Partecipando al progetto di scambio culturale giovanile organizzato dal Lions Club International, ho avuto la possibilità di stare in Canada dal 13/07/24 al 07/08/24 presso due famiglie che mi hanno ospitato e un campo internazionale Lions.
Quando arrivò il momento di partire fui un po’ spaventato a causa dell’elevata distanza che mi avrebbe separato dalla famiglia e perché era il mio primo volo da solo.
Quest’anno ho avuto l’opportunità di viaggiare con il programma di scambi giovanili Lions e vi posso solo direche è stata una delle esperienze più belle della mia vita. Fin da piccola ho sempre viaggiato molto quindi non mi sarei mai aspettata che questo viaggio potesse essere così diverso dagli altri.
Come località mi è stato assegnato il Canada, un luogo completamente diverso dall’Italia sia per la cultura che per il paesaggio.
Sono rimasta un mese in Ontario e quando sono arrivata là, sono stata catapultata in un nuovo mondo con abitudini e culture diverse. Sono stata ospitata da una coppia in pensione che abita in una zona tranquilla, molto bella perché la casa è di fronte al lago Erie, in cui però non risiedono bambini o ragazzi: infatti i miei host parents la definiscono “a peacefull area”.
27 luglio 2024 ore 3.30 aeroporto di Milano Malpensa. Oggi il mio sogno si realizza. Sto partendo per il Canada grazie ad un progetto di scambio giovani gestito dai Lion di Mondovì.
Ore 3.45 iniziano i primi guai. L’impiegata al check in mi dice che non posso partire.. LA PAROLA NON PUOI PARTIRE mi risuona ancora nelle orecchie. Ci sono dei problemi …col visto…..Non posso partire. Eppure ho la mail dove risulta che il visto è in regola. Panico, ansia, panico ansia. Sono sola e vorrei solo piangere. Sento mia madre e decidiamo di provare a mandare una mail all’Ufficio Visti in Canada.
Una settimana fa sono tornato dal Canada dove ho trascorso due settimane in famiglia ed una al Woodcreek Lions Camp.
È stata un'esperienza a dir poco fantastica, organizzata in maniera perfetta e nei minimi dettagli.
Ho incontrato persone altruiste e gentilissime sia trai coetanei, che erano con me al campo, sia tra gli organizzatori, sempre disponibilissimi.
Durante il mese di luglio sono stato in Canada grazie al progetto di “Youth Exchange” organizzato dal gruppo Lions International. Ho intrapreso questo scambio con aspettative nate dal fatto che non era la mia prima esperienza di viaggi all’estero, e qualche ansia dovuta dalla distanza, infatti spesso viaggio fra Italia e Austria grazie ai miei nonni.
Ho raggiunto l’aeroporto di Toronto il 2 luglio alle 9 di sera, all’arrivo ho subito capito che le mie passate esperienze in Europa non sarebbero state d’aiuto quanto speravo; è stato probabilmente il momento più stressante, dovuto ai severi controlli doganali seguiti dall’attesa di bagagli che non sembravano arrivare
A luglio di quest'anno ho avuto la possibilità di partecipare a uno scambio in Canada,a Calgary, grazie ai Lions.
La mia esperienza è durata tre settimane, di cui due in famiglia e una in campeggio, in un campo assieme ad altri ragazzi sia di altre nazionalità, che anche canadesi. Durante queste tre settimane ho potuto fare varie esperienze che non mi sarei mai immaginata, tra tutte queste la mia preferita è stata lo Stampede, un festival annuale che si tiene a luglio, proprio a Calgary.
L’esperienza Lions è stata molto formativa sia dal punto di vista linguistico che personale. Ho avuto modo di conoscere nuove persone provenienti dal resto del mondo, che si trovavano nella mia stessa situazione, ovvero di voler scoprire e approfondire le differenze culturali.
Sono stata in Canada il mese di luglio e la coppia che mi ha accolta non poteva essere più disponibile e simpatica di come già non lo fosse, mi hanno portata in giro a scoprire il paese mostrandomi cose tipiche canadesi ed erano sempre felici di farlo dimostrando passione e serietà nell’impegno che si erano presi.
Dal 29 giugno al 27 luglio sono stato in Canada grazie al progetto di “Youth Exchange” organizzato dal gruppo Lions International.
Ho raggiunto l’aeroporto di Toronto il 29 giugno alle 15. All’aeroporto ho avuto l’accoglienza di Allison, la coordinatrice del progetto e di suo marito Marc che mi hanno dato il benvenuto ufficiale in Canada. Ringrazio Allison e suo marito Marc, che oltre ad essere la coordinatrice del progetto Lions, sono stati anche la famiglia che mi ha ospitato durante i primi 20 giorni di permanenza in Canada. Inizialmente sono stato a Woodstock , una piacevole cittadina di 40.000 abitanti dell’Ontario.
