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Un viaggio che consiglio di fare, un’esperienza che vale oro…emozioni che vale la pena vivere!!!
Per me è stata la realizzazione di un sogno, qualcosa che mi ha maturato di più e che mi resterà per sempre nel cuore…non avrei mai immaginato che ora, a distanza di un paio di mesi, mi sarebbe mancata così tanto l’atmosfera creatasi in quelle 3 settimane di luglio a Hannover.
I primi 2 giorni sono stati i più “critici” (anche se, pensandoci adesso, mi viene da ridere) perché per la prima volta mi trovavo all’estero e non credevo di riuscire a cavarmela, in un certo senso ero un po’ spaventata; ma poi tutte le preoccupazioni sono scivolate via rapidamente per vivere pienamente quest’avventura!Durante la prima settimana sono stata ospitata dalla famiglia Wöhler, che definire stupenda è poco…persone magnifiche, sempre disponibilissime e pronte a soddisfare ogni mia più piccola richiesta! 

La mia avventura inizia sabato 14 giugno, appena una settimana dopo la fine della scuola.
La chiamo avventura perché all’inizio questa esperienza mi spaventava un po’. Non sapevo se sarei resistita per tre settimane in un posto in cui conoscevo nessuno, e perlopiù non parlando una parola di tedesco.
Ma mi sbagliavo….eccome se mi sbagliavo! 

Il Forum, con la partecipazione di giovani provenienti da molti paesi europei e non solo, si è tenuto presso la cittadina di Bautzen,vero e proprio gioiellino architettonico del medioevo tedesco nei pressi di Dresda, la Firenze del Nord.
Il gruppo è stato alloggiato presso l'ostello della città, un antico torrione riadattato ad uso foresteria, completo di sale riunioni, ristorante caffetteria.
L'ostello si trova presso il centro della città, quindi in posizione strategica per le successive spedizioni anche bucoliche.
Con tale sistemazione il gruppo ha potuto godere di una buona base per il proseguire dell'avventura.
E soprattutto di una gradevole occasione di socializzazione.
Infatti, anche se fieremente controllate dall'inflessibile Herr Rist, le interminabili e pur brevissime serate in ostello, stravaccate sui letti a raccontarsi le impressioni del giorno ed altro in un improbabile tedesco, rimarranno impresse nei nostri ricordi come una delle esperienze più belle.

Quando mi è stato chiesto di scrivere una breve relazione sul mio scambio in Germania organizzato dall’associazione “Lions Youth Exchange”,ho pensato che avrei avuto molto da dire in proposito. Ma tutto si può sintetizzare dicendo:”è stato semplicemente fantastico!”.
Non scrivo queste parole tanto per riempire una riga,ma perché è veramente stato così per me. Ho ospitato a casa mia,alla fine di giugno,una ragazza svedese,Madeleine Lindberg,per una settimana. Successivamente,nel mese di luglio,sono partita io per la Germania.
Sono stata ospitata,a mia volta, da una famiglia tedesca di Kisdorf,cittadina vicino ad Amburgo.In quella settimana mi sono trovata perfettamente a mio agio,dato che la famiglia che mi ospitava è stata molto disponibile e gentile con me.

Le tre settimane trascorse a Bautzen sono state memorabili; non solo perché ho avuto l’opportunità di mettere in pratica il tedesco imparato tra i banchi di scuola, ma anche perché ho conosciuto ragazzi di tutto il mondo con cui è nata una forte amicizia.
Sono partita alla volta di Dresda il 19 luglio, insieme a Silvia  Entrambe felici di intraprendere questo fantastico viaggio ma ignare delle attività che avremo svolto e sicuramente un po’ preoccupate della nostra preparazione scolastica.
Il signor Castern è venuto gentilmente a prenderci all’ aeroporto con  la sua  fantastica AUDI per accompagnarci alla nostra vera meta: Bautzen!In poco tempo abbiamo raggiunto il nostro alloggio: un suggestivo ostello in prossimità del centro di questa antica città medievale. 

Per questo mio primo viaggio Lions sono partito la mattina di domenica 5 luglio da Venezia convinto di essere già in un gran aeroporto non sapendo quello che ancora mi aspettava dopo essere atterrato a Istanbul.
Ho volato assieme ad altri quattro simpatici ragazzi Italiani, uno dei quali sarebbe venuto al campo con me mentre gli altri tre si sarebbero fermati ad Istanbul.
Dopo circa due ore di volo, atterrato a Istanbul, ho cambiato totalmente idea sulle dimensioni dell’ aeroporto veneziano che sicuramente era almeno dieci volte più piccolo. Non vi nascondo le difficoltà che ho superato per raggiungere il mio gate.
Da Istanbul con un altro volo sono giunto ad Ankara, dove mi aspettava la mia famiglia.
Ho trascorso i primi dieci giorni ospite in questa famiglia stupenda composta dal padre la madre il figlio (Adil) ed una figlia che però non ho avuto l’opportunità di conoscere perché studiava in un università fuori città.
 La casa era molto confortevole; mi ha stupito l’enorme dimensione del quartiere dove ci trovavamo che era composto da una serie di palazzi, una cinquantina, uguali e di almeno una ventina di piani ciascuno: immaginatevi quante persone ci vivevano!

