Il 29 Luglio sono partita per il Taiwan.
Era la mia prima esperienza in questa iniziativa del Lions International ed è stata splendida.
Sono stata nel distretto di Yilan, a nord dell'isola, due settimane nel campo e una in famiglia. L'accoglimento è stato meraviglioso e il trattamento ottimo. A me e ad un'altra ragazza è inoltre stata offerta la l'opportunità di prolungare la permanenza di una settimana.
Beh, ho scelto questo titolo perchè questo Paese e le sue persone ti toccano il cuore in modo letterale. Prima che i Lions mi proponessero il Taiwan come meta, sapevo ben poco di questa meravigliosa isola.
Dopo aver affrontato circa 20 ore di volo con scalo a Dubai, sono arrivata all'aeroporto internazionale di Taipei. I Lions locali e la mia host sister sono venuti a prendere me e altre due ragazze italiane in aeroporto e da lì è iniziata una nuova fantastica esperienza.
Dopo circa un'oretta di macchina siamo giunti a Yilan, la città nella quale vivevano le nostre host families. La mia permanenza sarebbe dovuta durare 16 giorni (come quello delle altre ragazze) ma la mia super host family mi ha offerto di restare ulteriori 15 giorni pertanto, dopo aver avuto il consenso dai Lions taiwanesi e italiani, ho modificato il mio biglietto aereo. Quella che ora chiamo la mia seconda famiglia, durante tutta la mia permanenza, è stata gentilissima e ospitale sin dal primo momento e non ho avuto alcun tipo di problema; mi hanno accolta nella loro meravigliosa casa e il terzo piano era tutto per me, con la camera dal letto, il bagno e il balcone
Anche quest’anno ho avuto la fantastica opportunità di partecipare a uno scambio giovanile Lions e di visitare un altro Paese che avrà sempre un posto speciale nel mio cuore, Taiwan.
Dopo quasi quindici ore di volo e uno scalo a Dubai, io, Virginia e Gaetana, tre delle quattro ragazze italiane partecipanti al camp “Ancient Trees and Pacific Ocean”, siamo finalmente atterrate a Taipei dove gli organizzatori del camp ci aspettavano con un pulmino per portarci a Luodong, nella contea di Yilan, dove avremmo conosciuto le nostre host families.
Per la prima settimana ho alloggiato con Marta, un’altra ragazza italiana, nella casa del nostro ventiduenne host brother Jerry e di sua madre. Loro sono stati sempre molto gentili con noi e il primo giorno ci hanno portate a visitare Taipei dove abbiamo potuto godere della vista dal Taipei 101, il quinto edificio più alto al mondo, e assaggiare moltissimi cibi diversi al tipico Nightmarket.
Quest’anno, come seconda esperienza dopo il Canada dell’anno scorso, ho avuto la possibilità di visitare uno stato, o per meglio dire, un’isola magnifica nell’oceano Pacifico situata davanti alla costa della Repubblica Popolare Cinese, Taiwan.
Il mio viaggio è iniziato il 29 luglio, quando, dopo sei lunghe ore di volo ho raggiunto l’aeroporto di Dubai dove ho potuto incontrare due delle tre ragazze italiane che avrebbero preso parte con me a questa esperienza, Lucrezia e Gaetana.
Dopo poco più di tre ore di scalo abbiamo potuto finalmente prendere il volo che ci avrebbe portato finalmente a Taipei, capitale di Taiwan.
Mi chiamo Martina Loporchio ho 19 anni, sono un membro del Leo Club da un anno e durante l'estate 2016 ho partecipato agli Scambi Giovanili del Lions Club.
Il 27 Luglio è iniziata la mia avventura nella bellissima Taiwan, l'isola Formosa, il cuore dell'Asia.
All'aeroporto di Istanbul io e Lorenzo abbiamo incontrato alcune ragazze che parteciperanno al nostro Lions Youth Camp e dopo quasi 11 ore di volo siamo atterrati a Taipei. Ad accoglierci c'erano le nostre famiglie ospitanti e i Lions.
Sono Alessio Tomè e questa è stata la mia seconda esperienza con il programma YE del Lions Club di San Daniele.Nella mia domanda non avevo fatto alcuna richiesta particolare: l'importante era il periodo del mese di Agosto.
