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15/07/2022 Brindisi Airport , Puglia.
Me, a Lions Club sweatshirt, a suitcase, lots of excitement and in my hand a ticket to Finland.
After three stopovers and a night in the Airport, I arrived in the long-awaited Oulu.
After two years of waiting, due to Covid, I was finally able to fully enjoy this experience offered by the Lions Club as a result of a contest won and sponsored by my school, Amerigo Vespucci of Gallipoli.
And so began my journey...
Waiting for me at the airport some blond hair tending to white and eyes as blue as the sky:
Kati, my Finnish mom and Julia, the little one of the house, together with a friend of hers.
It is difficult for me to describe in words the emotion I felt at that moment, some things you just feel, and they made me feel at home right away.

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In July 2022 I took part in the Youth Camp and Exchange program for the first time in Denmark Camp C (Sustainability and bringing people together) after winning a contest at my school.
It has been an incredible yet chaotic journey. I say this because before my departure I unexpectedly got covid, so I skipped the host family stay, but could still participate in the camp a week later. I arrived two days later than the others, so I wasn’t there when this picture was taken, but they made sure to include me by putting my face in a bubble on the right. It makes me smile every time I look at it.

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The experiences lived and the emotions felt in those 2 weeks, and in general during my Exchange, are many, alive and engraved in my memory.
I had the opportunity to meet different cultures, to improve my language skills in English and above all to really realize that language and geographical distance are not a limit. That in the end we are all young guys with dreams and hopes for the future, with the desire to have fun, to grow and to fulfill themselves.
I fell in love these days, and when I say in love I mean by vocabulary that the mutual feeling of attention, desire to be together, emotional involvement was and is very strong.

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L’esperienza dello scambio giovanile Lions è stata veramente ricca di insegnamenti, mi è andata di fortuna perché la famiglia in cui mi sono ritrovata era molto amichevole e affettuosa, conoscevano l’inglese per cui siamo riusciti a conversare senza alcun problema e proponevano iniziative interessanti per passare le giornate assieme visitando le città.
Ci siamo ritrovati qualche giorno anche con altri ragazzi che facevano lo scambio da altri paesi che avevano la famiglia lì vicino e che mi sarei trovata anche al camp, quindi ho avuto modo di fare amicizia fin da subito.

Ricordo ancora il giorno in cui ho ricevuto la telefonata, ormai un anno fa, in cui mi si chiedeva a quale dei diversi camp disponibili desiderassi partecipare. 
Al tempo non conoscevo quasi nulla della destinazione da me scelta, ma, per qualche motivo, mi ispirava.
Si trattava della Danimarca.

Quest’anno ho avuto l’occasione di sperimentare per la prima volta uno scambio giovanile da parte dei Lions. Sarebbe dovuta essere la seconda volta, poiché nel 2020 sarei dovuto andare in Bulgaria, ma il Coronavirus ha fermato tutte le attività, compreso il mio viaggio. Dopo due anni da quell’evento pandemico mi è stata ridata la possibilità di poter viaggiare. Devo essere sincero: ero molto scettico sul voler andare via dall’Italia: forse perché in quei due anni avevo perso la curiosità di viaggiare, oppure perché non avevo una meta preferita. Con molta incredulità decisi come meta la Finlandia e non credo abbia mai fatto una scelta migliore di questa!

The experience at the camp in Portugal has been wonderful and one of a kind because we had the opportunity to get to know each other even though we were from different countries. We had a lot of fun together and, although there wasn't a well organized schedule, I visited several places and I could learn more about Portuguese culture too.

Sin da piccolo sono stato appassionato e affascinato dai paesi nordici e baltici, come è successo? Onestamente non ne sono sicuro neanche io. Indipendente dal come questa passione è iniziata non ho mai smesso di essere interessato ai paesi del Nord Europa, anzi, il mio interesse ha continuato a crescere.

