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Grazie all’ associazione Lion youth club exchange ho avuto l’opportunità di partecipare a questo progetto in Austria chiamato “Sound of music”.
Prima di partire non sapevo come sarebbe stata questa esperienza e non sapevo neanche se sarei riuscita ad esprimere me stessa e le mie emozioni con una lingua come l'inglese che non ero abituata ad utilizzare tutti i giorni.
Ma sin dalla prima settimana in host family mi sono ricreduta. Ho avuto la fortuna di avere una host mother (anche lei una Leo) molto accogliente che ogni giorno organizzava una diversa esperienza da fare. Già dalla prima settimana avevo avuto l'opportunità di conoscere altri ragazzi che avevano aderito a questo progetto e che stavano in altre famiglie ospitanti che vivevano nella mia stessa città ovvero Wels.

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Mi chiamo Imma Bocchetti e il 16 luglio 2022 è iniziata una delle esperienze più belle della mia vita.
È sempre difficile dover spiegare a parole tutte le emozioni e sensazioni provate, ma, cercheró di farlo per aiutare te che stai leggendo questo report e che probabilmente stai cercando informazioni nel caso la tua destinazione con i Lions fosse la Germania.
Prima di arrivare in Germania, vivevo col pregiudizio che i tedeschi fossero persone fredde e avevo paura di non riuscire ad interfacciarmi con loro.
Una volta arrivata, sono stata accolta dalla Famiglia Brimmer composta dai genitori Anna e Dominik e i loro figli Isabella e Leonard di 6 e 9 anni, che vive a Sayn, nei pressi di Koblenz.
La settimana in famiglia per me è stata indimenticabile: ho ancora impresse dentro di me le immagini delle chiacchierate con loro sul terrazzo, i giochi fatti con i bambini e la loro ospitalità che mi hanno fatto sentire a casa.

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La mia esperienza per i YCE 2022 è cominciata il 9 luglio dall'aeroporto di Napoli in direzione Copenaghen. Ero lieta ed euforica di poter fare per la prima
volta un'esperienza con i Lions Club International.
Non appena sono arrivata la mia Host Family, che avevo già conosciuto online, mi ha fatto sentire parte integrante della loro quotidianità.
Insieme abbiamo fatto diverse attività interessanti e divertenti. Il giorno dopo il mio arrivo mi hanno portata al Frederikssund Vikingespil. “Spil “è una parola danese che tradotta in Italiano significa "show" dei Vichinghi che si tiene in determinati periodi della stagione estiva a Frederikssund all'area aperta. Lo show è durato due ore ed era in lingua danese, però mi hanno tradotto le parti principali.
Raccontava alcune storie mitologiche sui Vichinghi.

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Il mio viaggio è iniziato l’8 agosto quando sono partito dall’aeroporto di Napoli per raggiungere la Germania.
Dopo qualche ora di volo ho preso un treno per arrivare alla città di Salzwedel dove mi aspettava un lions locale per portarmi al campo, che si svolgeva ad Arendsee, una località al nord-est della Germania. 
Il campo si svolgeva in un villaggio, immerso nella natura, vicino al lago di Arendsee, e ci hanno fatto vedere i nostri appartamenti. Nel campo c’erano una decina di case divise in appartamenti e ogni gruppo aveva il suo. Scendendo dall’appartamento c’era un grande giardino, la mensa e degli spazi comuni come un campo di calcio, una sala giochi con un calcetto e un tavolo da pingpong.
Il primo giorno è stato dedicato alla presentazione del campo e degli altri partecipanti. Eravamo undici ragazzi da quattro nazioni diverse, Italia, Portogallo, Turchia e repubblica ceca. Inoltre abbiamo conosciuto i camp leader, tre ragazzi tedeschi che studiavano scienze forestali. Proprio questo era uno dei temi del campo, la natura e la sostenibilità. L’altro tema del campo era il film-making. Quindi durante le nostre attività, legate al tema della natura, divisi in gruppi abbiamo girato delle piccole interviste per poi creare un documentario alla fine del campo. 

