15/07/2022 Brindisi Airport , Puglia.
Me, a Lions Club sweatshirt, a suitcase, lots of excitement and in my hand a ticket to Finland.
After three stopovers and a night in the Airport, I arrived in the long-awaited Oulu.
After two years of waiting, due to Covid, I was finally able to fully enjoy this experience offered by the Lions Club as a result of a contest won and sponsored by my school, Amerigo Vespucci of Gallipoli.
And so began my journey...
Waiting for me at the airport some blond hair tending to white and eyes as blue as the sky:
Kati, my Finnish mom and Julia, the little one of the house, together with a friend of hers.
It is difficult for me to describe in words the emotion I felt at that moment, some things you just feel, and they made me feel at home right away.
Quest’anno ho avuto l’occasione di sperimentare per la prima volta uno scambio giovanile da parte dei Lions. Sarebbe dovuta essere la seconda volta, poiché nel 2020 sarei dovuto andare in Bulgaria, ma il Coronavirus ha fermato tutte le attività, compreso il mio viaggio. Dopo due anni da quell’evento pandemico mi è stata ridata la possibilità di poter viaggiare. Devo essere sincero: ero molto scettico sul voler andare via dall’Italia: forse perché in quei due anni avevo perso la curiosità di viaggiare, oppure perché non avevo una meta preferita. Con molta incredulità decisi come meta la Finlandia e non credo abbia mai fatto una scelta migliore di questa!
Non so nemmeno da dove iniziare a descrivere la mia esperienza. Sono stati 10 giorni che ho aspettato per tre anni (ho vinto questo concorso nel 2019, ma a causa del Covid ho dovuto aspettare fino a quest’anno per partire) e beh, sicuramente l’attesa è stata ripagata.
Mi chiamo Elena De Filippis, vengo dalla Valtellina e l’estate scorsa, precisamente nel periodo 21 luglio-11 agosto, ho trascorso tre settimane in Finlandia grazie al programma Lions Youth Exchange.
Trovo che sia stata un’esperienza molto positiva e ricca di emozioni.
Ho trascorso per l’esattezza 10 giorni in famiglia e 11 nel campo.
Durante il primo periodo, grazie alla mia host family, ho potuto conoscere la cultura finlandese e ammirare i bellissimi paesaggi naturali, ricchi di laghi e foreste.
Il mio nome è Sofia Bigazzi ho 17 anni , vivo a Firenze (Italia) e la scorsa estate ho partecipato alla mia prima esperienza all'estero con Lions Youth exchanges.
Sono stata in Finlandia anche se quando ho deciso di partecipare a questo tipo di attività organizzate dall'associazione Lions la mia prima scelta erano gli USA.
Purtoppo lo stato americano che avrebbe dovuto ospitarmi si è interamente ritirato dal progetto a pochi mesi dalla mia partenza; di conseguenza ho deciso di partire per la Finlandia, paese che l'associazione mi ha proposto come ultima alternativa (i paesi del nord europa erano una delle opzioni da me richiesti nel modulo di iscrizione).
Il mio viaggio è dunque iniziato il 14 luglio 2019 ed è durato 3 settimane; due delle quali sono stata ospitata da una famiglia locale mentre l'ultima l'ho trascorsa in un youth camp insieme a molti altri ragazzi a me coetanei.
Il viaggio per arrivare alla famiglia ospitante non è stato né corto né facile, tuttavia erano presenti delle persone dell'associazione Lions che mi hanno seguita per gran parte del tempo.
L’associazione Lions Club mi ha dato l’occasione di conoscere un’ angolo di Finlandia e tante persone amorevoli.
Ho condiviso questa esperienza con altri ragazzi diabetici di altre nazionalità.
Una delle cose più belle di questo viaggio è stato che grazie a questa patologia ho conosciuto e mi sono affezionata tantissimo ad altri ragazzi.
E’ stata la prima volta che ho vissuto un’esperienza del genere.
Lo staff del club lions è stato molto disponibile e bravo nel farmi conoscere i posti, la cultura tradizionale del luogo.
Abbiamo praticato diversi sport come basket, pallavolo ma abbiamo provato anche nuovi sport del tipo tiro con l’arco, fresbee golf e kayak sul lago. Tra questi sport quello che mi è piaciuto di più è stato kayak.
La mia avventura è iniziata il 19 luglio con un gran carico di entusiasmo ma anche di timore per ciò che mi avrebbe aspettato.
Quello sarebbe stato il mio primo viaggio all’estero completamente da sola, il mio primo volo senza alcun accompagnatore e il mio primo allontanamento da casa prolungato.