Con molta mia sorpresa e magari anche un po' di timore mi è arrivata la notizia che mi avrebbero “spedito” a Taiwan!: un isola poco al largo alle coste Cinesi del sud di cui avevo soltanto sentito parlare riguardo al famoso “Made in Taiwan”. Ho scritto “con timore” in quanto non avevo mai affrontato un viaggio così lungo e non avevo mai abbandonato l'Europa in vita mia ma...NON SAPEVO COSA MI SAREI PERSO A NON ANDARCI!!
Partenza da Venezia dove ho conosciuto la mia compagna di avventura Ludovica di Padova.Viaggio lungo ma tutto ok; scalo a Parigi e Hong Kong dove avevo già iniziato a scattar foto!Arrivati a destinazione abbiamo incontrato la mia futura host mother che da brava membra Lions ci ha accompagnati all'albergo dove risiedeva il Campo YE di Taipei e lì ho conosciuto suo figlio Gary che avrebbe partecipato con me a questa esperienza.
Il viaggio è stato sia molto interessante sia gratificante per quanto ho potuto vedere ed apprendere.
Ho visto una taiwan molto attiva, organizzata e frenetica. L'impatto culturale non è stato duro, essendo stato "svezzato" ai paesi asiatici con la mia precedente visita del Giappone.
Il campo è stato stupendo, ricco di attività, visite e di conoscenze.I lions locali erano molto presenti, generosi e disponibili.
Il periodo in famiglia è stato altrettanto proficuo, nonostante i problemi di comunicazione si facessero sentire di più. L'unica piccola pecca, a mio modo di vedere, è stato il ritmo estenuante che ha caratterizzato la "schedule" del campo: in sostanza, le giornate ereno talmetne fitte di impegni che talvolta risultava un po' difficile trovare piacevole alcune visite, perchè mancava quel momento in cui ci si può fermare a contemplare, pensare o riflettere su quello che si è appen visto o sentito.
A parte ciò, conservo un ottimo ricordo dello scambio.
Ho notato come abbia fatto piacere, alle persone adulte, sentirsi chiedere cose sul loro paese: da lì sono nate appassionanti chiacchierate a 360° che hanno spaziato dalla politica alla storia, dall'economia al costume.
Colgo l'occasione per ringraziarti nuovamente per l'occasione concessami, che ha sicuramente ampliato le mie vedute e il mio bagaglio culturale.
Quando mi hanno detto che sarei andata a Taiwan ero entusiasta, non essendo mai stata in Asia.
Sono partita da Milano, ho fatto scalo a Shanghai e dopo un giorno sono arrivata a Taipei.
La famiglia mi è venuta a prendere con un cartellone con una mia foto e il mio nome all’aeroporto.
Ho passato i primi quattro giorni con loro: sono stati fin da subito gentilissimi e mi hanno trattato come una di famiglia.
Tutti i giorni mi portavano a visitare un posto diverso insieme ad altre famiglie Lions che hanno ospitato altri ragazzi stranieri, così ho avuto modo di conoscerli prima del camp.
Nell’immaginario collettivo prevale un’immagine dell’Estremo Oriente come realta’ sottosviluppata e ‘strana’ per certi versi, in quanto lontana dalla civilta’ occidentale.
Sicuramente e’ un mondo a se’ stante ma la mia esperienza a Taiwan e’ la testimonianza che quelli in via di sviluppo siamo noi!
Io sapevo che avrei trovato un mondo diverso e all’avanguardia in quanto l’Oriente e’ oggetto dei miei studi universitari ma sinceramente non mi sarei mai aspettata un’ accoglienza degna di un’imperatrice e una tale ospitalita’.
Dopo ben 14 ore di volo mi sono trovata catapultata dall’alltro lato del globo ma la prima famiglia mi ha accolta come se fossi stata la loro terza figlia tornata da un lungo viaggio e mi hanno fatto sentire subito a casa, anzi piu’ che a casa, in una casa a 5 stelle se proprio la dobbiamo definire ‘casa’. Il mio arrivo era un grande evento per loro infatti si e’ trasferita la cugina di 28 anni, Mika, nella casa per fare da interprete e sorella piu’ grande, anche se non e’ stato necessario comunicare per forza in cinese, l’affetto e’ un linguaggio universale!