On 8 July, full of excitement and joy, I embarked on my first solo trip to France, more precisely Rennes. My name is Marialucia Barbaro and I am 18 years old, and I was soon to have one of the most beautiful and formative experiences offered to me. I experienced the thrill of travelling alone, taking three planes, and learning what it is like without the constant guidance of an adult at your side. After landing in the Breton city, I spent the next 3 days in the city of Nantes, hosted and accompanied by the 2 daughters of the host family, who took me around the streets of the city.

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Quest’anno, grazie al Programma di scambi giovanili Lions, ho avuto l’opportunità di vivere un’ esperienza unica in Slovacchia e in Repubblica Ceca, entrando in contatto con una cultura differente e portando a casa più di un semplice viaggio all’estero.

L’esperienza è durata 3 settimane, dal 31 luglio al 19 agosto, comprendendo 1 settimana in famiglia e 2 in campus.

La settimana in famiglia è stata sicuramente molto interessante e produttiva anche perché venivo ospitato insieme ad un ragazzo georgiano di 16 anni con cui mi sono trovato fin da subito molto bene. In una settimana mi hanno fatto fare praticamente tutto quello che avevo scritto nella lettera di presentazione che mi piaceva. Abbiamo fatto passeggiate nei boschi, giocato a calcio e a Ping Pong, fatto un giro in barca e visitato la cittadina di Heidenheim. Abbiamo fatto serate organizzate in famiglia con giochi e film, ma ho avuto anche del tempo per me stesso durante la giornata.

Non so nemmeno da dove iniziare a descrivere la mia esperienza. Sono stati 10 giorni che ho aspettato per tre anni (ho vinto questo concorso nel 2019, ma a causa del Covid ho dovuto aspettare fino a quest’anno per partire) e beh, sicuramente l’attesa è stata ripagata.

Sono partito il 12 giugno, il giorno dopo la mia maturità, non ho avuto neanche il tempo di realizzare che la scuola era finita che ero già in treno con le valigie. 

La destinazione? Camp Roger Dilon, in Francia.

Lo staff del Campo Emilia, privati dell'esperienza che avevano preparato per un anno intero, non hanno accettato di piegarsi alla violenza del covid 19 e stando bene assieme hanno deciso di percorrere la Via degli Dei da Bologna a Firenze come pellegrini in cammino.
The Campo Emilia staff, deprived of the experience they had prepared for a whole year, did not accept to bow to the violence of covid 19 and being well together, they decided to travel the Via degli Dei (the Pathway Gods) from Bologna to Florence as pilgrims on the way.

Vi immaginate mai come deve essere fare il giro del mondo?
Come si deve essere sentito Magellano, quando quasi alla fine del suo viaggio è morto nelle Filippine?
All’altro capo del globo si cammina a testa in giù?
Domande che possono sembrare sciocche, eppure erano le uniche che si affacciavano alla mia mente nei mesi precedenti al mio viaggio, oltre alla comprensibile paura di perdersi negli aeroporti, addirittura, di perdere l’aereo. Ho 17 anni e non avrei mai pensato che un’opportunità del genere potesse presentarsi.Sono partita a metà dicembre per una di quelle che considero come le esperienze migliori della mia breve vita.
Per la prima volta ho viaggiato da sola, ho imparato cosa vuol dire dover contare solo su se stessi e non avere un adulto che ti guida nelle decisioni e ti riporta nella giusta direzione se ci si perde.

Serenità e condivisione sono forse le prime parole che mi vengono suscitate se ripenso al mio scambio con il programma Lions Youth Exchange in Sri Lanka. 
Sí, perché forse é proprio questo che dà un valore aggiunto alle emozioni: saperle vivere con serenità insieme a qualcun altro, che in questo caso, inoltre, non conosci nemmeno.
Fin dalla prima sera, appena arrivata a casa di Manju (il coordinatore dello scambio) ho percepito un clima molto diverso da quello a cui sono abituata: era come se la “distanza” e le differenze che accumunavano ognuno di noi 8 campers fossero davvero minime, ancor prima di conoscerci.

