Questa estate sono stato in Wisconsin cinque settimane, dal primo luglio all’otto di agosto, ed ho viaggiato tra due stati: Illinois e Wisconsin. Sono partito pieno di entusiasmo con l’idea di conoscere una famiglia tipica americana e riuscire a vivere con loro attimi di vita americana. Il primo periodo l’ho trascorso in Wisconsin, più precisamente in una piccola cittadina di nome Wausau, a casa di una famiglia composta da sei persone, poi ho trascorso una settimana di “Camp” nella capitale di quello stato: Madison.
L'esperienza poteva essere una bella esperienza se non fosse che purtroppo non tutto è andato come ci si aspettava visti i numerosi aspetti negativi, che andrò ad elencare uno ad uno.
Dopo settimane di attesa eccola finalmente la tanto attesa risposta, ero stato preso per partecipare ad uno scambio culturale con il Lions Club!
La mia mente cosi cominciò a sognare tutte le varie mete disponibili e qualche giorno dopo Giorgio Dall’Olio mi contattò per comunicarmi la mia destinazione: Sedona, Arizona!
Il cuore mi balzò fuori dal petto. Cosi aspettai con ansia e il 5 Agosto partì per questa esperienza che mi avrebbe cambiato profondamente.
Era la prima che viaggiavo da solo ed ero un po’ nervoso ma dopo 13 ore di voli e scali arrivai a Phoenix.
Qui Sandy e Peter, i miei genitori americani mi hanno accolto calorosamente insieme ai 40° alle 7 di sera!
Dopo circa mezz’ora ci raggiunse anche Damiano, un altro ragazzo di Matera con cui avrei condiviso questa fantastica esperienza.
La prima sera rimanemmo a Phoenix e cominciammo a conoscerci, a parlare di noi e dei nostri sogni e bombardammo Peter e Sandy con mille domani sull’America. Il secondo giorno partimmo per Sedona, un paese a Nord di Phoenix semplicemente mozzafiato: quando arrivammo non ci sembrava vero, sembrava di essere in un film western, tra i cactus, il deserto e soprattutto le bellissime rocce rosse che circondano Sedona.
Il 29 giugno sono partito per il Michigan, dove mi è stata data la possibilità di partecipare per la prima volta al Lions Youth Exchange Program.
Un po’ stordito dal jet lag sono sceso dall’aereo all’aeroporto di Lansing dove ad aspettarmi c’era Eileen, la mia host mum, che con un caloroso abbraccio e un: Welcome to our family, mi ha fatto subito sentire a mio agio.
Per quasi quattro settimane ho vissuto con Eileen e suo marito Steve, una dolcissima coppia sposata da 40 anni, insieme a Vinnisius, il mio host brother brasiliano.
La prima settimana l’abbiamo trascorsa presso un autentico lake cottage americano nel north Michigan dove la quiete e il silenzio regnavano sovrani e alternavamo battute di pesca poco redditizie con relax e puri barbecue americani.
Ciao sono Dario ho 16 anni e risiedo a Barletta. Il primo di luglio sono partito, da Roma, per l’America: Missouri.
Essendo la prima esperienza in cui viaggiavo da solo, ero molto ansioso e soprattutto temevo di perdere documenti fondamentali per il mio viaggio.
Ho fatto uno scalo a Detroit e lì ho aspettato 7 ore per prendere il prossimo aereo la cui meta era la mia destinazione, St. Louis.
Sono sceso dall’aereo stanco ma allo stesso tempo eccitato di incontrare la mia host family e, soprattutto, di vivere l’esperienza della vita americana.
Arrivato a casa della prima famiglia vedo che mi stavano aspettando sull’uscio della porta e Jennifer, la mia host mother, mi ha accolto con un caloroso abbraccio e un
bellissimo “welcome”.
La famiglia era composta da Jennifer appunto, e i suoi 4 figli, che però non erano presenti tutti, ma solamente Andrew ed Eron.
In casa non ero l’unico exchange student, infatti lì ho conosciuto Joao Ranieri, un ragazzo Brasiliano che è stato con me in entrambe le famiglie e anche al camp; è stato una specie di fratello. In questo tempo mi sono trovato molto bene con lui perché era molto simpatico.