Quest’anno ho avuto la mia seconda esperienza con gli scambi Lions e quando ho saputo che durante l’estate avrei avuto l’opportunità di andare a Taiwan la prima cosa che ho pesato è stata: è dall’altra parte del mondo, non sono mai stata così lontana da casa. Ma l’eccitazione per il viaggio è stata forte nonostante prima della partenza io e i miei genitori fossimo preoccupati per la mancanza di informazioni da parte del campo e della famiglia.
Se prima di partire ero un po’ preoccupata perché la host family non si era mai messa in contatto con me, all’arrivo all’aeroporto di Kaohsiung ho trovato una calorosissima accoglienza, e da subito mi hanno trattata come parte integrante della famiglia, al punto che la mia host mom voleva che tra noi ci chiamassimo sister, e credo che anche questa piccolezza abbia aiutato a farmi sentire a mio agio. In famiglia con me c’era anche un altro ragazzo italiano e grazie a lui ho sentito meno la lontananza dal mio Paese. Appena arrivati a Donggang, la città dove la famiglia viveva, hanno voluto farci entrare nel clima taiwanese offrendoci quella che viene considerata dagli stranieri la specialità più apprezzata dell’isola, lo Jin Tsu Nai Char, a base di latte, the e delle palline gelatinose al tatto di cui nessuno ha saputo spiegarmi la provenienza. Al primo assaggio ne io ne l’altro ragazzo siamo riusciti a trovarlo buono, ma a dir la verità, dopo due settimane, sono arrivata a non voler ber altro che quello!
Prendete un mappamondo, ammiratelo, guardate l’Italia.
Adesso fate fare mezzo giro al vostro mondo in miniatura: vi troverete davanti all’immenso oceano Pacifico.
Alla sinistra di questa distesa blu e alla destra della Cina, si intravede una piccola isola, il cui nome però è noto a tutti: Taiwan.
Tuttavia, nonostante la sua fama, pochi sanno veramente di cosa si tratta.
La mia vacanza a Taiwan è stata molto interessante divertente.
Durante il Campus mi sono trovata molto bene,direi benissimo, ho conosciuto persone da tutto il mondo e l'organizzazione era quasi ottima. Ci hanno portati in posti fantastici da visitare e organizzato divertenti attività anche per conoscere la loro cultura. L'unico problema riscontrato al campus è stato il fatto che erano presenti più ragazzi taiwanesi che ragazzi che venivano ospitati. Quindi eravamo quasi costretti a passare molto tempo anche con loro, dividendo la camera e le attività, senza poter intrattenere una conversazione perchè ignoravano la lingua inglese.
Durante il campus mi sono trovata in difficoltà nel momento di arrivo perchè mi hanno chiesto 200 $ per pagare il campus. Io ero ignota di questo fatto quindi mi sono trovata in una situazione molte sgradevole. Fortunatamente sono stati molto gentili e comprensivi e mi hanno accompagnato ad uno sportello ATM nei giorni successi per prelevare.
Quest'anno il grande treno dei Lions mi ha portato in un paese che da solo non avrei mai pensato di vistare permettendomi di vivere un esperienzaa dir poco avvincente.
Durante questi quindici giorni ho avuto modo di vivere in un mondo di costumi e tradizioni che conoscevo soltanto attraverso qualche film o qualche notiza internazionale; un mondo ben diverso da quello definito dalla marea di pregiudizi che qui in Italia fanno da padrone. Non é stata la prima volta che mi recavo nel continente asiatico ma è stata la prima volta che ho vissuto nel ecosistema più vicino al paese che più di tutti in questi ultimi decenni ha fatto parlare di se, la Cina.
Se volete rimanere scioccati e siete disposti a rischiare, osate. Se volete introdurvi alla cultura cinese ed alle tradizioni ed usi che ne conseguono in un modo più “smooth”, il Taiwan sarà un alternativa validissima ed entusiasmante.
La mia terza esperienza con gli Scambi Giovanili Lions in Taiwan non ha deluso le mie aspettative: infatti nonostante il lungo viaggio e la conseguente stanchezza sono rimasto immediatamente affascinato dalla nuova realtà in cui mi trovavo e dal calore che mi ha accompagnato per tutto il mio soggiorno in questa bellissima porzione di globo.
