Quella del Perù è stata una delle esperienze più belle della mia vita.
Questo è stato il 4º scambio Lions per me e ogni anno riesco a comprendere sempre meglio il senso di questi scambi.
Il Perù è un posto fantastico, ci sono moltissimi panorami e posti favolosi come Rainbow Mountain o Machu Picchu, il cibo è veramente buono, si possono provare moltissime cose tipiche e tantissimi frutti tropicali.
Il Peru è un paese da scoprire, inaspettato, molto più di quello che quasi automaticamente ci troviamo a pensare quando viene nominato. Questo viaggio è stata un’esperienza fantastica che non dimenticherò. Prima di partire ho ovviamente cercato di informarmi sul paese, sugli usi, sui costumi e su quello che mi avrebbe aspettato nel paese in cui avrei dovuto passare 5 settimane. Quello ho scoperto una volta arrivata però mi ha trovato impreparata. Non ero sicuramente pronta per la bellezza dei paesaggi che ho incontrato, per le persone meravigliose che ho incontrato e che mi hanno ospitato che hanno reso l’esperienza ancora più piacevole e per i saporitissimi cibi tipici e dall’innumerevole varietà di frutta e di verdure a me prima sconosciute. Pensavo che la meta principale del viaggio, quella che mi avrebbe stupito di più, sarebbe stata a famosissima e popolare Meraviglia del Mondo, Machu Picchu, considerato un must per chiunque visiti il Peru. In realtà, sono stata molto più colpita ed affascinata da altre destinazioni come il Monte Ausangate (meglio conosciuto come Montagna Arcobaleno dai turisti) o la bellissima Laguna 69 a Huaraz.
Ma procediamo con ordine.
Mi chiamo Federico Nasi e voglio raccontarvi la mia esperienza in America Latina, precisamente in Perù.
All’inizio, quando mi hanno proposto questo viaggio, devo ammettere che ero un po’ spaventato, dal momento che era la prima volta che viaggiavo da solo, senza la mia famiglia e non ero troppo fiducioso della mia potenzialità linguistica con la lingua inglese.
A mano a mano che si avvicinavano i giorni iniziavo ad entrare nell’ottica, a essere sempre più carico e a conoscere gli altri ragazzi italiani con cui avrei fatto il volo in aereo: Roberto, un ragazzo napoletano con cui ho legato moltissimo, e Adriana, una ragazza di Perugia.
Questo che segue è un breve resoconto di ciò che ho fatto e vissuto in Perù durante un meraviglioso viaggio iniziato il 19 giugno e terminato il 17 luglio 2017.
Il primo giorno di partenza ero molto nervosa anche se non lo davo a vedere; quel giorno partii di notte e presi l'aereo.
All'arrivo è stato strano perchè era di nuovo notte.
Nell'aeroporto ci hanno messo insieme a tutti gli altri ragazzi dell'intercambio dato che loro già erano arrivati e stavano aspettando le rispettive famiglie; eravamo tutti stanchi ma, nonostante la stanchezza, felici di essere arrivati a destinazione.
I giorni a seguire abbiamo trascorso la prima settimana in famiglia; in quel periodo ho potuto conoscere alcuni leo di Huachipa Norte.
Anche quest’anno ho potuto partecipare agli Scambi Lions!
Non deludono proprio mai!
La meta questa volta è stata il Perù.
Un paese veramente bello, ma molto differente per quanto riguarda clima, paesaggio, storia, cultura e altri aspetti. In poche parole un altro mondo! La prima cosa che colpisce è la gente, tutti molto amichevoli e gentilissimi.
La prima sera, dopo essere arrivata ho avuto la possibilità di partecipare al cambio di Governatore del distretto. Signore e signori tutti eleganti, ambiente formale, una vera e propria serata di gala, anche se il tutto è iniziato verso mezzanotte e la cena è durata fino alle tre. La cosa più spettacolare è stato vedere, tra una portata e l’altra, signori e signore di tutte le età, iniziare a ballare la salsa con molta scioltezza e gusto! Chiunque è capace e sa ballare salsa,merengue e altri balli, infatti per me e l’altra ragazza americana degli Scambi è stato forse in un primo momento un po’ imbarazzante, ma poi molto divertente, farci insegnare tutti questi ritmi meravigliosi! La serata si è poi prolungata fino alle 6 di mattina, e incredibilmente nessuno era stanco!
Grazie al programma Lions Youth Exchange, quest’estate nel mese di luglio sono stata in Perù.
