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La mia esperienza in Finlandia è stata senz'altro unica. 
La scoperta di questo luogo e delle persone che lo abitano, della loro cultura, tradizioni, usi, lingua e differenze con noi è stata emozionante! 
Le prime due settimane le ho trascorse in una simpatica famiglia, dove le differenze tra le nostre culture (i finlandesi come i popoli del nord sono abbastanza freddi mentre noi l'opposto) hanno portato a delle incomprensioni che però col tempo si sono chiarite e hanno dato spazio ad un'intesa sempre più affiatata. La prima grande differenza da me riscontrata è stata lo sbalzo di temperatura avuto a seguito del passaggio dall'estate mediterranea all'estate nordica: 24 gradi nelle giornate più splendenti, 16 in quelle nuvolose e meno di 10 gradi nelle serate umide. 

Fine luglio, il 28, che è cominciata la mia esperienza in finlandia. Per la prima volta ho viaggiato da solo all'estero, ed ero davvero entusiasta. Fatto scalo in Germania sono arrivato a destinazione nella capitale finlandese, helsinki, dove mi attendeva la mia host family. Vorrei tuttavia dire già da subito che la mia NON è stata un'esperienza del tutto gradita e che DEVO pertanto porre delle critiche a  questo sistema di scambi giovanili che già funziona bene affinchè migliori ulteriormente. Le prime due settimane le ho trascorse presso la famiglia. Genitori e due figlie.. Ottima compagnia verrebbe da dire, ma non è stato proprio così. Nonostante mi abbiano accolto adeguatamente ,facendomi sentire come se fossi a casa mia, il soggiorno non è stato dei migliori. È vero ho fatto la sauna, sono andato alla casa sul lago della zia, per non parlare della casa a mare di un'amica della figlia.. E poi ?? Poche sono state le uscite, non ho dunque vissuto appieno la cultura locale e i momenti di noia sono stati all'ordine del giorno. Su 14 giorni avrò fatto 4-5 uscite mentre la norma era rimanere a casa, che per giunta si trovava in aperta campagna. Stavo altresì praticamente da solo (i genitori a lavoro e una figlia fuori casa dal ragazzo, l'altra invece dormiva tutta la mattina) a non far niente. Ritengo che questa cattiva organizzazione della famiglia sia dipesa dal fatto che non era adatta a ospitare qualcuno. Sono infatti venuto a conoscenza della host-family che mi avrebbe ospitato solo pochi giorni prima della mia partenza e dunque è stata per così dire una famiglia di ripiego. 

Probabilmente questo è stato il mio ultimo campo e come al solito gli scambi regalano sempre emozioni ed amicizie che durano e così è stato anche per questo!
Facendo un confronto con i campi a cui ho partecipato negli anni precedenti ci sono solo alcune cose che sono abbastanza differenti ; credo che l'organizzazione e lo schedule siano abbastanza deludenti: purtroppo abbiamo passato giornate intere al campo a non fare nulla di diverso da giochi per bambini, navigare su internet e mangiare in continuazione. 
Lo young staff (forse uno dei migliori della mia esperienza) tuttavia ha cercato continuamente di rimediare a queste mancanze di programma organizzando giochi ed attività ma praticamente non ci siamo mai mossi dal campo se non per andare mezza giornata in un'altra isola dello stesso lago e 2 ore a Tampere. 

Ciao sono Claudia Viaro, se non si dovesse capire sono stata in Finlandia!!!
Sono stata ospitata per tre settimane dal 9 al 31 luglio da una famiglia finlandese a Seinajoki (centro-ovest della Finlandia), circa 100 km dal mare. La famiglia Nivukoski era composta di: Anne e Terho i genitori, due figlio di 16 e 18 anni Touko e Tuure, una figlia di 13 anni Adina e infine Muska una cucciola di Labrador e Artturi un altro cagnolino simile ad un volpino di cui non ricordo il nome della razza.
Per le prime due settimane sono stata alloggiata nel cottage estivo della famiglia, che si trova nella proprietà dove vivono anche il padre di Anne con la sua compagna Kirsten. Il cottage era bellissimo, una piccola casettina tutta di legno, balconcini con fiori, caminetto, sauna (ovviamente), un prato immenso davanti, un piccolo fiume dietro la casetta, più in fondo la foresta, niente traffico che ti disturba… credo di non essere mai stata così tanto immersa nella natura!! Altroché campeggio!