Prima di raccontarvi la mia avventura svoltasi in Germania, precisamente presso lo Jugendforum di Hannover, devo ringraziare il “Lions Club” di San Daniele del Friuli e in particolare il Presidente Mario Nicoloso, che ogni anno assegna un tema alle classi quarte dell’I.S.I.S. Manzini affinché i vincitori possano partecipare agli scambi giovanili in Europa.  Infine ringrazio il mio prof. di lettere Paolo Patui, che mi ha dato la sua opinione a tema ultimato.

Sabrina ed io saremmo dovute essere state ospitate per una settimana da una famiglia tedesca e poi partecipare a uno dei tanti Campus in cui si parla la lingua inglese. Forse per destino o forse perché le famiglie disponibili erano poche, ci siamo ritrovate a far parte del “22. internationalen Lions Jugendforum Deutschland”, svoltosi quest’anno ad Hannover.  
Per tre settimane Hannover è stata la nostra città residenziale. 
Il Presidente dello Jugendforum e comandante della Polizia, Lutz Sass, era molto simpatico e ci ha trattato per tutto il periodo come figli, pagandoci tutto (a parte lo shopping!) e rendendoci il soggiorno interessante e divertente. 

La mia esperienza con i Lions, quest'anno, ha avuto luogo in Germania.
Ho visitato tre differenti città della Germania: Magdeburgo, dove ho trascorso la settimana con la mia Host familiy, Lipsia e Jena per le due settimane successive, dove ha avuto luogo il Camp.
Con la mia famiglia non ho avuto nessun tipo di problema, hanno sempre cercato, con grande successo, di soddisfare i miei bisogni ma soprattutto sono sempre stati in grado  di non farmi sentire la nostalgia di casa e di farmi sentire parte stessa della famiglia. Le tradizioni, differentemente da quanto mi aspettassi per un Paese come la Germania, erano molto diverse, ed ogni giorno in famiglia era una nuova scoperta. Mi sentivo parte di una nuova realtà che mi si svelava giorno dopo giorno. Ciò che veramente ho trovato positivo nella famiglia, oltre al tempo trascorso in casa, è stato il fatto di conoscere già tre dei ragazzi che avrei conosciuto successivamente nel Camp. Li ho conosciuti il primo giorno, ad un barbeque organizzato dalle  nostre rispettive famiglie, quindi in un contesto sereno. Questo ha fatto in modo che l'arrivo in Camp fosse meno "traumatico" in quanto durante tutta la settimana precedente avevo svolto attività con questi tre ragazzi.

Il viaggio in Germania è risultata l’esperienza più interessante che abbia mai fatto. Sono state tre settimane indimenticabili, e perciò volevo ringraziare di nuovo il Lions Club per l’occasione offertami.
In famiglia mi sono trovata molto bene. Sono stati molto ospitali, e ho potuto vedere le abitudini dei tedeschi, da quello che riguarda il cibo a come spendono il loro tempo libero. Ambedue le famiglie presso le quali sono stata avevano figli, anche se non della mia età. Tuttavia abbiamo fatto amicizia e trascorso bel tempo insieme.
Le due settimane successive sono stata nel Campo Baverese. Sono state le due settimane più belle del viaggio, sia perché eravamo un bel gruppo di ragazzi, sia per le innumerevoli attività fatte. Abbiamo trascorso la prima settimana a Scheidegg. Stavamo presso un complesso sportivo, perciò abbiamo potuto fare molte nuove avventure, come arrampicarsi su per i muri e fare cannoying ed escursioni attraverso i boschi. Tutte le attività avevano come fine non solo il divertimento, ma anche la formazione di un gruppo compatto (cosa che è avvenuta) e la consolidazione della lingua tedesca. Oltre ad attività sportive, però, il campo includeva anche attività culturali. La seconda tappa si è svolta a Burghausen.

