Quasi un mese fa sono partito per una delle esperienze più belle della mia vita. Non sapevo cosa mi sarebbe aspettato, ma allo stesso tempo ero pieno di entusiasmo e voglia di scoprire un nuovo mondo e una cultura totalmente diversa dalla mia. Un’esperienza che si è subito rivelata estremamente diversa dalla mia normale quotidianità.
Durante il mio viaggio che è partito il 17 luglio ho avuto la fortuna di incontrare tre diverse famiglie ospitanti: la prima a Giacarta, la seconda a Bandung e la terza a Solo e ho trascorso con loro tre giorni a famiglia. Ogni famiglia mi ha fatto sentire come in una seconda casa, l’atmosfera è sempre stata accogliente e allegra mentre le persone sempre gentili e generose, la loro mentalità aperta e socievole mi ha colpito e credo sia molto diversa da quella italiana.
Appena arrivato dopo 15 ore di viaggio sono stato accolto da Janette e Jesse Dudley che subito si sono mostrati cordiali e mi hanno accompagnato a prendere qualche snack da consumare durante il tragitto dall’aeroporto alla loro abitazione.
Il luogo in cui ho risieduto assieme alla mia famiglia è il Manzano Mountain Retreat, un ranch immerso nella natura e abitato da animali selvatici con i quali si può anche occasionalmente venire a contatto.
È difficile trovare le parole per descrivere il periodo che ho passato in Messico, infatti, benché io abbia già raccontato diverse volte ad amici e familiari di questa esperienza, non mi sembra di essere mai riuscita a trasmetterne la vera essenza. Come mettere a parole il sorriso e la gentilezza di Tete, la mia host-mom a Baia California, o l’umorismo di Esteban, uno dei miei host-brother, o il senso di comunità e appartenenza provato in campus?
Si è ormai capito che leggere questo breve riassunto non sarà come vivere il Messico in prima persona, ma ci si proverà lo stesso.
Il mio viaggio è iniziato a Linate, era la prima volta che viaggiavo da sola e se da una parte c’era un po’ di ansia e di nervosismo, dall’altra il senso di maturità e responsabilità e l’emozione per un’avventura imminente sovrastavano il resto. Più tardi sono arrivata a Fiumicino dove ho incontrato altri due ragazzi italiani, Filippo di Firenze e Grazia di Bari, con cui poi avrei viaggiato; 14 ore di aereo e sono finalmente atterrata a San Jose del Cabo, dove la mia famiglia ospitante è venuta a prendere me e l’altro ragazzo italiano per poi portarci a Cabo San Lucas.
Dal 29 giugno al 27 luglio sono stato in Canada grazie al progetto di “Youth Exchange” organizzato dal gruppo Lions International.
Ho raggiunto l’aeroporto di Toronto il 29 giugno alle 15. All’aeroporto ho avuto l’accoglienza di Allison, la coordinatrice del progetto e di suo marito Marc che mi hanno dato il benvenuto ufficiale in Canada. Ringrazio Allison e suo marito Marc, che oltre ad essere la coordinatrice del progetto Lions, sono stati anche la famiglia che mi ha ospitato durante i primi 20 giorni di permanenza in Canada. Inizialmente sono stato a Woodstock , una piacevole cittadina di 40.000 abitanti dell’Ontario.
Dall'8 al 31 Luglio ho preso parte al progetto Lions e sono andata in Francia, nella zona delle Rhone Alpes.
La prima settimana sono stata accolta da una famiglia del posto, vicino Grenoble, che mi ha ospitato benevolmente e mi ha portato a conoscere alcune bellezze del posto (la stessa Grenoble, una mostra su Arcabas, la festa per la presa della Bastiglia,...).
Durante il mio scambio culturale in Bretagna ho avuto l’occasione di visitare l’intera regione scoprendone le tradizioni e i paesaggi. I primi 10 giorni li ho passati in vacanza in Ilê-de-Brehat con la famiglia che era molto disponibile, gentile ed entusiasta di ospitarmi; mi sono trovata molto bene con tutti i membri della famiglia e ho avuto modo di conoscere la loro cultura, specialmente culinaria.
La mia esperienza in Finlandia è stata fantastica, i primi giorni sono stati molto difficili in quanto la mia valigia era stata persa ma alla fine si è risolto tutto per il meglio.
Sono stata via in totale venti giorni dei quali ne ho trascorsi dieci nel camp con altri ragazzi da tutta Europa e dieci in famiglia.
Quest’estate ho ricevuto l’incredibile opportunità di partecipare agli scambi giovanili Lions per la prima volta.
Ho trascorso tre settimane in Germania a Württemberg, vivendo con una gentilissima famiglia del posto, per la prima settimana della mia permanenza.
Sono atterrata all'aeroporto di Stoccarda il 30 luglio, piena di emozione e aspettative.
Ho subito incontrato alcuni membri dello staff del campo insieme alla mia nuova famiglia, rapidissima nell’accogliermi calorosamente e hanno fatto di tutto per farmi sentire a casa, coinvolgendomi al massimo creando attività, portandomi a visitare alcune città e luoghi di interesse. Sono riusciti in pochi giorni a farmi sentire completamente a mio agio e ad apprezzare al massimo le loro abitudini, per quanto fossero differenti dalle mie.
Le due settimane successive passate al campo Lions sono state una bellissima esperienza e costruttiva.
Scoprendo luoghi, sapori ed attività tanto diverse quanto interessanti.
My trip to Norway began when I was hosted by a wonderful Norwegian family, who hosted 10 kids in their holiday home in Sweden.
The family guaranteed us food at will and every day we were presented with a different activity.
We visited in Sweden, a lake near the house that we stayed where we bathed and spent 2 pleasant afternoons in the middle of nature.
