un popolo eccezionale e con una cultura per certi versi diversa dalla mia, ma molto interessante e arricchente. 
Anche la famiglia è stata fantastica e da subito si è prodigata in tutti i modi possibili per farmi sentire come a casa e godere al massimo di questa esperienza. Si è instaurato un solido rapporto di affetto tra noi, tanto che molto probabilmente verrà a trovarci in Italia la primavera del prossimo anno.

Il viaggio in Finlandia è stato una delle esperienze più belle della mia vita.
Era la mia prima avventura che affrontavo da sola in un paese diverso dall’Italia, e sono contenta di essere riuscita a combattere la mia timidezza. 
La Finlandia è fantastica, piena di persone magnifiche e di paesaggi spettacolari . La cosa che mi ha lasciata un po’ stranita all’inizio è stata la continua presenza della luce!Le prime notti, infatti,è stato difficile prendere sonno.
Comunque,la famiglia che mi ha ospitata per 2 settimane aveva una casa in mezzo alla foresta (o in mezzo “al nulla” come diceva sempre il mio host father) e ogni giorno facevamo cose diverse. Spesso andavamo in bici al negozio di alimentari dove lavoravano i miei “genitori” oppure facevamo un giro in barca nei vicini laghi. Ma direi che la cosa più bella che ho fatto è stata la Sauna! Ne facevamo circa una al giorno ed era troppo rilassante e divertente..Soprattutto perché dopo la Sauna ci buttavamo nel lago!

19/07/09 – Kurikka

Primo giorno del viaggio:
Ci siamo svegliati di buon’ora convinti che la partenza del volo fosse alle 11:00, per poi scoprire che in realtà era alle 11:55.
Dopo aver caricato in macchina le valigie, siamo partiti per l’aeroporto di Venezia, dove mi attendeva l’aereo per Helsinki.
Effettuato il check in, ho salutato i miei genitori e sono andato verso il controllo al metal detector per entrare nella zona di imbarco.
Passato il controllo (non senza un filo di timore, ovviamente) mi sono ritrovato nella zona d’imbarco e, raggiunto il gate corretto, mi sono seduto in attesa dell’aereo.
Poco dopo sono stato raggiunto da altri 3 exchange students che avrebbero preso il mio stesso volo, tra i quali anche due ragazze che verranno al campo in Nilsia.
Alle 12:10 l’aereo è decollato, con 15 minuti di ritardo, causa problemi ad un sistema… il che certo non mi ha rincuorato, considerando che non amo proprio il viaggio via aereo.
Nonostante tutto, alle 15:55, ora locale, siamo atterrati a Helsinki e, dopo aver ritirato il bagaglio, ho incontrato la mia Hosting Family.
Poco dopo, io assieme a Nikke, Jutta, Jaana e Pekka, ci siamo messi in viaggio alla volta di Kurikka, la cittadina di 14000 abitanti in cui abitano.
Durante il viaggio abbiamo attraversato paesaggi bellissimi, immersi nel verde della foresta di betulle che circonda ogni cosa, interrotta da campi di fiori gialli dai cui semi estraggono un olio (ancora devo capire che pianta è) o laghi circondati dal verde.

L’esperienza vissuta questa’estate in Finlandia con il club Lions rimarrà indimenticabile...mi dispiace non potervi far vedere le numerose fotografie e spero di riuscire a trasmettervi tutto quello che ho vissuto....
Molto tempo prima della partenza, ho iniziato a conoscere via e-mail le famiglie che mi avrebbero accolto, con scambio di foto e notizie utili rispetto alla situazione che sarei andato a conoscere....vi garantisco :niente di comparabile con  la realtà!
Sono partito il 5 Luglio ’09 per Helsinki, all’aeroporto mi ha accolto la prima famiglia, tutte le famiglie stavano nelle zone limitrofe a Porvoo, così è iniziata la mia avventura; le case sono di legno, molto confortevoli...tutte provviste di sauna che si effettua due o tre volte al giorno...immerse in un incantevole paesaggio naturale.

La vita di ogni giorno scorre in modo regolare e ripetitivo, raramente ne siamo consapevoli: buona parte delle nostre ore sono così dense di impegni più o meno importanti da non ci permetterci di riflettere.
Il mondo che ci circonda e del quale ne dovremmo far parte sembra un universo lontano dalla nostra sfera quotidiana: viviamo con i soliti schemi, credendo essi siano gli unici e i migliori possibili, chiusi nelle nostre convinzioni e nelle nostre abitudini, per di più in una città monotona e priva di divertimenti come Taranto. Non facciamo nostri tutti quegli stimoli, provenienti da altri popoli e culture, che potrebbero certamente darci opportunità di cambiare e arricchire noi stessi.