Il 18 Luglio, appena arrivati a Helsinki, io e altri ragazzi provenienti da tutta Europa siamo stati accolti da Tarja, la responsabile finlandese del progetto, che successivamente tramite una navetta ci ha accompagnati a Erikkila, dove si sono svolti i primi 10 giorni dell’esperienza.

Al camp abbiamo conosciuto lo staff che ci ha accompagnato per questi 10 giorni, riempendo le giornate di visite guidate e attività sportive, e soprattutto ho conosciuto gli altri ragazzi con cui si é stretto subito un rapporto speciale che continua tutt’ora.

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9 – 17 luglio in famiglia a Rotterdam e da 17 al 27 luglio 2022 al Dutch camp di Noorden
Finalmente il giorno tanto atteso era arrivato, il 9 luglio 2022 sarei finalmente partita per i Paesi Bassi!
Ero molto emozionata e al contempo curiosa di intraprendere un’esperienza che sapevo mi avrebbe arricchito...
Arrivata all’aeroporto di Amsterdam sono stata subito accolta calorosamente da due membri della mia host family, Harald, il padre e Casper, il figlio più grande.
Credevo potesse essere più difficile entrare in sintonia con delle persone che non avevo mai incontrato prima, ma, grazie a loro, non è stato affatto così.!
Appena giunta nella loro casa a Rotterdam, la prima cosa che ho notato all’ingresso erano i tipici zoccoli in legno che la famiglia Persoon mi ha subito invitato a provare in segno di benvenuto. Mi sono poi presentata al resto della famiglia e lì ho incontrato Sandra, ragazza ungherese anche lei ospitata anche dai Persoon, con la quale ho condiviso tutta la permanenza in Olanda

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“Kiitos, grazie”. Sarebbe proprio questa la parola che sceglierei per esprimere tutte le emozioni e le avventure di queste 3 settimane. Sono Stefania, ho 17 anni e quest’estate ho avuto la possibilità di trascorrere 3 settimane in Finlandia grazie al programma Youths Exchange dei Lions.
PRIMA SETTIMANA
Ho trascorso la prima settimana con una famiglia deliziosa: una coppia di pensionati e la loro cagnolina “Kukka”. Sin dal primo momento mi sono sentita accolta, non mi sono mai sentita sola. Durante questi giorni ho visitato Helsinki e alcune città della zona, come ad esempio Poorvo. Ho passeggiato tra i mille parchi che trasformano, anche le città, in delle foreste incantate. Da brava finlandese ho sperimentato per la prima volta la sauna e, purtroppo, devo affermare che non sono una grande fan (sento già gli amici finlandesi indignati).

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My trip to Norway began on July 5.
A few days before the departure, I received an email from Helle, the manager of the "Imagine Peace" camp, in which she explained that she couldn’t find a host family for me and other people.
Therefore, Helle herself made her cabin in Sweden, right on the border with Norway, available for us.
At first, I have to admit that I was a little scared of the situation.
However, I never imagined that the upcoming week would be so amazing.

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Il 18 luglio 2022 iniziò la mia prima esperienza con gli scambi culturali organizzati dall’associazione Lions con destinazione in Finlandia; questo viaggio ha previsto 10 giorni ad Eerikkilä Sport & Outdoor Resort e 10 giorni con una host family che avevo conosciuto soltanto via chat nei mesi precedenti.
I 10 giorni nel campus sono stati indimenticabili; è stato bellissimo conoscere ragazzi di tutta Europa scoprendo e approfondendo le loro culture e abitudini, sotto molti aspetti, totalmente diverse dalle mie. All’interno del campus eravamo inizialmente 23 ragazzi e 3 leader, ma in seguito è arrivato un altro ragazzo dopo qualche giorno, mentre una ragazza che era nostra leader se n’è data ed è arrivato un altro ragazzo; oltre a loro erano presenti e molto disponibili nei nostri confronti 3 signore che ci hanno trattati veramente come dei figli non facendoci mancare nulla e facendo anche più del necessario per farci stare bene e sentire a nostro agio.

