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ITALIA: what else?

Hello , I'm Ginevra Ciardi and I want to tell you about the experience that I had in one month in Switzerland.
In this month I visited so many beautiful places around Switzerland : from the highest mountains to all the different lakes and rivers; I've seen all the different types of views.
I've learnt so many things about the culture and the history of this amazing country .
I've also tried the typical food and the typical traditions.

Quando i Lions mi hanno telefonato per comunicare le mete del mio viaggio, mi hanno proposto tre Paesi molto distanti dal mio, e per questo motivo i miei genitori non erano d’accordo. Ero davvero dispiaciuta, in quanto ci tenevo a poter partecipare a questa esperienza.
Fortunatamente i Lions, mi sono venuti incontro proponendomi una quarta meta: la Svizzera.
Così ho iniziato a fare il conto alla rovescia in attesa della partenza.
Finalmente è arrivato il 7 luglio. Ero sicura che mi sarei trovata bene perché le mie due host family mi avevano già contattato per e-mail, inviandomi anche delle loro foto. Sono partita dall’aeroporto di Bari Palese. 
Il volo è durato poco e all’aeroporto di Zurigo c’era ad accogliermi la mia host mum, Katie, con sua figlia Fiona. Sono state fin dal principio molto gentili, mettendomi completamente a mio agio. Inoltre Katie conosceva discretamente l’italiano e questo mi ha molto aiutata in quanto non avevo mai fatto lunghe conversazioni in inglese e né tantomeno conoscevo il tedesco. La prima settimana passata con loro è stata davvero fantastica ed emozionante. Insieme abbiamo visitato le bellissime città di Lucerna e Basilea, la cittadina di Weggis e i resti archeologici di Augusta Raurica. 

6 Luglio 2019, sveglia alle sette per partire alle otto alla volta di Brindisi dove avrei preso il mio primo volo completamente da sola.
Paura? Panico? Ansia? Niente di tutto ciò. Solo una grande voglia di partire.
Dopo uno scalo a Roma eccomi finalmente arrivata a Ginevra dove un uomo alto con i baffi e una ragazza un po’ più grande di me con la frangetta mi aspettavano a braccia aperte: la mia host family.
Ricordo la lunga chiacchierata fatta in macchina nel tragitto verso casa che si trovava a Lutry.
Sin da subito sono entrata in sintonia con i primi due membri della famiglia che hanno cercato di mettermi a mio agio in ogni modo. Arrivati a casa faccio la conoscenza della mia host-mum, Anna-Rita, una donna dal sorriso splendido e soprattutto cordiale e gentile come pochi, e di Jonas, mio host brother che sarebbe poi partito a sua volta per una esperienza con i lions in Norvegia.

Tra le gocce fredde e i 17 gradi a luglio, pensavo.
Finalmente.
Guardavo, fuori dal finestrino dell'auto con questa sconosciuta accanto, montagne altissime e altrettanti alti gli alberi.
Le strade sembravano fiumi che fluivano naturalmente da Zurigo a tutti gli altri luoghi che mi aspettavano.
La mia host family mi sembrava così familiare che non ci fu bisogno neanche delle chiacchere riempitive che così spesso affollano gli abitacoli stretti in cui non puoi ignorare la presenza degli altri.
La mia compagna di stanza, Irmak, diventerà la mia migliore amica per questi 30 giorni.
Ma questo ancora non lo sapevo.