Il viaggio che ho avuto l’opportunità di compiere è stata una delle esperienze più belle della mia vita, se non la migliore.
Appena imboccata la strada per prendere il mio aereo, subito dopo aver lasciato la mia famiglia, ero piuttosto timorosa per le tre settimane che mi avrebbero aspettato lontano da casa, ma questa preoccupazione è svanita immediatamente una volta conosciuta la mia famiglia ospitante.
21 luglio 2019, inizio di un’indimenticabile esperienza.
Questo è stato il giorno di partenza per la mia prima esperienza di scambi Lions, la destinazione era la lontana Finlandia.
Partita dall’aeroporto di Bari e fatto scalo a Roma sono decollata per la mia destinazione finale dall’aeroporto di Roma Fiumicino con il cuore in gola pieno di aspettative per l’esperienza di vita che mi accingevo a vivere e con un pizzico di paura per il lungo volo sull’Europa, che non mi ha mai lasciata per tutto il viaggio.
Atterrata prima ad Helsinki, dove ho incontrato 4 ragazzi che avrei ritrovato successivamente nel campo, sono salita su un piccolo aereo di linea, con eliche, che mi avrebbe portata finalmente a Turku, dove mi aspettava la mia host family
Vedere dall’alto il paese che mi avrebbe ospitato è stato il pensiero che mi ha tenuto compagnia per tutto il lungo viaggio e quando l’ho cominciato a sorvolare con il piccolo aereo di linea l’aspettativa è stata completamente appagata.
Sotto il mio aereo vedevo una distesa di tante piccole isole tutte verdi che difficilmente potrò dimenticare.
Giunta all’aeroporto di Turku sono stata accolta dalla mia host family, che mi ha ospitato nella loro casa, una grande fattoria, isolata nel bel mezzo della campagna di Kyro (Poytya).
Sono partita per la Finlandia con il programma di scambio culturale con il gruppo Lions ed è stata un’esperienza unica! Finlandia: luogo pieno di alberi, laghi, cervi e cerbiatti; luogo in cui le persone sono cordiali ma non tanto socievoli; luogo in cui il sole può esserci tutto il giorno o non esserci del tutto.
Finlandia, luogo in cui ho vissuto per tre settimane, esattamente venti giorni.
Sono stata dieci giorni in famiglia, esattamente ne ho cambiate due, entrambe sono state fantastiche, molto differenti l’una dall’altra ma ugualmente meravigliose.
Con la prima famiglia ho svolto numerose gite ed escursioni, ad esempio ho visitato numerosi laghi, la città di Rauma, Helsinki ed inoltre ho fato SUP in un lago con la mia host sister e delle sue amiche e siamo anche andati in un parco avventura, mentre nella seconda ho vissuto di più come una ragazza finlandese, ho conosciuto gli amici della mia host sister, siamo andati a Turku e Naantali ed inoltre abbiamo anche nuotato nel lago e ovviamente fatto la sauna (che praticamente tutti i finlandesi hanno in casa!).
Appena decollato l'aereo... ecco mille dubbi! "Piacerò alle mie famiglie? Saranno entusiasti di vivere questa esperienza come lo sono io? Piacerò ai ragazzi del camp?"
Dopo sole tre ore di volo mi ritrovai in Finlandia, una realtà totalmente differente dalla mia, ma che mi ha dato la possibilità di crescere e di riflettere.
Durante queste tre settimane ho imparato non solo a convivere con estranei, ma a condividere con loro anche le cose più personali.
Ho imparato a sapermi adattare ed accontentarmi, ad aiutare chi aveva bisogno e a ringraziare chi mi aveva aiutato.
Le due settimane in famiglia mi hanno aiutato a conoscere la realtà che mi circondava, ho potuto vedere da vicino com'è la vita di un ragazzo della mia età e i duri sacrifici che deve fare. Infatti i miei coetanei, in Finlandia come in tanti altri Paesi europei, affiancano agli studi un impegno di lavoro.
Mi trovo sull’aereo che, oggi 4 Agosto, mi riporterà a casa dopo una meravigliosa avventura, vorrei restare qui, vedere ancora ogni sera tardi il sole splendente, il verde che mi circonda e raccogliere i frutti di bosco nella foresta qui vicino a casa.
Questa stupenda esperienza è iniziato il 14 Luglio, quando sono partita da Milano Malpensa per Helsinki, devo dire che il giorno della partenza non ero particolarmente agitata cosa che però non si può dire della sera prima: ho aperto e controllato talmente tante volte la valigia e i documenti che ho perso il conto!
Appena arrivata nell’aeroporto della capitale sono stata accolta da un Lions e da Magdalena, la ragazza austriaca con cui avrei passato assieme due settimane in famiglia e nove giorni al camp.