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Lions Youth Camp’s goal is to favour cultural exchanges and, also, diversity acceptance.
I can’t really put into words what the Camp taught me during those days, but I’ll try to explain it through the essential activities I shared with the others.
When we arrived at the hotel we started getting to know each other and started sharing the living space with our roommates.
I found it really easy to do so because I had already gone to a Lions’ exchange before.
The hotel was a very comfortable place; we even had a personal kitchen where we had the opportunity to cook (and then eat) traditional dishes of all different cultures.

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La decisione che mi ha portata a visitare la Finlandia è dovuta al mio desiderio di fare un'esperienza nuova e soprattutto diversa: grazie alla associazione lions club international con il service degli scambi giovanili lions ho avuto questa possibilità. Partita il 18 luglio e tornata il 7 agosto, queste tre settimane sono state decisamente memorabili e istruttive. Le prime due, in famiglia, le ho trascorse a Ylistaro insieme ad una ragazza francese in una casa circondata da un "immenso deserto di verde" decorato da tanti laghi di ampie dimensioni, mentre la terza settimana l'ho vissuta in un campus a kuortane insieme a ragazzi turchi, francesi, ungheresi, serbi e italiani.
Nonostante la Finlandia sia un territorio molto semplice e privo di particolari attrazioni turistiche, la famiglia ha fatto il possibile per farci visitare il territorio, fra chiese, laghi, in cui era possibile fare il bagno, musei che descrivevano la loro storia e le origini delle loro usanze, la citta di Seinajoki e i piccoli paesini circostanti; hanno sempre cercato inoltre di coinvolgerci nelle conversazioni, mettendoci a nostro agio e hanno fatto il possibile per farci conoscere la loro storia, cultura, usi e costumi.
Trovandomi nella parte centro-ovest della Finlandia, il paesaggio è impostato simile a quello campagnolo italiano, cioè prevalentemente caratterizzato da distese immense di verde, sottili stradine che si ramificavano da quella principale e piccoli complessi di case indipendenti. Riguardo alcuni aspetti, il loro stile di vita è molto diverso da quello italiano: oltre alla colazione salata, fatta prevalentemente di panini, uova, salumi e formaggi, è loro abitudine fare la sauna quasi tutti i giorni e bere the e latte durante i pasti (abitudini inizialmente per me molto strane, ma che sono facilmente entrate nella mia routine).
La settimana in campus invece é stata più tranquilla: passavamo la maggior parte del tempo da soli nella sala comune o facevamo quello che preferivamo (la maggior parte della giornata però eravamo molto liberi e cercavamo di riempire le ore come potevamo, spesso perchè non c’era nulla in programma da fare: per questo motivo, ho avuto l’impressione che non fossero ben organizzati); abbiamo visitato però un sito del patrimonio UNESCO, la galleria di una pittrice locale, la chiesa di Ylistaro e il parco divertimenti Power Park. 
Si tratta del mio primo viaggio da sola e tutto cio su cui potevo contare era il mio inglese: inizialmente infatti ero molto insicura e non sapevo come avrei reagito stando lontano per tanto tempo dalla mia quotidianità, ma non mi sono mai pentita della scelta di partire; è stata un'esperienza interessante, ricca di novità e curiosità, che sicuramente consigliere di fare il prima possibile a chi ne ha la possibilità!sofia loperfido1

 
 
 