Per la prima e l’ultima settimana del mio soggiorno sono stata ospitata dalla famiglia Cano Del Castillo, a Lima; le due settimane centrali ho partecipato ai due campi organizzati dai gruppi Lions locali.
La famiglia che mi ha ospitato e' composta dai genitori, i figli Elias e Adela e la nonna di 99 anni. Sono stati tutti gentilissimi: mi hanno accolta in casa loro come una figlia e una sorella, mi sono sentita fin da subito a mio agio. Con loro ho potuto visitare il centro della capitale, i quartieri più importanti, ho visitato Ika, a sud del Perù, vicino al deserto... e soprattutto ho potuto vivere fino in fondo in quella enorme e caotica città che è Lima.
Insieme alla famiglia ho partecipato ad attività di beneficenza organizzate dalDistretto; in particolare un giorno siamo andati in uno dei quartieri più poveri a distribuire coperte alle famiglie bisognose con bambini piccoli; ho anche visitato la biblioteca che stanno costruendo grazie ai fondi raccolti, per permettere a tutti i bambini di quel quartiere di studiare.
Peru!
Parola d’ordine: Il tempo è relativo.
Si perché in Peru il tempo si ferma ed è tutto relativo. I tempi non sono mai rispettati ma in definitiva non è poi così male, non c’è mai fretta e nessuno si arrabbia se fai tardi. Il Peru a mio avviso non è un paese per tutti.
Mi spiego: per come è stato organizzato quest’anno si può andare a stare in famiglie che non hanno molte possibilità economiche quindi non sempre erano garantiti tutti i pasti e la visita della città. I due campi a cui ho partecipato sono stati molto divertenti. Ho conosciuto persone da tutto il mondo e abbiamo legato molto; anche qui dall’organizzazione di quest’anno la cena non era mai inclusa e anche 2 pranzi erano liberi (!!!). Più che un convenzionale campo Lions con tutte le attività sportive, visite attorno la nazione e presentazioni dei paesi, è stata una vacanza. Siamo stati sempre in hotel, girando per tutte le famose attrazioni del perù dagli insediamenti Inca vicino a Cusco a Machu Picchu, alla giungla mangiando sempre piatti tipici e mai fast food o zozzerie simili.
Ciao ragazzi, in questa breve lettera andrò a riassumere ciò che ho vissuto grazie lo scambio Lions in Perù.
Un' esperienza fantastica mai vissuta prima sia per i luoghi che ho visitato sia per la compagnia e l'accoglienza peruviana.
Tutto è iniziato con la semplice idea di andare a fare un'esperienza in uno stato diverso dall'Italia per scoprire le tradizioni di una cultura totalmente estranea; non mi sarei mai immaginato di andare in Perù perchè, come prima scelta, avrei voluto visitare l'America del Nord o il Brasile.
Dopo varie contrattazioni e diverse possibilità offerte mi si è presentato il Perù e, buttandomi, ho accettato.
14 Luglio 2013, aeroporto di Malpensa. Il mio aereo parte alle 19.00 e sono pronta per affrontare le 14 ore e mezza previste prima di atterrare all’aeroporto di Lima alle cinque del mattino successivo, ora locale. A Malpensa, con me, parte uno dei tre ragazzi italiani con cui condividerò l’esperienza in Perù, Damiano. Riccardo e Gherardo li conosciamo a Madrid, prima di prendere il secondo aereo.
Atterrati a Lima siamo accolti da Armando che mi ospiterà, insieme con Gherardo ogni volta che ci fermeremo nella capitale, insieme a lui ci aspetta il caos indescrivibile delle strade peruviane, a cui faremo fatica ad abituarci. Lima è una città piena di vita, che alterna quartieri poveri con persone che vendono qualsiasi tipo di merce su teli stesi per terra a strade con villette con giardini curatissimi e barbecue.
Dopo quattro giorni nella capitale passati a visitare la città con gli amici di Armandito, iniziamo il primo di una lunga serie di interminabili viaggi in pullman alla volta di Chymbote, il più importante porto peruviano per esportazione di pesce, dove siamo ospitati da Willy e sua madre Nora che ci fanno conoscere il posto e il ceviche, il piatto tipico a base di pesce crudo, limone e cipolla. Dopo altri quattro giorni ci spostiamo alla volta di Trujillo, città più turistica che ospita siti importanti come la Huaca del Sol y la Luna (templi delle popolazioni preincaiche), Huanchaco (spiaggia con una antichissima tradizione surfista), Chan Chan (cittadella costruita con sabbia e fango). Visitiamo tutti questi luoghi, ospitati da Carmela, proprietaria di un bed and breakfast, prima di tornare a Lima per poi prendere un aereo interno per andare a visitare una delle sette meraviglie del mondo: Machu Picchu.