È iniziato tutto verso novembre 2013, quando una collaboratrice della mia scuola è entrata in classe per avvertire che il giorno seguente una ragazza della classe quinta ci avrebbe raccontato la sua esperienza di Exchange student ad Amsterdam. Io e alcune delle mie compagne ancora non sapevamo bene di cosa si trattasse, l’unica cosa che già sentivamo era quella voglia di partire e mettersi alla prova in tutti i sensi, da sole. 

Nei giorni seguenti abbiamo inviato delle lettere dove dovevamo presentarci e nel giro di poco tempo ci chiamarono per avere un colloquio orale e approfondire la nostra conoscenza. Non tante persone ebbero il coraggio di provare, di mettersi in gioco, eravamo infatti solo in 15 ragazze circa finché non dissero che a vincere il concorso e quindi a fare viaggio sarei stata io. 

I mesi passarono talmente velocemente che, all’improvviso, senza che nemmeno mi accorgessi, era già tempo di fare le valige e andare in aeroporto.

Il 5 luglio 2014 è iniziata la mia fantastica esperienza resa possibile grazie al Lions club. Quel mattino alle 3 circa infatti, dopo essermi svegliato, sono partito verso l’aeroporto di Torino Caselle dove sarebbe iniziata una fantastica esperienza che non avrei mai immaginato così bella e ricca di emozioni. Salutati i miei genitori e imbarcato sul primo aereo partivo verso la così tanto immaginata Finlandia. Dopo aver cambiato tre aerei finalmente ero giunto a destinazione a Rovaniemi, l’unica grande città nel Nord della Finlandia nei pressi del circolo polare artico. Arrivato perciò in aeroporto ho riconosciuto immediatamente il mio host father che era lì ad aspettarmi e fin da subito abbiamo iniziato a parlare con confidenza come se ci conoscessimo da non so quanto tempo.

Pensavo sarebbe stato bello ma ... non immaginavo così!
Il 05 luglio 2014 sono partita da Roma alla volta di Rovaniemi (in Lapponia regione all'estremo nord della Finlandia, a 12km dal circolo polare artico) con diverse specialità italiane (torroni allo Strega-specialità di Benevento-, parmigiano reggiano, pecorino e salumi) qualche regalo per le famiglie ospitanti e tante felpe! 
Con grande meraviglia il mio abbigliamento si é rilevato ben presto  inadatto avendo trovato una temperatura di circa 30 gradi. Molto graditi invece sono stati i miei omaggi. Le famiglie che mi hanno ospitato, Havukainen la prima settimana e Sandstrom la seconda, forse anche per farmi sentire a mio agio, mi hanno consentito simpaticamente per diverse sere di cucinare italiano per loro così ho avuto anche l opportunità attraverso i miei prodotti di far conoscere un po' del mio paese.  Ho vissuto intensamente "la vita finlandese": ho visitato luoghi bellissimi, suggestivi ed unici (il circolo polare artico, lo zoo artico e Santa Claus park) , ho mangiato la carne di renna e i mirtilli selvatici utilizzati in diversi modi, ho seguito rigorosamente il rito della sauna imparando anche a fare la "vasta" e ho dormito nonostante il sole splendente ...! 

Prima di partire 
4th July 2014, 3.31 PM: Qui è tutto pronto, valigia e bagaglio a mano mi guardano dall’alto del letto, traboccanti di vestiti, caricabatterie, libri e spray antizanzare. Dicono che in Finlandia, terra dei mille laghi, ci siano moltissime zanzare, quindi meglio essere attrezzati. 

Per essere sicura di aver portato tutto, ho scritto un elenco di tutto il necessario, ma so già che dimenticherò qualcosa a casa. L’importante è portare tanta voglia di avventura, tanta curiosità e, naturalmente, qualche parola di inglese. Il finlandese non è il mio forte, tanto che, dopo aver comprato un dizionario tascabile italiano-finlandese, ancora non sono sicura di come si pronunci “buongiorno”. 

Tre settimane in Finlandia.
A sentirlo dire sembra un’eternità. A pensare che siano appena finite sembra quasi surreale. Dopo un’attesa durata all’incirca sette mesi, sono partita verso un paese che si dice stia all’Italia come la notte al giorno. E appena ho uscito il naso dall’aeroporto di Helsinki ho anche capito perchè. 
Sono arrivata un sabato sera (anche se tutta quella luce avrebbe fatto pensare a un pomeriggio piuttosto che a una sera) e ho notato – anche con un po’ di sconcerto – una cosa.
La Sicilia e la Finlandia hanno più o menolo stesso numero di abitanti, verso i cinque milioni, e in Sicilia non è raro trovarseli tutti e cinque milioni tra i piedi, specialmente il sabato sera. 
In Finlandia no. 