Dal 25 luglio al 18 agosto ho partecipato a uno scambio internazionale in Finlandia.
Durante le prime due settimane sono stata ospitata da due famiglie a Lempäälä, una cittadina a circa 20 km da Tampere, e dal 10 al 18 agosto ho partecipato al Croft Bay Camp, a Torppa, una località alla periferia di Tampere.
Nei giorni precedenti la partenza ero un po’ preoccupata, innanzitutto perché non avevo mai viaggiato in aereo prima d’ora. Inoltre temevo che la mia conoscenza dell’inglese non fosse sufficiente per permettermi di comunicare e naturalmente temevo di non trovarmi bene con le famiglie ospitanti e soprattutto con gli altri ragazzi partecipanti al campo, in quanto questa è stata per me la prima esperienza all’estero.

Sono Matteo Sergola, un ragazzo di 17 anni, e questa estate per la prima volta ho avuto l’occasione di viaggiare all’estero tramite l’associazione umanitaria lions, più precisamente il distretto MD 108 che ha organizzato il mio viaggio in Finlandia.
Il viaggio è stato suddiviso in circa tre settimane da trascorrere in tre differenti famiglie non troppo lontane tra di loro, situate principalmente nell’area centro-occidentale  della Finlandia.
L’arrivo ad Helsinki, dal punto di vista della temperatura, è stato, per usare un eufemismo, quasi scioccante: quasi più di 30° per uno che pensava di andare in un paese “fresco” e che aveva riempito meta della valigia con felpe e maglie sono decisamente troppi!; ho avuto la fortuna-sfortuna di provare una delle estati finlandesi più calde di sempre!.

Il mio viaggio in Finlandia è stato veramente stupendo. Era la prima volta che viaggiavo completamente da sola, senza nessuno che mi aiutasse nelle difficoltà, senza nessuno che mi conoscesse e pensavo che avrei vissuto un po’ nostalgicamente quella mia lontananza da casa. Dopo solo qualche ora dalla partenza ho avuto il primo inconveniente: arrivata a Helsinki mi hanno smarrito la valigia….. ma l’importante era che non mi fossi persa io!! Avevo molta paura di sbagliare volo o di non arrivare in tempo per cambiare aereo; in realtà tutto è andato molto bene e sono riuscita a vincere la mia paura di viaggiare da sola. Bisogna imparare a risolvere le difficoltà, così da poter crescere e acquisire coscienza delle proprie capacità.
L’accoglienza della mia famiglia ospitante è stata molto calorosa: quando sono scesa dal treno mi aspettavano la mamma Sanna con le due figlie Merike di 14 anni e Minea di 16 anni. Ero talmente spaventata da quel Paese così strano, nuovo, con tutte le persone che per me erano uguali (bionde con gli occhi azzurri), che avevo persino paura di non riuscire a trovare la mia famiglia, e così è stato:  Sanna e le ragazze erano lì, puntualissime e avendomi subito riconosciuta per i miei capelli scurissimi, mi sono corse incontro e mi hanno abbracciata come se fossero stati anni che mi conoscevano. Un’affettuosità tipica dei finlandesi, che anche quando sono arrivata a casa loro Tuomo e il piccolo Aapo mi hanno dimostrato.

Vivere in Finlandia per tre settimane e mezzo è stato bellissimo ed ho conosciuto e condiviso i molteplici aspetti della cultura e del modo di vivere: sauna, cibo, rispetto della natura...
La famiglia mi ha accolta come "quinta figlia", facendomi conoscere tutti i numerosi parenti e portandomi a visitare le località più famose e interessanti di questa nazione.
La settimana al campo è stata indimenticabile e mi ha permesso di conoscere culture davvero diverse dalla mia, di stringere rapporti di amicizia molto profondi, che non credevo possibili in un tempo così breve e di migliorare notevolmente le mie conoscenze della lingua inglese. Come gruppo di italiani ci siamo impegnati per rappresentare al meglio la nazione tramite la presentazione dell'Italia, un gioco a quiz (con premiazioni finali) e facendo ben 12 teglie di pizza per tutti i partecipanti del campo. L'organizzazione è stata eccellente e i suoi membri si sono rivelati molto disponibili ad aiutarci ed ascoltare le nostre necessità.