Questa mia prima esperienza di scambio giovanile rappresenta per me qualcosa di unico e di indimenticabile.
La prima settimana con la famiglia mi ha permesso di scoprire una cultura e degli usi differenti da quelli che conosco grazie alla incredibile disponibilità del mio fratello ospitante, Teo, il quale mi ha fatto vivere numerose esperienze nella città di Malaga, per esempio la visita del centro città con i rispettivi monumenti ( il castello Alcazaba, il duomo, l’anfiteatro romano e il teatro cervantes), i vari pasti sul lungo mare dove ho potuto assaggiare numerosi piatti tipici ed infine le gite fuori porta come la camminata che ci ha portati sulla cima del monte san ánton e la più suggestiva di tutte: il caminito del rey che si sviluppa completamente sopra ad un canyon.
Per quanto riguarda il periodo di tempo che ho passato al camping, posso dire che sono stati dei giorni fantastici sia per il gruppo che si è formato, sempre incline a scoprire le varie differenze culturali dei paesi rappresentati da noi ragazzi  e sia per le attività educative e ricreative che ci sono state proposte. In particolare un ringraziamento va fatto a Gemma per aver organizzato tutto con una straordinaria forza di volontà, e a Raffy che con le sue attività e con la sua simpatia ha aiutato a conoscerci a vicenda in maniera molto più approfondita  di quanto non si faccia normalmente oggigiorno. Il risultato di questo viaggio è dunque positivo in quanto sono ancora in contatto con alcuni dei ragazzi conosciuti e spero dunque di ripetere al più presto questa incredibile esperienza per conoscerne di nuovi.

Partire con i Lions è stata una delle esperienze migliori della mia vita!
Sin da quando a scuola è stata proposta l'iniziativa di questo scambio, ho desiderato di riuscire a cogliere questa opportunità e quando, dopo mesi, mi è stato comunicato che sarei partita per la Spagna, non avrei potuto essere più felice, essendo questo Stato proprio uno di quelli che avevo indicato tra le mie preferenze.
A fine giugno sono partita e mi sono ritrovata catapultata in un ambiente totalmente nuovo. 
Ho trascorso la prima settimana in famiglia a Malaga e sono certa che sia stata una delle settimane più belle che io abbia mai vissuto.
Sono stata a contatto con una cultura che, per quanti punti in comune possa avere con quella italiana, ha anche molti aspetti differenti. Ho conosciuto un sacco di persone nuove, stretto amicizie e potuto far pratica con la lingua, cosa di cui vado molto orgogliosa e di cui farò tesoro per il mio futuro.

Il campo è iniziato il 22 di luglio ed è terminato il 12 di agosto, 20 giorni veramente intensi!
I primi dieci giorni li ho vissuti in due famiglie stupende che mi hanno fatto vivere a pieno la cultura e il modo di vivere francese. Per quanto mi riguarda, oltre alle bellissime esperienze che le famiglie mi hanno fatto fare e di cui parlerò dopo, la caratteristica più interessante di questa parte del viaggio è stata il dover imparare a comunicare nonostante tutte le possibili barriere linguistiche che ci potessero essere. 
Con entrambe le famiglie ho vissuto a Blaye, la cui cittadella interna è diventata patrimonio dell’UNESCO nel 2008.
I primi tre giorni sono stati molto intensi e mi sono ritrovato immerso in una realtà che non conoscevo, ovvero quella delle bande musicali.
Per puro caso quest’anno era il sessantesimo anniversario del gemellaggio tra la banda della città di Blaye e di una città tedesca. 

Questa estate ho avuto l’opportunità di fare un’esperienza unica dal 9 al 27 luglio nei Paesi Bassi, grazie ai Lions Club e i Lions Youth camps & Exchange. L’esperienza si è articolata in due fasi: la prima presso una host family facente parte di un Lions Club e la seconda presso un Lions Camp.
La mia permanenza con la famiglia ospitante è avvenuta a Berlicum, un piccolo paesino. Qui sono rimasta per una settimana, insieme ad un’altra ragazza polacca della mia età, anche lei partecipante del programma Lions. Sin dal primo giorno mi sono sentita parte integrante non solo della famiglia, ma di tutto il paese.

This summer I have been for the first time in a camp with the Lions Exchange program: the Lions Costablanca camp in Benidorm, Spain.
This experience was completely different from my trip in Greece of three years ago because there I spent two weeks in two different host families, while the camp is organized mostly with the purpose of get to know boys and girls from all over the world and create a true friendship with the hope that it will last in time.
During all the two weeks that I spent in Spain I have met wonderful people that were living this experience for the first time as me. We were almost 20 campers and especially during the second week we created an united group having a lot of fun, thanks to all the activities that were organized for us. Benidorm is actually a city full of thing to; there we in fact went in several amusement parks and also in two zoo that I really enjoyed.