Dopo il caldo benvenuto ricevuto in aeroporto dalla famiglia io e la mia compagna di viaggio (una ragazza italiana con cui ho passato tutto il soggiorno in Taiwan) abbiamo fatto una full immersion negli usi e nelle tradizioni orientali, a partire dalla cucina.. Per una persona come me, abituata ad usare forchetta e coltello per mangiare quasi esclusivamente cibi italiani, sicuramente è stato l’aspetto che inizialmente mi ha colto più impreparato: l’assenza di posate se non le celebri chopsticks è stata la novità e la sfida che, sebbene con più di qualche incertezza iniziale, penso di aver vinto. In maniera più positiva invece sono rimasto colpito dal tipo di cibi, che ho sempre gradito sebbene qualche titubanza dettata dall’aspetto non sempre invitante..
Quest’estate ho avuto l’incredibile occasione di andare, grazie agli scambi giovanili, nel cuore dell’Asia, in Taiwan!
Come ogni volta, l’emozione al momento della partenza era indescrivibile: ero carica, felice, entusiasta e piena di voglia di scoprire. Quando sono atterrata dopo quattordici lunghe ore di aereo, mi sono subito sentita a casa: sono stata accolta dalla mia Host Family come se fossi stata una principessa e con loro ho passato cinque giorni a dir poco meravigliosi. Eravamo in tre, io, la mia Host Mum e la mia Host Sister, Sunny, con cui ho legato moltissimo.
Grazie a loro, ho vissuto la vera vita Taiwanese e sono venuta a contatto con una cultura totalmente diversa da quella italiana. Sono stata a visitare la capitale Taipei e molte altre città che si trovano nel nord del Taiwan, come Xinbei, Taichung, Gaomei, Jiaosi e Jioufen.
Vista la mia recente esperienza in Estremo Oriente più che positiva presso il camp di Hong Kong l’anno scorso, ho deciso anche quest’anno di recarmi dall’altra parte del mappamondo e imbarcarmi nuovamente per la terra di mezzo… o meglio, per la sua isola più grande: Taiwan.
Così una volta appresa la mia accettazione presso il campo mi trovo subito catapultato in uno dei davvero pochi problemi palesatisi nello scambio: la disorganizzazione. Difatti le comunicazione pervengono con un po’ di ritardo e fino a praticamente una settimana prima della partenza non sapevo presso che famiglia sarei stato ospitato e praticamente nemmeno il programma di massima (per essere precisi il programma ce l’avevo… ma scritto in cinese…), ma, eccezion fatta per questi problemi di coordinazione fra i vari Lions che organizzavano lo scambio, la mia esperienza si può comunque fantastica.
It's been a fantastic adventure to be gone in a country as innovative as Taiwan.
Family friendly, cozy, only extraordinary, despite the communication was not smooth, I knew how to understand..
I would be excited to return again in August next to my family. I'd love to stay and live in this wonderful country that I had the privilege to visit.
Questa estate ho avuto la possibilità di trascorrere quasi tre settimane sull’isola di Taiwan grazie agli scambi Lions. L’esperienza è stata davvero fantastica in quanto estremamente diversa dal nostro stile di vita europeo.
Arrivata a Taiwan ho trascorso i primi 5 giorni in famiglia. Sono stati davvero accoglienti e disponibili per ogni necessità, come ad esempio nel mio caso la celiachia. Nella cultura asiatica l’ospite è infatti sacro e quindi sono stata trattata con ogni attenzione e sono stata fotografata continuamente.
Sicuramente tra le esperienze più belle della mia vita.
Due settimane, di cui una di campo e una in famiglia, alla scoperta della tradizione, del cibo, della cultura di un'isola stupenda che porterò sempre nel mio cuore.
Durante i primi di giorni di ospitalità in famiglia ho visto panorami magnifici, ho assaggiato i cibi più strani, dai nodose cinesi alle rane fritte, continuando a ripetere "sheshe", ovvero grazie, per tutto ciò che la mia famiglia ospitante mi stava facendo scoprire.
Un giorno di metà aprile sono tornata a casa e ad accogliermi c’era mia madre, che mi ha annunciato che le era appena arrivata una telefonata secondo la quale avrei potuto partecipare ad un campo Lions in giro per il mondo. Ho iniziato a saltellare per tutta la cucina e subito dopo ho voluto sapere la nazione a cui ero stata destinata ed il nome Taiwan, lì per lì, non mi ha detto nulla.