Il mio viaggio in Turchia è stata un'esperienza straordinaria, ricca di scoperte, incontri e momenti indimenticabili. Mi chiamo Francesco, ho 16 anni e sono sempre stato curioso di conoscere nuove culture e realtà. Questo viaggio ha rappresentato un'opportunità unica per esplorare un paese affascinante e vivere esperienze che hanno arricchito la mia vita.
Mi chiamo Virginia Cesari e faccio parte del Leo Club “Perugia”.
Nel 2024 ho partecipato agli scambi giovanili Lions con il programma “Youth camps and exchange “.
Prima di tutto vorrei ringraziare infinitamente il Lions Club “Marsciano” e Lions Club “Roma Parco Nomentum” che mi hanno dato l’occasione di partecipare.
Attraverso questo programma sono partita per 15 giorni in Turchia.
La mia esperienza è iniziata il 7 luglio, quando sono partita da Cagliari. Dopo aver fatto i vari scali sono arrivata ad Ankara, dove sono stata calorosamente accolta dalla mia famiglia ospitante, composta da mamma, papà e figlio. Con loro ho fatto un sacco di esperienze bellissime, mi sono sentita parte della famiglia e del loro gruppo di amicizie. Mi hanno fatto fare il giro di tutta la città e visitare un sacco di monumenti importanti, sono riuscita a conoscere bene le loro tradizioni e la loro cultura, mi è stato insegnato anche quale termine in turco. Oltre a stare con la famiglia e gli amici, ho passato delle splendide giornate anche con il gruppo Lions della città e i ragazzi che hanno aderito al mio stesso campo. Una delle attività che mi è piaciuta di più ad Ankara è stato la battaglia con le pistole laser che abbiamo fatto durante i primi 10 giorni. Mi è piaciuto molto anche il giorno che siamo andati a vedere Ankara dall’alto.
CITTA’ VISITATE : ANKARA, BURSA, CANAKKALE, INSTANBUL
Quest’estate grazie ai Lions ho potuto visitare la Turchia per tre settimane dove ho vissuto varie usanze e ho fatto esperienze che hanno allargato il mio bagaglio culturale scoprendo varie tradizioni dal cibo alla politica.
Lo scambio Lions a cui ho preso parte quest’estate è stata un’esperienza unica ed indimenticabile:
sono stato accolto dalla famiglia ospitante, dai membri dello staff del Camp Bursa, dai membri Lions ad esso collegati, e, infine, dalla Turchia, nella maniera più calorosa che potessi immaginare.
Sono stato trattato dalla mia famiglia ospitante sia come un figlio che come l’ospite più importante, grazie a loro ho conosciuto in maniera assai approfondita la splendida cultura e le tradizioni della Turchia.
La permanenza in campo mi ha profondamente arricchito: ho avuto modo di confrontarmi con ragazzi e ragazze di tutto il mondo e siamo riusciti a creare strette connessioni che dureranno nel tempo.
Lo staff del campo è stato disponibile a soddisfare ogni nostra possibile esigenza, sempre con molta gentilezza.
Quasi tutte le attività proposte e i luoghi visitati sono stati di mio gradimento, in particolare il parco avventura di Bursa e la permanenza a Canakkale mi hanno lasciato piacevolmente soddisfatto.
Una nota negativa da segnalare è la scarsa conoscenza di inglese da parte di molti membri dello staff, rendendo, talvolta, la comunicazione difficile.
Allora cosa dire di questa esperienza è stata molto bella cosí tanto bella che quando sono tornata ho chiesto hai miei genitori di partecipare agli scambi invernali.
La famiglia che mi ha ospitato era fantastica mi hanno trattata come una sorella e una figlia.
Mi anno fatto vivere la loro quotidianità.
Il camp bello bello bello.
This summer, more specifically from the 9th to the 30th of July, 18 teens and I had the chance to live an unforgettable 21-day experience that consisted of a 10-day stay with a host family and an 11-day stay in a youth camp called "Together in Istanbul."
My experience with the host family was great:
I had the chance to visit and see every shade of Istanbul and try every specialty of the city's cuisine.
They also offered to wash my clothes and paid for my food every single time. They even gave me an Istanbul card for free, which allowed me to travel by any kind of public transport for free.