Sappiate che si svolgono in due parti: la prima presso una famiglia e la seconda presso un campo, nel mio caso, in Finlandia. 
Cominciamo dalla prima: vi verranno a prendere all’aeroporto e non vi lasceranno un attimo, organizzeranno tutte le vostre giornate portandovi in lungo e in largo nei dintorni, e vi troverete obbligati a partecipare a barbecue, escursioni nei boschi, gite in barca, shopping. Vi porteranno al cinema a vedere un film non uscito in Italia, così quando i vostri amici vi inviteranno, saprete già come è finito, vi faranno mangiare a tutte le ore del giorno cibi sconosciuti e, quando finalmente vi accompagneranno al campo, vi riempiranno di regali, come se la valigia non fosse già abbastanza pesante.

Ciao a tutti, mi chiamo Jennifer e ho 17 anni. Quest’anno, come tanti altri ragazzi, ho avuto la fortuna di visitare la Finlandia.Tutto è iniziato grazie alla mia scuola: una mattina mi hanno chiamato in Presidenza e mi hanno comunicato che grazie al mio profitto scolastico i Lions mi offrivano una borsa di studio all’estero. Non ho scelto io la destinazione, ma di sicuro non ci ho perso niente.
Sono partita da Malpensa il 12 luglio 2014. Viaggiavo da sola perché l’altra ragazza che sarebbe dovuta venire con me ha avuto un imprevisto ed è partita qualche giorno dopo, ma nonostante questo è andato tutto in modo molto tranquillo. Non ho avuto problemi neanche coi bagagli: non sono stati persi e non ho dovuto aspettare molto prima che arrivassero. Inoltre non ho avuto bisogno di fare scali.

Volevo innanzitutto ringraziare per l'opportunità che mi è stata data. 
Ho vissuto un'esperienza davvero fantastica, passare due settimane in una famiglia con una cultura  diversa dalla mia,adattarsi a nuovi ritmi e conoscere la vita quotidiana di una famiglia che vive a migliaia di kilometri da me e stato davvero molto interessante. 
Ho trovato sorprendente che nonostante fossimo degli sconosciuti mi abbiamo fatto sentire a casa e sono sempre stati disponibili. 
La settimana in Camp è stata senza dubbio la più bella settimana di quest'estate, vivere con dei ragazzi che vengono da tutto il mondo è davvero fantastico, (anche se svegliarsi presto tutti i giorni era abbastanza stancante) ma personalmente lo facevo con piacere, le giornate erano sempre piene di divertimento e di progetti interessanti.

Sono partita per Helsinki sabato 19 luglio e se devo essere sincera sono partita con molta agitazione in quanto questa era la mia prima esperienza all'estero da sola, ma come ho messo piede nell'aereoporto di Helsinki sono stata accolta in modo così caloroso che tutta la mia ansia è sparita di colpo.

Salve a voi tutti Lions, sono felice di avere questo spazio a disposizione, per poter raccontare della mia esperienza in Finlandia. In questa mia “recensione” vorrei scrivere degli accadimenti della mia esperienza, ma vorrei soffermarmi maggiormente su quel che è il lato umano del mio viaggio. Infatti voglio dedicare l'inizio a tutte le persone che hanno lavorato per lo scambio, cioè gli organizzatori italiani e quelli finlandesi: a loro devo un grandissimo ringraziamento e tutta la mia gratitudine. Gli organizzatori Lions sono stati fantastici fin dalla mia adesione all'esperienza, mi hanno dato ottimi consigli e hanno sciolto diversi dubbi, e faranno sempre lo stesso con tutti i futuri partenti, per cui non abbiate timore a chiedere aiuto. É inevitabile infatti essere un po' nervosi, avere un po' di paura o comunque provare una forte carica emotiva all'idea di questa splendida avventura; io stesso mi sono sentito un po' spaventato fino al mio arrivo a Rovaniemi, città capoluogo della Lapponia. Sull'aereo ho pensato costantemente a come sarei stato accolto; mi sono domandato come sarebbe stata la famiglia ospitante e come invece gli altri ragazzi al campo; mi sono chiesto quale avrebbe dovuto essere il mio comportamento e mi sono fatto un milione di altri interrogativi simili. Se siete persone molto riflessive come me, ma anche se lo siete meno, ho un piccolo consiglio per voi: state tranquilli, non c'è alcun motivo di temere, perché al vostro arrivo troverete persone meravigliose, che conoscono il valore di questa esperienza, e che vogliono avere un contatto con voi perché provano un gran piacere nell'averlo. Non c'è stato uno solo di noi ragazzi che non sia stato coinvolto, che non si sia divertito, che non abbia imparato e insegnato! Avete capito bene, ho usato la parola insegnare, perché ho capito che queste esperienze non procedono in un solo senso: vi verranno trasmessi tantissimi “impulsi positivi”, proverete un quantità enorme di sentimenti e vi emozionerete; parimenti sarete voi ad emozionare la vostra famiglia ospitante, il Lions club ospitante, e, soprattutto, gli altri ragazzi. Mi piace considerare tutto questo come una sorta di circolo virtuoso, in cui si vive tutti assieme e in cui tutti traggono gioia da tutti; di questo ve ne accorgerete chiaramente durante l'ultima settimana di campo. Ma procediamo con ordine.