Venerdì 19 Luglio, la sveglia suona alle 5 di mattina, direzione aeroporto di Malpensa. Destinazione finale? Calgary, Canada.
Mi chiamo Chiara e quest’anno ho avuto la possibilità di partecipare nuovamente ad uno degli scambi giovanili dei Lions, questa volta spingendomi al di fuori del nostro continente. Arrivata a destinazione ad accogliermi insieme alla mia compagna di viaggio Sara ci aspettava un pick-up bianco con a bordo Page, la nostra hostmom e Brooklyn, la figlia 19enne.
Una volta stipate le valige a brodo e ricaricato le pile con un cinnamon roll siamo partite per le Rocky Mountains. Ad aspettarci l’indomani vi erano distese di boschi, meravigliose cascate, laghi dall’acqua cristallina, il tutto contornato da montagne con cime innevate.
Il Canada per me è stata la mia seconda esperienza con i Lions Exchange Camp che mi hanno dato la possibilità di viaggiare anche quest'anno con un viaggio di circa tre settimane.
Arrivato a Calgary airport dopo uno scalo fatto ad Amsterdam sono salito su un pulmino che mi ha portato a Medicine Hat circa cinque ore di distanza da dove la mia host family mi è venuta a prendere.
La prima settimana l'ho passata in famiglia con un altra ragazza francese facendo molte attività diverse, come andare in una riserva naturale a vedere i bufali ormai estinti, oppure vedere cose caratteristiche delle città vicine come musei o monumenti ( la città più vicina in realtà era a circa 1 ora di macchina dalla mia fattoria, ma in Canada è normale viaggiare ore e ore perchè le distanze sono molto grandi).
Le cose più belle di abitare lontano da tutto era che molto spesso si potevano vedere cerbiatti, antilopi e a volte anche alci proprio sotto casa ed il silenzio e la tranquillità che c'era e trasmetteva quel posto era una cosa indescrivibile .
Se c’è una cosa che ho imparato in un mese lontano da casa è che la vita non smette mai di sorprenderti.
Sono appena rientrata dal Canada e, qui, stesa sul mio letto, non posso fare a meno di chiudere gli occhi, come a voler tener prigioniero nella mente un magnifico sogno da cui temo ridestarmi.
Riesco ancora a sentire il battito del mio cuore in quella mattina del 13 Luglio 2019... quante cose ancora non sapevo!
Avevo paura e, allo stesso tempo, ero eccitata di conoscere ciò che mi aspettava dall’altra parte del mondo. Non avevo grandi aspettative, perché credevo che niente potesse superare l’esperienza in California dell’anno precedente, ma, al termine di questo mese, ho capito che ogni viaggio è sorprendente perché unico!
Il tutto ebbe inizio con un cartello Lions che mi aspettava alla sezione arrivi dell’aeroporto di Toronto. Seguì piccolo viaggio in macchina per pregustare il panorama canadese o, per meglio dire, del sud Ontario. Di lì a poco mi ritrovai a casa della mia prima famiglia ospitante (un uomo, Paul, e sua moglie, Donna, entrambi sulla settantina) seduto sul divano a guardare il “Saturday Night Show”, del quale Trump è il topic preferito e gustando la mia prima root beer. Con me vi era anche un ragazzo della Repubblica Ceca, David, che mi avrebbe fatto compagnia per i successivi dieci giorni.
Tra partite di baseball, fuochi d’artificio strabilianti, viaggi in canoa,wakeboarding, acquapark, serate con la chitarra e tiro con l’arco, farei prima ad elencare ciò che non ho fatto. Devo dire che i miei hostparents,nonostante l’età, si dimostrarono molto intraprendenti e più attivi di un qualsiasi teenager italiano.
While I was filling my application form and writing the presentation letter last winter I knew that all of that was aimed at what was to be one of the most amazing experiences of my life but I wasn't expecting it to be so fulfilling, exciting, full of emotions, friendships, respect and mutual understanding for one another.
My flight to Canada was on the 29th of June, right in time for Canada Day!
To greet me at the airport alongside my host family there was the camp director, an understanding, lovely woman full of resources who made us enjoy and feel at home for the whole lenght of the camp.
My Canadian family lives in Woodstock, about an hour and a half from Toronto. Fortunately some other youths were hosted in the same city, so we had the opportunity to meet before and after camp for a pool party.
Sono Beatrice e in questa lettera potrete rivivere con me la mia avventura di 1 mese in Canada.
Tutto è cominciato il 29 giugno: sono partita con due valigie, tanta ansia, paura, ma anche tanta curiosità e voglia di incontrare una nuova cultura e quella che sarebbe diventata la mia seconda famiglia.
Sono arrivata la sera e perciò ho passato la notte insieme ad alcuni ragazzi (che avrebbero partecipato al campo con me) nella casa di uno dei responsabili. La mattina successiva una coppia passò a prendere me e un’altra ragazza, dalla Francia, (con cui sarei stata in famiglia insieme) in direzione di Clinton, una piccola città dove la famiglia era lì ad aspettarci.