Lo scorso 29 giugno sono partito per la Germania nell’ambito del programma internazionale Lionistico degli scambi giovanili. Avevo già partecipato l’anno scorso  ad uno di tali scambi in Turchia e l’anno prima in un campo internazionale in Italia. 
La mia permanenza in Germania è durata poco meno di un mese. Prima sono stato ospitato presso una famiglia di Bochum, successivamente ho preso parte al trentesimo campo internazionale di Essen, in Nordreno-Wesfalia . La mia Host Family era composta  da quattro persone: Helmut e Cornelia Hermann, i miei host parents, Victoria e Antonia, le mie Host sisters  rispettivamente di 19 e 12 anni. La permanenza in famiglia mi ha consentito di vivere un’esperienza certamente particolare che se fossi stato un normale turista non avrei mai potuto fare. Ad esempio, poiché in questo Land l’anno scolastico non era ancora terminato ho frequentato una scuola tedesca quasi da studente. Cio’ mi ha in parte disorientato data la mia poca conoscenza del tedesco, ma ho notato che alla fine la comprensione della lingua era notevolmente migliorata grazie al continuo ascolto non solo dei professori e degli studenti ma anche della mia stessa famiglia.

Sono tornata da pochi giorni dalla mia avventura tedesca.
In primis voglio ringraziare l’intera associazione dei Lions club international e la “mia” famiglia Giessmann per la fantastica esperienza che ho avuto la possibilità di vivere e godere.
Il mio viaggio è iniziato il 23 giugno con destinazione: aereoporto di Dusseldorf-Nordrhein-Westfalen.
Per i dodici giorni seguenti, fino al 5 luglio, ho vissuto con e nella famiglia di Felix, a Wuppertal.
Una famiglia dolcissima, ospitale, comprensiva ed estremamente educata.

Dopo qualche settimana dal mio ritorno dalla Germania, posso sicuramente affermare che il mio viaggio con il gruppo Lions sia stata un'esperienza davvero invidiabile e irripetibile!
Pur avendo io già visitato in passato questo paese, la nuova e diversa prospettiva con cui l'ho vissuto mi ha fatto scoprire tanti nuovi aspetti riguardo la vita e le abitudini tedesche.
Il soggiorno in famiglia in particolare mi ha aiutato ad entrare realmente nello spirito di una diversa cultura, quella tedesca, e ad esplorare gli usi e i costumi che noi italiani e loro abbiamo in comune e non. Ho avuto modo di partecipare a diversi momenti di vita quotidiana, dalla scuola, al divertimento, al lavoro, e tanto altro; mi è stato d'aiuto essere in famiglia con ragazzi della mia età, con i quali ho convissuto piacevolmente e con i quali ho passato momenti davvero divertenti, nonostante l'iniziale timidezza e riservatezza, che sicuramente nel corso di due settimane si sono sciolte e sono scomparse.

In Germania è stata una delle esperienze più belle e costruttive che io abbia mai vissuto!
Durante la settimana in famiglia mi sono trovata benissimo, era come essere a casa e ho creato un bellissimo rapporto sia con la ragazza sia con i genitori!
Anche le due settimane di campus sono state eccezionali:abbiamo fatto tantissime attività che credo non avrei mai avuto l'occasione di provare (canoa, bici sull'acqua, un percorso d'avventura sugli alberi...ecc.).
I leader e assistenti del campus erano simpaticissimi! 
Per non parlare di tutti i rapporti d'amicizia che ho stretto con gente proveniente da tutto il mondo:è stato triste doverci salutare l'ultimo giorno, dopo che avevamo legato così tanto in pochi giorni...ma resteremo tutti in contatto grazie al gruppo creato su facebook fortunatamente :)
Conoscere culture diverse e stili di vita totalmente differenti dal nostro è stato interessante e allo stesso divertente!
Insomma, un'esperienza indimenticabile che mi piacerebbe rifare l'anno prossimo!
Grazie mille  al Lions Club per aver reso possibile tutto ciò.

Poco più di due settimane lassù... in una città stupenda, accompagnata da gente disponibile e cordiale... Che dire? Berlino nel cuore ormai!
È stata un'esperienza unica... unica è un eufemismo; ho trascorso in quella stupenda città il mio diciottesimo compleanno e, grazie ai Lions e Leo di Berlino... e soprattutto ai miei compagni di Campo da tutto il mondo, non lo dimenticherò mai...
Abbiamo visitato musei sull' olocausto e sulla seconda guerra mondiale, abbiamo toccato con mano il muro... abbiamo visitato il museo dei computer games... abbiamo tifato come degli ultras assistendo alla partita dell' Herta (la squadra di Berlino) contro Stuttgart... davvero sensazionale... abbiamo trascorso due bellissimi giorni sul Mar Baltico... e grazie alla fiducia di chi ha organizzato abbiamo avuto anche molto tempo libero per andare dove volevamo….