Everyone had their own room and on campus there were 3 Italians with whom I could get settled more easily, also the guys inside the house were great, which enriched me culturally thanks to the differences of their traditions.
After last week in Sweden we changed state and arrived in Norway.
Quest’estate ho avuto l’opportunità di passare 3 settimane in germania a Kassel, una cittadina molto bella e piena di aree verdi. Ho passato una settimana in famiglia, nella quale mi sono trovata totalmente a mio agio, e tutti i componenti sono stati molto disponibili con me. Sono stata veramente fortunata a trovare una famiglia così disponibile e piena di affetto, che mi ha fatto conoscere meglio la città e altre zone della Germania.
Dopo questa settimana ho trascorso le rimanenti settimane in un campo con altri 18 ragazzi provenienti da 10 nazioni diverse.
Sono stati giorni bellissimi, nei quali ho conosciuto persone fantastiche e culture dierenti dalla mia; ho avuto l’opportunità di confrontarmi con ragazzi della mia età e non, che mi hanno saputo aprire il cuore e la mente. Oltre ai ragazzi devo ringraziare tutti i collaboratori dei Lions che ci hanno accompagnato ovunque e con i quali abbiamo potuto legare un rapporto più stretto.
Mi chiamo Umberto Ghedini e durante l’ estate 2022, più precisamente dal 16 Luglio al 6 Agosto, ho avuto l’ opportunità di viaggiare con il Lions Club.
Il mio scambio giovanile si componeva di due parti, una prima settimana in famiglia ed il resto in campus con ragazzi provenienti da tutto il mondo.
Se dovessi utilizzare una parola per descrivere la mia esperienza, userei “bomba”, parola che assume una sfaccettatura negativa nella prima parte per poi sfumare verso un significato sempre più positivo.
Infatti, durante il mio soggiorno nella famiglia ospitante, mi sono sentito un po’ escluso e non mi sono sentito trattato come un ospite o come parte del nucleo famigliare.
Quando le mie sorelle tornavano dai viaggi Lions e mi raccontavano le esperienze e le emozioni che avevano provato, non avrei mai pensato che sarebbe stato così anche per me.
Il mio viaggio ebbe finalmente inizio il 24 luglio dopo un'attesa infinita di giorni .
Inizialmente avevo timore di partire in particolar modo per il paese in cui andavo: mi era stata assegnata la Turchia, paese che non avevo mai messo in considerazione e che mai avrei pensato potesse cambiarmi così tanto.
La mia esperienza in Turchia devo dire che ha superato le mie aspettative; i miei dieci giorni nella mia host family ad Izmir sono stati tutti volti all’insegna della scoperta del cibo, della cultura e della vita quotidiana di uno studente medio turco: sempre in giro, sempre in viaggio per scoprire e conoscere luoghi e persone sempre nuove, infatti con un po’ di tristezza ho lasciato la mia host family il giorno dell’accoglienza al campo.I dieci giorni successivi sono stati un turbinio di emozioni e scoperte con un campo volto a farci conoscere non solo la realtà dei Lions locali, ma soprattutto le bellezze culturali e naturali tra Kusadasi ed Antalya con attività molto interessanti e variegate: mi ricorderò sempre della mattinata passata a fare rafting su un fiume tra le montagne o la giornata spesa in barca tra un mare fantastico, sole e tuffi, se si vuole una nota un po’ negativa a mio parere può essere stata l’eccessiva richiesta di foto, in quelle occasioni mi sono sentito più un oggetto da esposizione che altro, ma nonostante ciò l’esperienza è stata magnifica.
Ciao, mi chiamo Luca e quest’estate ho fatto la prima esperienza con il programma campi e scambi giovanili e mi sono trovato benissim.
Ho incontrato nuove culture e fatto tante attività splendide.
Sono stato in Finlandia in una piccola città chiamata Mikkeli.
Questa esperienza mi ha fatto conoscere nuove persone di altri paesi e quindi mi ha permesso di fare conoscenze in diversi luoghi.
La bellezza di questa esperienza è il gruppo che si crea con persone di diversi paesi che si sono incontrate senza conoscersi e c’è uno scambio reciproco di conoscenze e cultura differente.
Amo conoscere il mondo e questa esperienza mi ha fatto molto piacere.
Sarà difficile trovare poche parole( visti i miei precedenti) per descrivere questa esperienza perché è impossibile esprimere ciò che ti lascia dentro.
Queste due settimane nel campo di Benidorm, Costa Blanca possono essere descritte con una sola parola: scoperta.
Scoperta senza dubbio di una città che nasconde oltre a un viso notturno estremamente moderno anche un mare e un paesaggio interno dove si può trovare la vera Spagna che abbiamo potuto osservare grazie alle attività che ci hanno permesso di sperimentare entrambe.
Ora vi racconterò la mia seconda bellissima esperienza di viaggio ad Istanbul con il Lions Clubs International.
Giorno 24 luglio dopo essermi recato a Roma e aver preso l’aereo, sono arrivato ad Istanbul, dove la mia splendida famiglia mi è venuta a prendere.
Era composta da 3 persone: il padre (Ahmet), il fratello più grande (Denizhan) e il fratellino più piccolo (Karahan).
Arrivati a casa, mi sono sistemato nella mia camera e siamo subito usciti a fare un giro del quartiere.
Era un bellissimo quartiere, che io lo avrei paragonato a un vero e proprio residence, pieno di parchi e zone verdi, piscine, palestra e campi da tennis e basket.
Le prime due giornate sono state molto di relax, abbiamo giocato con i suoi amici a basket e una volta tanto andavamo a farci un bagno in piscina, anche se faceva molto freddo.