Dopo una settimana dalla fine del mio viaggio in Finlandia, cerco di ripercorrere passo dopo passo, giorno dopo giorno tutto ciò che ho vissuto in quella terra così affascinante. Ancora non ci credo di aver passato 3 settimane in quel luogo che mi ha rubato il cuore.
Il 24 luglio 2019 ho intrapreso il mio viaggio grazie alla proposta di scambi giovanili del gruppo Lions; le paure prima di partire erano tante: avrei viaggiato per la prima volta da sola, 2 aerei, 3 treni... ma una volta messo piede in quel paesino che sarebbe stato la mia casa per poco più di 10 giorni, tutte le preoccupazioni sono sparite. Ad accogliermi c’erano Sari, la mamma, Rasmus e Juha, i miei host-brothers e Siiri,la mia host-sister. Fin da subito mi hanno fatto sentire parte di quella famiglia che mi ha accolta in casa propria come se fossi loro figlia, ho acquisito un fratello danese, con cui ho vissuto 24 ore su 24 per tutto il viaggio.
Il primo giorno, il 21 luglio, sono atterrata ad Helsinki con la testa annebbiata dalla stanchezza del viaggio. I miei sensi però si sono ripresi quando son stata pervasa dalla tranquillità e dalla pace che emanava tutto quello che avevo intorno.
Mi hanno accolto tre paia di occhietti vispi e curiosi e due sorrisi calorosi. Per 10 giorni mi son sentita quasi una sorella maggiore, lì a spingere le altalene, montare puzzle e a giocare fin troppe volte a Cluedo. Tra un gelato con i mirtilli e l'altro, ascoltavo il vento che scuoteva le fronde degli alberi. Cantava la vita che brulicava nascosta nella foresta: piccoli scoiattoli, volpi, cervi e alci. Saltavo con i bambini da una roccia all'altra e mi sentivo piccola fra tanto verde.
Lì la natura domina e ostenta i suoi colori con arroganza.
Adoravo andare al lago e guardare i bambini tuffarsi in un cielo dalle sfumature calde e avvolgenti. Il sole, maestro d'arte, non ci abbandonava mai del tutto. La notte è timida d'estate lì. Mi sembrava tutto così etereo.
14 Luglio 2019, ore 4.00: giorno della partenza, giorno cruciale.
Indosso la mia maglia blu, il mio zaino, un auricolare all’orecchio con le mie canzoni preferite per allontanare le lacrime e conservo nella tasca un pacchetto di fazzoletti di riserva per gli sfoghi indesiderati.
Due parole di conforto, una coccola, un sorriso finto; così lascio i miei genitori guardarmi, mentre faccio ingresso nella zona di controllo dell’aeroporto di Bologna.
A noi tre: io, volo e biglietto aereo.
Approdata all’aeroporto di Helsinki per l’ora di pranzo, sperimento il mio inglese frammentario con la barista del bar in cui ho la mia prima colazione, poi con la responsabile del campo Lions finlandese che mi manda ulteriormente in confusione parlandomi in italiano.
Aspetto meno di un’ora per incontrarmi con la mia “guest sorella”, la ragazza svizzera con cui avrei condiviso non solo l’esperienza al campo, ma anche la host family.
Si chiama Fabienne: espansiva, gioiosa e chiacchierona; ovvero tutto ciò che non sono io ad un primo incontro con uno sconosciuto mentre cerco di prendere dimestichezza con le mie primitive conoscenze di inglese.
14 luglio 2019 partenza da Matera allle 5 di mattina per prendere il volo da Bari alle 7:20 per fare scalo a Roma dopodichè un altro volo per arrivare ad Helsinki.
Non sapevo cosa aspettarmi essendo il mio primo viaggio da solo all'estero,però non mi sarei mai aspettato un esperienza del genere ricca di esperienze che io normale ragazzo italiano non avrei mai potuto scoprire nella mia città.
Al mio arrivo ad Helsinki c'erano ad aspettarmi un accompagnatrice dei Lions con 3 ragazzi che mi avrebbero accompagnato nelle mie avventure nell' ultima settimana in un campo con solo ragazzi.Dopo essere usciti dall' aereoporto ci diriggemmo verso la stazione dei treni per raggiungere le nostre città dove avremmo passato due settimane nelle nostre Host family;nel mio stesso treno c'era Paul un ragazzo francese che si trovò nella mia Host family e in quelle due settimane nacque un amicizia grandissima piena di risate e divertimento.