I'm a lucky boy! I really desired to meet new people and live an experience that could be important for me... and the chance of the Lions Youth Exchange came to me! It was my first experience out of the Europe, I flew to Canada, in Toronto.
I met a special family: they were a little bit older than I expected, but Barbara was really awesome and Emidio also helped me to express myself when my English was real bad.
Now I improved my English and I continue to talk with the mates of the camp. We spent together 10 beautiful days and we went to Niagara falls, Canada's Wonderland and we made an international night for a Lions community.
I couldn't ask for more!
A giugno 2018 sono partita in direzione Toronto, Canada: èstata la mia prima esperienza con gli scambi Lions, ho imparato tanto e sicuramente non la dimenticherò mai!
Nonostante abbia avuto dei problemi con il visto (che per fortuna siamo riusciti a risolvere), sono arrivata all’aeroporto di Toronto dove sono stata calorosamente accolta dalla Camp Leader Kittie McGregor, che mi stava aspettando insieme a due ragazzi che avrebbero preso parte al mio stesso camp.
In seguito, siamo stati portati a Orangeville (piccola cittadina distante un’ora dall’aeroporto), a casa di un Lions del distretto che aveva organizzato un barbecue con tutti I ragazzi del mio camp e le nostre famiglie ospitanti, per conoscerci e trascorrere del tempo insieme.
Io sono stata ospitata da una coppia di pensionati davvero fantastici, che hanno organizzato per me una serie di attività e gite spettacolari durante la mia prima settimana di permanenza: mi hanno portato ad una family reunion a Niagara-on-the-lake, dove ho avuto l’occasione di incontrare persone molto interessanti e con tante storie da raccontare.
Canada, sei lettere e mille sfumature, sei lettere e mille emozioni, sei lettere, ma tanto da vedere, da imparare e da affrontare.
La mia magnifica esperienza in Canada è iniziata il 14 luglio: sono partita con due valigie, tanta ansia, paura, ma anche tanta curiosità e voglia di incontrare una nuova cultura e quella che sarebbe diventata la mia seconda famiglia. Sono arrivata nella mia ormai seconda patria, Calgary, Alberta, dopo un viaggio lungo ed estenuante, con una sola valigia, con più ansia e paura, ma con la stessa carica con cui ero partita.
E’ bastato un giorno per dimenticare che la mia valigia fosse stata persa in uno dei tre scali, per capire quanto la mia host family fosse speciale, per comprendere che questa sarebbe stata l’esperienza più bella della mia vita. Così è stato, il mio sesto senso non si sbaglia mai!
Come dicevo, sono arrivata a Calgary il 14 luglio, ma il giorno dopo, nonostante l’effetto jet lag si facesse sentire, tutta la famiglia è fuori casa in cerca di nuove destinazioni. Ecco che Janeen e Doug, i miei host parents partono per Banff con i loro ragazzi, Alessia e Jack, i due simpaticissimi italiani, Nele, la tedesca con loro ormai da un anno, Braulio, il dolcissimo messicano e Connor, il loro figlio canadese sempre disponibile e altruista. Dimenticavo, i due cagnolini, membri fondamentali della famiglia allargata, Mulligan e Mira.
Ho deciso di partecipare al Lions Club Youth Exchange Program per poter fare un’esperienza a mio parere unica ed indimenticabile.
Durante l’estate 2017 con la mia famiglia abbiamo deciso di partecipare allo stesso programma ospitando una ragazza texana.
In lei ho trovato un’amica e non abbiamo mai avuto problemi, sono stata contenta di averle fatto conoscere una parte del nostro Paese, della nostra cultura e siamo tutt’ora in contatto.
Quest’anno è stato il mio turno e tra le opzioni ho scelto di visitare il Canada.
Il mio viaggio è iniziato a fine giugno quando, da sola sono partita dall’aeroporto di Malpensa con destinazione Toronto; lì mi avrebbero accolto alcuni dei membri Lions Club che mi avrebbero portata dalla mia host family.
I was in Ontario, Canada for one month, from 23rdJune to 21stJuly…dates which I will never forget!
At first, when they told me that my destination was this wonderful country, I couldn’t believe it.
Before the departure, I was so excited and anxious at the same time, as I had never travelled either alone or outside Europe.
This novelty surely made my stay there even more memorable.
I spent almost three weeks with my host family and ten days at a Lions camp.
The Buis family was the best host family ever! They have three children, whom I managed to meet and to spend some time with. In particular, I had some pure fun with Sydney, their daughter, who is my same age, and Garrett, their older son, who is one of the funniest guys I’ve ever met! But I must say that my stay would not have been the same without Kata, the Hungarian girl with whom I shared a bedroom and some of the best and most amusing moments of my entire life!