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ITALIA: what else?

 21 luglio 2019, inizio di un’indimenticabile esperienza. 
Questo è stato il giorno di partenza per la mia prima esperienza di scambi Lions, la destinazione era la lontana Finlandia. 
Partita dall’aeroporto di Bari e fatto scalo a Roma sono decollata per la mia destinazione finale dall’aeroporto di Roma Fiumicino con il cuore in gola pieno di aspettative per l’esperienza di vita che mi accingevo a vivere e con un pizzico di paura per il lungo volo sull’Europa, che non mi ha mai lasciata per tutto il viaggio.
Atterrata prima ad Helsinki, dove ho incontrato 4 ragazzi che avrei ritrovato successivamente nel campo, sono salita su un piccolo aereo di linea, con eliche, che mi avrebbe portata finalmente a Turku, dove mi aspettava la mia host family
Vedere dall’alto il paese che mi avrebbe ospitato è stato il pensiero che mi ha tenuto compagnia per tutto il lungo viaggio e quando l’ho cominciato a sorvolare con il piccolo aereo di linea l’aspettativa è stata completamente appagata.
Sotto il mio aereo vedevo una distesa di tante piccole isole tutte verdi che difficilmente potrò dimenticare.  
Giunta all’aeroporto di Turku sono stata accolta dalla mia host family, che mi ha ospitato nella loro casa, una grande fattoria, isolata nel bel mezzo della campagna di Kyro (Poytya).


Chiara
Nella loro casa, accolta e considerata come una di famiglia, ho trascorso i miei primi 10 giorni, tra full immersion nella natura, lunghe passeggiate, saune e nuotate in piscina, non disdegnando di fare le mie prime esperienze con le mazze da golf. 
Con la host family ho fatto una piccola trasferta di due giorni nella città di Pori, precisamente a Yyteri, una località di villeggiatura famosa per la sua lunga spiaggia di dune di sabbia che si affaccia sul Mar Baltico, dove non ho mancato di prendere il sole e fare i miei bagni in quel mare sempre basso e poco salato, diverso dal mio solito mare.  
Durante questa breve trasferta sono stata anche accompagnata in un adventure park, dove ho potuto vivere e godere appieno la natura selvaggia e incontaminata di quel Paese. 
Oltre alla trasferta a Pori (Yyteri) c’è stata anche una seconda mini trasferta nella città di Vesilahti dove ho partecipato ad un’uscita con il gruppo Lions del distretto dei miei genitori e ho assistito ad un concerto …   
Il giorno dopo invece si è partiti alla volta di Turku, la vecchia capitale della Finlandia, dove ho visitato la sua parte più antica, quella sopravvissuta all’incendio che la distrusse nel 1827, passeggiando per le sue vie di ciottoli medievali.
Passati i 10 giorni in famiglia e benchè fossero stati soltanto dieci, il momento del distacco dalla host family è stato davvero difficile per tutti, ma da programma mi aspettavano nel campo per i successivi dieci giorni e pertanto con evidente emozione di tutti ci siamo salutati con l’impegno di comunque tenerci in contatto. 
Più di uno ha versato qualche lacrima di commozione.
Il mio campo di destinazione è stato il “Lions youth camp Turku”, dove ho condiviso i secondi dieci giorni della mia trasferta in Finlandia con 32 ragazzi provenienti da tutte le parti del mondo con i quali, nonostante le evidenti differenze, sin da subito si è creato un sincero rapporto di amicizia e fratellanza.
Ogni giorno, a parte le normali attività di convivialità, avevamo una diversa lista di bellissime attività che andavano dalla semplice camminata nella natura o intorno ad un lago - che considerati gli incantevoli luoghi non poteva essere monotona -  alla visita delle città vicine al campo, a gite in barca sul lago con conseguente e immancabile bagno nel lago.
Queste attività ludiche e conviviali erano poi affiancate da attività didattiche, come la pulizia di una spiaggia, che mi hanno fatto sperimentare e avvicinare alle particolare e profonda sensibilità ecologica dei paesi del Nord Europa, sino ad allora letta sui libri, che mi parsa immediatamente tanto diversa dalla nostra, invece caratterizzata da sporadicità e legata all’evento per fare notizia.
Il cibo non posso dire che non fosse buono ma di certo non al livello di quello italiano, mangiavamo quattro volte al giorno e per questo non mi sono mai sentita con lo stomaco vuoto. I leaders sono stati sempre disponibili nei nostri confronti per parlare degli eventuali problemi e soprattutto nel dedicare a noi ragazzi il loro tempo.
Questi secondi dieci giorni della mia permanenza in Finlandia sono completamenti volati, la feconda e frenetica convivenza con 32 ragazzi di culture diverse ha fatto da contraltare alla serenità e ai momenti di solitaria riflessione che la fattoria della mia host family, sperduta nella campagna finlandese, mi ha consentito di sperimentare. 
Conservo entrambe le due diverse esperienze nel mio cuore, così come conservo i sentimenti che ho nutrito verso i componenti della mia host family e verso i campers, di cui ancora oggi sento la mancanza, e per tutto questo ringrazio i Lions per l’opportunità di crescita che mi hanno regalato. 
Porterò per sempre questa esperienza e la Finlandia nel mio cuore.

Chiara2