Alla satzione di Jamsa(la nostra città) c'erano ad aspettarci due membri della famiglia che ci accompagnarono subito a casa per mangiare un pò e o andare a letto dopo un estenuante giorno di viaggio.
Sono Cristian Zilio, ho 17 anni e abito a Santorso, un piccolo paesino in provincia di Vicenza. Quest’estate ho avuto la fortuna di vivere una delle esperienze che più mi ha segnato nella mia vita.
Appena ho saputo di essere il vincitore della borsa di studio, e questo è avvenuto verso aprile, ero un po’ impaurito, ma allo stesso tempo emozionato. La settimana prima della partenza è stata piena: comprare le ultime cose da mettere in valigia e i regali per la famiglia ospitante, controllare di avere tutto in valigia, ricordare di avere tutti i documenti necessari, cercare di chiudere la valigia senza sforare il peso massimo consentito in aereo... eppure tutto ciò l’ho fatto con il sorriso, perchè sapevo a cosa sarei andato incontro.
Il 21 luglio è stato il giorno della partenza. Dopo ore di attesa in aeroporto e sui vari aerei presi sono arrivato, con trenta minuti di ritardo, a Turku, dove la mia famiglia mi stava già aspettando. Incontrare persone nuove, soprattutto se ti ospiteranno per dieci giorni senza voler nulla in cambio, è sempre imbarazzante, ma abbiamo rotto il ghiaccio subito.
Sono Neve Sarti, e quest’estate ho avuto l’occasione di partecipare al mio primo scambio giovanile organizzato dalla Lions. Sono partita per la Finlandia i primi di luglio e ho trascorso le prime due settimane in due famiglie ospitanti diverse e l’ultima settimana in un campus a villa Elba, a Kokkola, una cittadina sulla costa ovest della Finlandia.
Entrambe le famiglie ospitanti sono state molto accoglienti e hanno fatto del loro meglio per farmi visitare più luoghi possibili, un fatto che ho apprezzato molto: sono andata in spiaggia, ho fatto passeggiate nelle meravigliose foreste finlandesi, ho visitato fattorie e assaggiato piatti tipici. La prima famiglia era costituita da una signora e sua figlia, la seconda invece da marito e moglie con ben quattro figli, dunque le mie due esperienze sono state molto diverse tra loro ma entrambe mi hanno lasciato un meraviglioso ricordo e il desiderio di tornare a trovarli un giorno.
Vorrei cominciare il mio report con una frase che la mia host-sister mi disse prima di partire per la Finlandia:” Just bring yourself.” Credo che questa frase possa racchiudere lo spirito sereno e gioioso di questo popolo, infatti per la seconda volta consecutiva la Finlandia è stata nominata il paese più felice del mondo. Sono partita il 14 luglio da Roma e arrivata ad Helsinki i membri lions e la mia host-sister mi stavano aspettando calorosamente per farmi iniziare questa nuova emozionante avventura. La mia host-family vive a Kello, una zona residenziale che dista circa 15 minuti da Oulu, nel nord-ovest della Finlandia. Sono state delle persone molto disponibili nei miei confronti che mi hanno fatto visitare buona parte del Paese, persino la Lapponia, e che mi hanno trattata come un membro della loro famiglia infatti grazie a questo non mi sono sentita, nemmeno per un momento, a disagio. Chiacchieravamo a tavola davvero di tutto e mi sono accorta di come le nostre culture fossero diverse, ad esempio prima di entrare in casa bisognava lasciare le scarpe nell’ingresso e camminare scalzi, fare la sauna nudi a 80° minimo e questo per me era abbastanza strano, ma nonostante ciò tutto mi sembrava normale.
Quest’estate sono partito per la mia prima esperienza di scambi Lions. Non sapevo cosa aspettarmi anche perché non sapevo molto sul paese in cui dovevo andare ovvero la Finlandia. Proprio per questo motivo, prima della partenza mi sentivo molto teso ma allo stesso tempo curioso di partire per questa nuova avventura. Sono decollato dall’aeroporto di Milano Malpensa il 14 luglio per poi atterrare a Helsinki il pomeriggio stesso. Le prime due settimane le ho trascorse in famiglia in una piccola città chiamata Lohja ( a un’ora di macchina da Helsinki). La mia host-Family era composta da una coppia sposata che aveva tre figli: una ragazza di 15 anni, un bambino di 3 e un bambino di 1 anno. Sebbene non abbia legato molto con la ragazza, anche perché non era molto socievole, ho trascorso tante belle giornate con la host-mum e con i bambini, mi piaceva giocare con loro nelle mattine in cui stavo in casa o andavamo a fare il bagno al lago.
La famiglia è stata molto educata e mi ha fatto sentire come a casa.