La scorsa estate ho avuto l’opportunità tramite i Lions di trascorrere un mese in Perù, paese che non conoscevo per nulla, salvo ove si trova e la lingua che vi si parla.
Grazie a questa esperienza sono stato a contatto per un mese – dal 15 Luglio al 15 Agosto – con le tradizioni di quel popolo ed ora posso dire di sapere molto di quella gente.
Ho potuto visitare gran parte dello stato.
Ho trascorso i primi giorni nella capitale Lima, ospitato insieme ad una ragazza italiana da una famiglia locale. Abbiamo avuto modo di conoscere questa città di 12 milioni circa di abitanti con i suoi pregi e difetti.
Mi sono trovato discretamente in questa famiglia, da un lato simpatica e disponibile, ma talvolta troppo rigida ed oppressiva per le mie abitudini. Ad ogni modo l’esperienza è stata positiva anche se forse la permanenza a Lima avrebbe potuto essere più divertente.
La mia esperienza inizia il 9 luglio nel pomeriggio quando mi sono recata all’aeroporto di Milano Malpensa per il primo passo del mio lungo viaggio. Arrivate a Madrid, io e Margherita (la ragazza che è partita con me da Milano), abbiamo dovuto attendere 7 lunghissime ore. Fortunatamente verso le 21 ci hanno raggiunte anche Leonardo ed Eleonora, gli altri due ragazzi con i quali ho condiviso la mia avventura.
Dopo 12 interminabili ore di volo atterriamo alle 7 del mattino a Lima (ora locale, considerando le 7 ore di fuso orario) dove ci attendeva Armando, un Lion peruviano che ci ha ospitato per quella giornata. Infatti di sera abbiamo dovuto prendere un autobus e raggiungere Chiclayo, una cittadina a nord del Perù che distava 12 ore. Da quel momento abbiamo iniziato a spostarci anche con Anton, un ragazzo belga che partecipava allo scambio.
A Chiclayo noi ragazze abbiamo alloggiato a casa del signor Sanchez. La nostra camera si trovava al secondo piano, quello inutilizzato dalla famiglia e per questo un po’ sporco e impolverato. Nonostante questo la famiglia non ci ha mai fatto mancare niente anzi di sera la moglie, la signora Nancy, si preoccupava di chiamare dei Lions locali perché ci facessero uscire e stare in compagnia con dei giovani. Abbiamo visitato, a volte con i ragazzi che alloggiavano in un’altra zona, a volte senza, diversi siti archeologici, musei e luoghi di interesse culturale. La nostra permanenza a Chiclayo è sempre stata accompagnata da un ottimo tempo, quasi estivo a differenza del resto del Perù.
Eccomi qui! Finalmente posso inviarvi anche io la mia relazione circa lo scambio in Perù.
Colgo l'occasione per salutare tutti, ringraziarvi ed elogiare la vostra associazione. Mi scuso per il ritardo, ma sono rientrata da poco e ho avuto molto da fare per rimettermi in pari con il lavoro scolastico estivo. Inoltre ho scelto proprio oggi per scrivervi perchè con oggi è un mese esatto che sono tornata e ho avuto molto tempo per rivivere e ripensare a questa bellissima esperienza.
Inizio con dire che questo viaggio mi ha molto cambiata poichè mi ha insegnato a essere più responsabile e a relazionarmi meglio con gli altri. Attraverso questa opportunità ho avuto modo di conoscere molte persone, sia del mio paese e mie coetane che non: sono state tutte gentilissime e non potrò mai dimenticarle!
Il Perù è una meta fantastica!
Nel periodo che va dal 9 di luglio al 3 agosto, ho partecipato al programma di scambi giovanili internazionali del Lions Club. il 9 sono partito dall'aeroporto di Torino Caselle, per arrivare 19 ore dopo a Lima, Perù.: lì il referente Lions di lima, Amando Alvarado Cerro, ci aspettava con il figlio Armando, per portarci a casa sua.
Una volta arrivati a casa abbiamo avuto il tempo di lasciare le valigie e di dirigerci verso il centro storico di lima, visitando la cattedrale e altre vie principali.