Il 20 Dicembre 2019 sono partito per la Nuova Zelanda, il paese dei Kiwi e di paesaggi unici al mondo.
L’Oceania era l’unico continente che ancora non avevo visitato (sempre grazie agli scambi giovanili Lions ho avuto la possibilità di andare in Brasile e in Giappone).
Partendo da Milano ho fatto scalo a Dubai, dove ho incontrato gli altri tre ragazzi italiani, Elena, Francesco e Marta, con i quali ho preso il secondo volo per Auckland, che ha fatto scalo a Bali, in Indonesia. Il volo in totale è durato quasi 30 ore, è stato il viaggio più lungo che abbia mai fatto, ed è stato abbastanza stancante.
Una volta arrivati all’aeroporto di Auckland io e Marta abbiamo preso un ultimo piccolo aereo che ci avrebbe portato dalla nostra prima famiglia ospite, gli Shoemark, Leah e Malvern.
Mi hanno accolto per una settimana, ho passato il Natale insieme alla loro grande famiglia (avevano 3 figli per un totale di 8 nipoti).

Lo scorso 20 dicembre sono partita alla volta della Nuova Zelanda, piena di emozione ma anche un po' di timore.
È infatti stato il mio primo viaggio fuori dall' Europa e il mio primo viaggio da sola e per così tanto tempo lontano da casa.
Ci sono infatti voluti 3 voli e circa 25 ore di aereo per arrivare a destinazione.
Durante il mio primo volo da Roma a Dubai ero in compagnia di un altro ragazzo italiano, Francesco, e a Dubai abbiamo incontrato Matteo ed Elena, con cui abbiamo trascorso il secondo e lunghissimo volo fino ad Auckland. Questo di sicuro è stato un aspetto positivo, ossia aver trascorso l' infinito viaggio in compagnia degli altri ragazzi italiani.
Tuttavia arrivati ad Auckland le nostre strade si sono separate: io ho preso un volo per New Plymouth con Matteo mentre Francesco ed Elena avevano un volo diverso per Palmerston North. Entrambe le città, anche se lontane, sono nell'isola del Nord della Nuova Zelanda, che è quella in cui abbiamo trascorso circa un mese.

La mia esperienza in Giappone è durata 20 giorni, dal 7 al 27 Dicembre 2019. Il 7 Dicembre ho lasciato Milano per partire per un paese lontanissimo e completamente diverso dal mio: il Giappone. Ancor prima di partire, al solo pensiero di dover affrontare un viaggio così lungo e intenso, ero emozionatissima.
Dopo più di dieci ore di volo sono finalmente arrivata, non riuscivo a credere di essere in Giappone! La prima cosa che ha attirato la mia attenzione è stata la grandissima generosità e disponibilità da parte delle persone giapponesi che lavoravano all’aeroporto, c’ era infatti chi mi dava indicazioni e aiuto senza nemmeno chiederlo. Sono stata poi accolta calorosamente da due membri del Lions Club di cui uno successivamente si è occupato di portarmi verso la casa della mia host family. 

Questa estate sono stato in Wisconsin cinque settimane, dal primo luglio all’otto di agosto, ed ho viaggiato tra due stati: Illinois e Wisconsin. Sono partito pieno di entusiasmo con l’idea di conoscere una famiglia tipica americana e riuscire a vivere con loro attimi di vita americana. Il primo periodo l’ho trascorso in Wisconsin, più precisamente in una piccola cittadina di nome Wausau, a casa di una famiglia composta da sei persone, poi ho trascorso una settimana di “Camp” nella capitale di quello stato: Madison.
L'esperienza poteva essere una bella esperienza se non fosse che purtroppo non tutto è andato come ci si aspettava visti i numerosi aspetti negativi, che andrò ad elencare uno ad uno.