Ero già stata in Finlandia anni fa ma la mia esperienza questa volta è stata veramente diversa, tutto è andato per il meglio sin dall’accoglienza; infatti all’aeroporto c’erano ad aspettarmi la mia “host-mum” ed il coordinatore del camp con dei sorrisi ed un calore mai visti prima, questo mi ha fatto sentire a casa dal primo momento. Per qualche giorno io e la mia “host-mum” Elke abbiamo visitato gran parte della città di Oulu, in seguito è arrivata un’altra ragazza, Cody, molto simpatica, solare ed intelligente, ci siamo sentite a nostro agio immediatamente ed infatti tutt’ora ci sentiamo ogni giorno. Dal suo arrivo abbiamo iniziato a fare più attività sportive, abbiamo ammirato la bellezza della Finlandia, i suoi innumerevoli alberi, laghi, fiumi e siamo state liete di far parte di una cosa così grande e meravigliosa, entrando in contatto con essa attraverso escursioni e pic nic.

Il 17 Luglio sono partito alla volta della Finlandia. Eccitato ed emozionato, dopo un interminabile scalo in Germania, ad aspettarmi all’aeroporto di Helsinki ho trovato Sofia, la ragazza che sarebbe stata la mia host sister per due settimane. La prima cosa che mi ha sorpreso è stata che, pur essendo arrivato oltre le 23.00, il sole illuminava ancora tutto l’incredibile paesaggio verde intorno a me. Qualcosa di meraviglioso!

26 luglio 2014, Partenza.

E’ l’alba, svegliarsi ancora prima per partire non sarebbe stato nemmeno possibile forse.
Ad aprire questa esperienza, tanto attesa e forse anche un po’ temuta ci sono due voli, due aeroporti, una valigia dispersa ad Amsterdam e sconosciuti gentilissimi ad attendermi ad Helsinki.
Non c’è più scampo, si comincia.
Passo la prima settimana a Muurame, con una famiglia perfetta, di quelle che non pensavo esistessero davvero.
Paivi ed Erkki insieme alle figlie Annika ed Heidi mi fanno vivere come una terza figlia e sorella, all’insegna dello sport e delle tradizioni più basilari di ogni famiglia, del baseball finlandese, delle serate a guardare film in una lingua a me incomprensibile, delle continue irruzioni in casa degli amici più cari.
Ogni giorno nuoto e cammino, dispersa in queste interminabili foreste che fanno da sfondo alla mia estate.

All’inizio non ero convinto di partire per questa esperienza, i miei genitori avevano organizzato tutto senza dirmi niente e quando sono venuto a saperlo diciamo che non l’ho presa molto bene..col senno di poi invece non posso fare che ringraziarli, è stata la più bella vacanza che io abbia mai fatto all’estero.

Il pensiero di vivere per due settimane in una famiglia un po’ mi terrorizzava, sapevo che le tradizioni e la cultura finlandese erano completamente diverse da quelle italiane, ed i primi giorni non ho potuto fare che darmi ragione. Ma passati i primi momenti d’imbarazzo e di leggere incomprensioni è andato tutto a gonfie vele! Ho legato tantissimo con la mia hostfamily e ci siamo già organizzati per incontrarci ancora in futuro.

Ci sono cose a cui non potrò mai dare una spiegazione valida. 
Come il fatto di avere sentimenti così forti per dei momenti. 
Innamorarsi di un tramonto. 
Intrecciare la vita con delle persone di cui nemmeno sospettavo l'esistenza.
Però : “As far as I go, I always find a place called home”. Sono stata acolta con affetto e calore in una famiglia meravigliosa. Hanno fatto del loro meglio per farmi sentire una delle loro figlie, che però in ogni occasione non esitavo di esprimere la mia provenienza. Grazie a loro sono riuscita a conoscere e vedere così tanto della cultura e le usanze finlandese in così poco tempo.