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Il 23 luglio sono partita per il mio ultimo viaggio con gli scambi giovanili.
Questa volta è stato un po' diverso perché ho trascorso tutte e tre le settimane di permanenza in Svezia nel campo con gli altri ragazzi. Penso che l'esperienza in famiglia sia molto bella ma ho apprezzato moltissimo poter trascorrere tre settimane con i ragazzi perché ho avuto modo di conoscerli meglio e di stringere legami più forti, legami che spero si manterranno nel tempo.
Dopo l'atterraggio all'aeroporto di Arlanda, siamo partiti tutti e 17 verso Jokkmok, oltre il circolo polare artico. Qui abbiamo trascorso un paio di giorni in tenda, visitando un orto botanico in cui si trovavano tutte le piante artiche ed esplorando le foreste della Lapponia.
Successivamente ci siamo spostati a Skelleftea dove abbiamo trascorso un paio di giorni per poi scendere ancora verso Pitea.
Qui abbiamo incontrato Karl, un membro dei Lions incredibilmente gentile e simpatico che si è preso cura di noi e ci ha sopportati per una settimana. Il tempo trascorso in questo campo è stato forse il mio preferito soprattutto la visita alle cascate.

Il 24 luglio sono partita per una esperienza che mi ha cambiato la vita. Il luogo che ho visitato è stato la Turchia, ma in particolar modo Istanbul; la durata del viaggio è stata 22 giorni di cui 11 con l’host family e 11 con il camp. Essendo il mio primo YCE non sapevo esattamente che aspettarmi, ma si è rivelata essere un’opportunità oltre ogni immaginazione.
I primi 11 giorni ho potuto vivere la tipica vita di metropoli: ogni giorno con la mia host sister raggiungevamo attraverso i mezzi di trasporto pubblici diversi punti della città per vedere posti indimenticabili. Usare i mezzi di trasporti pubblici è stato veramente incredibile: mi ha permesso di integrarmi e vedere più da vicino la realtà giornaliera; da non tralasciare la loro efficienza, utilizzando le Istanbul Card era possibile accedere a tutto: tram, metro, treno, traghetto, bus. La città si è rivelata mozzafiato, accanto a grandissimi grattacieli si erigono le più belle moschee e solamente con 40 minuti di traghetto si può giungere alla tranquillità di isole con panorami mozzafiato. Fortunatamente la famiglia è stata molto accogliente e gentile, ho avuto la possibilità di legare con la mia host sister e l’essere diventate grandi amiche ha reso tutto più piacevole e divertente.
Al termine della prima parte del mio exchange è iniziato il camp.

Come premessa ci tengo a dire che questa è stata un esperienza molto bella, sana e soprattutto molto interessante dal punto di vista sociale.
Partendo dalla prima settimana in Norvegia ospitati da Helle, io a livello personale mi trovavo in una condizione per la quale avevo finito la scuola e gli allenamenti sportivi non da molto e la mia primissima necessità era indubbiamente quella di "staccare la spina".

Organizzare questo scambio è stato complicato, avevo quasi rinunciato quando è arrivata la notizia della possibilità per un posto in Irlanda.
Pensare che mi sarei potuta perdere quest’esperienza mi rattrista oltre ogni dire.
Sono tornata arricchita di un turbinio di nuove compagnie, nuove parole in altre lingue, nuove ricette e nuove sensazioni; ma soprattutto, una nuova concezione di condivisione e servizio. Mettersi a disposizione degli altri è stato il focus principale di questo viaggio. È stato unico. Spero che tutte le persone che andranno troveranno quello che ho trovato io. Nuove cose, si, ma anche un piccolo pezzo in più da aggiungere a sé stessi e alla persona che si vuole diventare.