La sera del medesimo giorno, alle ore 21,30, abbiamo preso un autobus che ci ha portato da Lima a Chiclayo in 16 ore: siccome eravamo nello scompartimento di prima classe (110 soles -30 euro), dotato di poltrone completamente reclinabili, il viaggio, pur se "eterno"e senza fermate, non è stato faticoso.
Sono contento di aver viaggiato in autobus in quanto mi ha premesso di apprezzare i paesaggi selvaggi che caratterizzano il paese e vedere le parti più povere del Perù, tutte cose che un viaggio in aereo non può offrire.
Quando mi hanno comunicato che sarei partita per il Perù la mia mente ha iniziato a farsi mille domande, a cercare di capire mille cose: mi sono informata su Internet, ho preso dei libri e ho guardato tantissime foto.
Pensavo di partire con abbastanza informazioni, consapevole di cosa avrei trovato.
Invece atterrata a Lima quel 10 luglio ho capito che nessuna teoria, nessuna anticipazione avrebbe potuto darmi davvero un'idea di quello che mi avrebbe aspettato. Avevo volato per dodici ore e mezza :ero stanca ma felice.
All'aeroporto io, Veronica, Margherita e Leonardo ( i miei compagni di viaggio conosciuti a Madrid ) veniamo accolti in Perù da Armando e Armando Alvarado ( senior e junior), i quali ci portano nella loro casa .
Ero finalmente arrivata.
Il 12 luglio mi sono svegliata dopo pochissime ore di sonno, causa preparazione valigia ed emozione, e mi sono avviata verso l’aeroporto di Milano Linate. Fino al giorno precedente avevo ospitato una ragazza portoghese, Maria, ed insieme avevamo passato una bellissima settimana alla scoperta di Milano e delle zone limitrofe. Ciò mi ha permesso di entrare nel mondo dei Lions fin da subito. Devo ammettere che la mia preparazione al viaggio è stata praticamente nulla; del Perù conoscevo solamente Lima e Machu Picchu e prima della partenza mi domandavo spesso come avrei riempito un lasso di tempo così largo come cinque settimane considerando che i posti da visitare, o almeno quelli che io conoscevo, erano così pochi.
Il viaggio in Perù è stato sicuramente uno dei più belli che abbia mai fatto pur essendoci stati aspetti positivi e negativi , come in ogni viaggio.
Il Perù è sicuramente un paese con dei problemi ma questi problemi vengono offuscati dalla naturale gentilezza e disponibilità del suo popolo, dai paesaggi mozzafiato che vanno dalle immense scogliere,ai deserti rocciosi o sabbiosi fino alle imponenti montagne andine. Quando parlo dei problemi del paese mi riferisco alla diffusa povertà che comporta una serie di disagi a cui spesso non siamo abituati ma che si possono facilmente superare . Fondamentale è stato poter contare sui tre fantastici compagni di viaggio con cui ho condiviso questa esperienza e con cui ,forse anche per far fronte agli imprevisti del viaggio, abbiamo formato un gruppo molto unito.
Buongiorno mi chiamo Lorenzo Michelin e voglio innanzitutto scusarmi per il ritardo con il quale consegno questa relazione,ma una volta tornato in Italia sono stato sobbarcato dagli impegni burocratici riguardanti l'imminente partenza per l'Eramus.Ringrazio l' associazione Lions italiana e peruviana per avermi dato l 'occasione di partecipare a questo splendido viaggio che mi ha permesso di visitare in 5 settimane molto del Perù .In primo luogo un esperienza utile perché nonostante qualche difficoltà per l'organizzazione,ho conosciuto una realtà diversa fatta di paesaggi incantati ,persone semplici, odori nuovi,sapori deliziosi e inaspettati.
ll mio scambio culturale con i Lions è stato in Perù, meta completamente inaspettata ma che ha saputo andare ben oltre le aspettative. Infatti, diversamente da come si può credere, il Perù non è solo vestiti colorati, lama, Machu Picchu e Nazca, ma comprende una varietà ben più ampia di attrazioni, siti, cultura e natura.
Parlando del viaggio vero e proprio, la partenza è stata il 12 Luglio, completamente senza informazioni su dove andare e cosa ci aspettava. Parlo alla seconda persona perchè ho passato tutto il viaggio Valentina, Filippo e Lorenzo, compagni di avventure, litigate e pisco.