Mi chiamo Sara, e tramite l’organizzazione degli Scambi Giovanili Lions ho fatto una meravigliosa esperienza in Germania.
La mia avvenutura è iniziata il 23.07.2011.
Ero spaventata ma allo stesso tempo eccitata e mi chiedevo:
-cosa mi aspetterà?
-me la saprò cavare da sola lontana da tutto e tutti?
Beh le conferme le ho avute appena atterrata...
Ad accogliermi all'aeroporto c'era la ragazza italiana, e la mia seconda famiglia:) Per potermi identificare, la mia seconda famiglia, mi aveva detto di indossare una bandiera italiana, e io l'ho indossata, scuscitando curosità nelle persone presenti all'aeroporto, tutti ridevano e io con loro perchè era una scena davvero buffa da vedere:)

Sono partita per questa esperienza, ad essere sincera, con non pochi dubbi, presa dalla paura di un’eventuale mia improvvisa timidezza nel conoscere nuove culture e nuove persone e considerando il fatto che , anche se ho sempre voluto intraprendere un lungo viaggio all’estero, è stata la prima volta che mi trovavo per così tanto tempo lontana dalla mia famiglia, dai miei amici e dalla quotidianità.
Subito dopo le prime 24 ore questi dubbi sono stati spazzati via dall’accoglienza e dalla gentilezza di Kristel e Arno Ovelgoenne, la mia host family.
Queste persone si sono impegnate al massimo per farmi sentire a casa dalle piccole cose come il caffè ed il pranzo, fino alle grandi come la possibilità di conoscere giovani del posto, uscire con loro, vedere città (nella fattispecie Dusseldorf e Bonn) e particolari opere d’arte.
Grazie a loro sono riuscita non solo a rispolverare e, addirittura a migliorare, la lingua tedesca studiata in precedenza con molta passione, ma anche di entrare nel vivo della cultura del posto avendo, inoltre, il piacere di conoscere anche molte persone adulte altrettanto disponibili e cordiali.

Appena uscito dall’aeroporto, ho subito trovato i vicini di casa della mia hostfamily, venuti a darmi il benvenuto e a portarmi a Gifhorn, il paese dove avrei trascorso la mia settimana in famiglia. Nella mia hostfamily c’erano quattro figli, di cui due più o meno della mia età, con i quali ho passato gran parte del tempo. Mi sono divertito tantissimo, in particolare con il più piccolo, che aveva la passione del calcio e riusciva sempre a convincermi a giocare con lui, benché io non sia molto sportivo.
Durante la settimana in famiglia ho potuto visitare con la mia hostmother il paese in cui mi trovavo e la zona circostante; ho anche avuto la possibilità di andare a scuola con due dei miei hostbrother, anche se, essendoci andato l'ultimo giorno di scuola, non ho assistito alle lezioni. 
Benché fossi già stato in Germania con i miei genitori, l’esperienza in famiglia mi ha permesso di conoscere meglio la cultura e il modo di vivere tedeschi, cosa che le normali visite turistiche non permettono.

Il 1 luglio sono partito per la Germania destinazione Hannover. Quando sono arrivato ho preso subito il bagaglio e ho subito trovato un membro dei lions ad aspettarmi con un loro cartello; siamo andati in macchina e mi ha portato subito dalla mia host family. La mia host family era proprietaria di un albergo quindi sono stato in una delle loro stanze insieme ad un ungherese ed ad uno spagnolo. All’inizio ero un po’ spaesato ma dopo il primo giorno era tutto già perfetto. Mi sono ritrovato in un gruppo fantastico ci siamo subito messi in sintonia fin dal primo giorno in cui ci siamo detti “Ciao io mi chiamo Adriano e vengo dall’Italia” ecc…

Penso che non dimenticherò mai questa esperienza che ho avuto la fortuna di fare, infatti è stata positiva per tutta la sua durata e oltre ad essermi veramente divertita penso di essere cresciuta moralmente e come persona.
Ho incontrato un sacco di ragazzi e ragazze dai quali ho imparato tantissimo, dagli usi e costumi tipici al modo di rapportarsi con gli altri!
Ritengo di essere stata molto fortunata anche per quanto riguarda la famiglia che si è subito rivelata molto disponibile e sempre pronta a farci provare nuove cose e a sorprenderci, inoltre ho instaurato un bel rapporto di amicizia con l'altra ragazza italiana in famiglia con me, Francesca Stretti, che probabilmente verrà a trovarmi in questi giorni :)

Stendere una breve relazione sulle tre settimane più impegnative, sconvolgenti e avvincenti della mia vita non è per niente semplice. Si rischia di scrivere troppo senza dire niente, perché quello che veramente ti cambia degli scambi giovanili non sono le attività svolte secondo il programma previsto, bensì le amicizie nate durante quei venti giorni che sembrano un’era geologica prima di partire e un paio d’ore una volta tornati.
Il nostro campo (Euro Alpine Youth Alliance) era sostanzialmente un esperimento, dato che era la prima volta che veniva organizzato uno scambio di tre settimane interamente in camp a Scheidegg, Monaco e Cisano di Bardolino. Ebbene io posso tranquillamente affermare che l’esperimento è riuscito alla perfezione.