Quando le mie sorelle tornavano dai viaggi Lions e mi raccontavano le esperienze e le emozioni che avevano provato, non avrei mai pensato che sarebbe stato così anche per me.
Il mio viaggio ebbe finalmente inizio il 24 luglio dopo un'attesa infinita di giorni .
Inizialmente avevo timore di partire in particolar modo per il paese in cui andavo: mi era stata assegnata la Turchia, paese che non avevo mai messo in considerazione e che mai avrei pensato potesse cambiarmi così tanto.
La mia esperienza in Turchia devo dire che ha superato le mie aspettative; i miei dieci giorni nella mia host family ad Izmir sono stati tutti volti all’insegna della scoperta del cibo, della cultura e della vita quotidiana di uno studente medio turco: sempre in giro, sempre in viaggio per scoprire e conoscere luoghi e persone sempre nuove, infatti con un po’ di tristezza ho lasciato la mia host family il giorno dell’accoglienza al campo.I dieci giorni successivi sono stati un turbinio di emozioni e scoperte con un campo volto a farci conoscere non solo la realtà dei Lions locali, ma soprattutto le bellezze culturali e naturali tra Kusadasi ed Antalya con attività molto interessanti e variegate: mi ricorderò sempre della mattinata passata a fare rafting su un fiume tra le montagne o la giornata spesa in barca tra un mare fantastico, sole e tuffi, se si vuole una nota un po’ negativa a mio parere può essere stata l’eccessiva richiesta di foto, in quelle occasioni mi sono sentito più un oggetto da esposizione che altro, ma nonostante ciò l’esperienza è stata magnifica.
Ora vi racconterò la mia seconda bellissima esperienza di viaggio ad Istanbul con il Lions Clubs International.
Giorno 24 luglio dopo essermi recato a Roma e aver preso l’aereo, sono arrivato ad Istanbul, dove la mia splendida famiglia mi è venuta a prendere.
Era composta da 3 persone: il padre (Ahmet), il fratello più grande (Denizhan) e il fratellino più piccolo (Karahan).
Arrivati a casa, mi sono sistemato nella mia camera e siamo subito usciti a fare un giro del quartiere.
Era un bellissimo quartiere, che io lo avrei paragonato a un vero e proprio residence, pieno di parchi e zone verdi, piscine, palestra e campi da tennis e basket.
Le prime due giornate sono state molto di relax, abbiamo giocato con i suoi amici a basket e una volta tanto andavamo a farci un bagno in piscina, anche se faceva molto freddo.
Il 24 luglio sono partita per una esperienza che mi ha cambiato la vita. Il luogo che ho visitato è stato la Turchia, ma in particolar modo Istanbul; la durata del viaggio è stata 22 giorni di cui 11 con l’host family e 11 con il camp. Essendo il mio primo YCE non sapevo esattamente che aspettarmi, ma si è rivelata essere un’opportunità oltre ogni immaginazione.
I primi 11 giorni ho potuto vivere la tipica vita di metropoli: ogni giorno con la mia host sister raggiungevamo attraverso i mezzi di trasporto pubblici diversi punti della città per vedere posti indimenticabili. Usare i mezzi di trasporti pubblici è stato veramente incredibile: mi ha permesso di integrarmi e vedere più da vicino la realtà giornaliera; da non tralasciare la loro efficienza, utilizzando le Istanbul Card era possibile accedere a tutto: tram, metro, treno, traghetto, bus. La città si è rivelata mozzafiato, accanto a grandissimi grattacieli si erigono le più belle moschee e solamente con 40 minuti di traghetto si può giungere alla tranquillità di isole con panorami mozzafiato. Fortunatamente la famiglia è stata molto accogliente e gentile, ho avuto la possibilità di legare con la mia host sister e l’essere diventate grandi amiche ha reso tutto più piacevole e divertente.
Al termine della prima parte del mio exchange è iniziato il camp.
Quest’estate ho ricevuto l’incredibile opportunità di partecipare agli scambi giovanili Lions.
Ho trascorso tre settimane nella regione settentrionale della Turchia, vivendo con una gentilissima famiglia del posto a Bursa per la prima metà della mia permanenza e per il restante visitando città stupende come Çanakkale e Istanbul, scoprendo luoghi, sapori ed attività tanto diverse quanto interessanti con uno straordinario gruppo di ambasciatori Lions provenienti da tutto il mondo e di staff competente ma comunque alla mano.
