Quando le mie sorelle tornavano dai viaggi Lions e mi raccontavano le esperienze e le emozioni che avevano provato, non avrei mai pensato che sarebbe stato così anche per me.
Il mio viaggio ebbe finalmente inizio il 24 luglio dopo un'attesa infinita di giorni .
Inizialmente avevo timore di partire in particolar modo per il paese in cui andavo: mi era stata assegnata la Turchia, paese che non avevo mai messo in considerazione e che mai avrei pensato potesse cambiarmi così tanto.

Il timore più grande era il cibo ma appena arrivata capii che era una preoccupazione inutile. I 10 giorni in famiglia sono stati pieni di emozioni e molto intensi: la host family era composta dai genitori e da una ragazzina di 15 anni. 

Mi hanno accolto come una seconda figlia facendomi sentire a casa .
Con loro ho visitato tutta Istanbul, in questo modo ho potuto assaporare la vera Turchia ed è per questo che sono grata di averli conosciuti e di essere stati per me la mia seconda famiglia.
Quei giorni passarono lenti e furono anche un po malinconici ma, una volta arrivata al campo, tutto cambiò.
   
Non avevo idea di come potesse essere il campo, ero impaziente di scoprire come sarebbe stato.
Il cambio tra la famiglia e il campo fu un po traumatizzante perché nel giro 10 minuti mi trovai a vivere una realtà completamente differente. Nel campo ho provato nuove attività mai fatte e creato legami con persone che mai nella mia vita avrei potuto incontrare senza i Lions. Non ci sono parole per descrivere ciò che ho provato e per le persone che ho conosciuto, penso che questa sia stata l’esperienza più bella ed intensa della mia vita.
 Abbiamo creato una famiglia e saprai sempre che loro ci saranno per te anche se vivete in diversi paesi. Ringrazio perciò ogni singola persona che ho incontrato in questo viaggio che mi ha cambiata in meglio; sento infatti di essere cresciuta e che questa esperienza la custodirò sempre nel mio cuore.
Grazie alla host family, allo staff del campo, a tutte le persone turche che mi hanno fatta sentire a casa con i loro sorrisi e la loro gentilezza, a chi ha reso possibile questo scambio e a tutti i ragazzi che ho incontrato delle diverse nazionalità che mi hanno donato tanto.