Sono atterrato all'aeroporto di Istanbul il 24 luglio, pieno di bagagli quanto di emozione e aspettative.
Ho subito incontrato alcuni membri dello staff del campo insieme alla mia nuova famiglia, eccitata e agitata quanto me, ma rapidissima nell’accogliermi calorosamente come un parente.
Siamo quindi andati a Bursa, dove sarei rimasto per le due seguenti settimane.
My journey to the gates of Asia began on July 24th with my heart in my throat and with great expectations that during mystay have always remained so.
Seeing from above the country that would host me was the thought that kept me company throughout the long journey and when I began to fly over it I saw an expanse of many houses with brown roofs and I could not see the end of this great expanse. AsI looked at the city I began to realize that I was in another country far from home and with a different culture from mine so I was overwhelmed by a sense of inquietudine disappeared as soon as I met the family.
Arriving at Istanbul airport I was welcomed by my host-family, who hosted me in their house, an apartment located on the 11th floor of a building in the Ataşehir region of the Asian part of Istanbul.
11 giorni trascorsi in famiglia.
Altri 11 giorni trascorsi nel camp.
22 giorni indubbiamente straordinari.
Sono felice di poter affermare che ho visto Istanbul in tutta la sua bellezza.
Il lato asiatico e il lato europeo della città, come lo chiamano i Turchi di Istanbul, a gran voce urlano il loro passato storico e il loro presente. Quasi come fanno i venditori del Grande Bazar, uno dei mercati coperti più grandi e antichi del mondo.
Durante l'estate del 2019 ho avuto la possibilità di passare 3 settimane in Turchia a Istanbul.
Sono state probabilmente le 3 settimane più belle della mia vita, dal momento in cui sono arrivato all'aereoporto fino a quando sono ripartito lo staff è sempre stato in contatto con noi tramite whatsapp o in prima persona per essere sicuri che tutto stesse andando bene e in sicurezza, specialmente il camp director Egemen.
Entrambe le famiglie mi hanno portato in giro per la città mostrandomi parte dei monumenti storici e religiosi.
La parte che ricordo meglio, però, è lo scambio culturale che ho avuto con ognuno di loro, parlando fino a tardi parlando delle tante differenze e delle molte similitudine tra i nostri due paesi, da un punto di vista culturale, religioso e della vita di tutti i giorni.
Dal 7 al 28 Luglio 2019 ho partecipato allo scambio culturale giovanile in Turchia. Il primo periodo di 10 giorni l’ho passato in famiglia mentre il secondo periodo l’ho passato nel “Fashion and Culture Camp”, in entrambi i momenti a Istanbul.
Dal 7 al 17 Luglio ho soggiornato a casa della famiglia Karacadagg che mi ha gentilmente accolta e fatta sentire a casa e con cui ho condiviso molte risate. Ho trascorso la maggior parte del tempo con la mia host sister, Zeynep, le sue amiche e le loro host sisters. Assieme abbiamo camminato per la città, sia nella parte europea che in quella asiatica, abbiamo assaggiato il tipico caffè turco in vari bar della zona e abbiamo visitato il Grand Bazaar, nel quartiere arabo, e la bellissima Isola del Principe. I giorni che non ho trascorso con le ragazze li ho passati con la famiglia e ho avuto la fortuna di aver potuti incontrare anche amici e famigliari di quest’ultima, increscendo così la mia conoscenza della cultura turca.
La prima emozione provata appena salita sull'aereo che mi avrebbe portata ad Istanbul è stata ansia: era il mio primo grande viaggio completamente da sola, diretta in un paese in cui non conoscevo niente e nessuno, nemmeno la lingua.
Non sapevo chi avrei trovato, dove sarei andata a stare, avevo solo un'idea sommaria della mia host family, con cui mi ero scambiata solamente un pao di mail nei mesi precedenti.
Ma appena visti quelli che sarebbero stati i miei animatori nel camp e la mia host family in aeroporto ho capito che sarebbe andato tutto bene, e in questo la mia prima impressione non è stata smentita: sono stata accolta in casa Kitapcioglu come un membro della famiglia a tutti gli effetti, e per me è stato facilissimo ambientarsi!