Il nostro sito fa uso di cookies per migliorare la tua esperienza di navigazione. Continuando a navigare accetti l'uso di questi file.

Cerca tra i report

Grazie al progetto Youth Exchange Camp ho avuto la possibilità di trascorrere tre settimane in Malesia. Più precisamente, durante la prima e la terza settimana ho soggiornato in una famiglia malesiana di etnia cinese, la famiglia Bong, di Raub, una città di quasi 92.000 abitanti.

Continua su pdf

Quest'estate, grazie ai Lions ho avuto la possibilità di partecipare a uno scambio in Malesia.
Nonostante alcune inconvenienze causate dalla celiachia, il 14 luglio sono partita per Kuala Lumpur, la capitale, dov'è venuta a prendermi la mia prima famiglia ospitante, che fin da subito sì è dimostrata molto cordiale e disponibile.

Con mille aspettative sono partita il 19 luglio 2019 dall'aeroporto di Milano Malpensa con un volo verso la meravigliosa Malesia.
Quello è stato l'inizio dell'esperienza più indimenticabile e fantastica della mia vita!
Dopo due voli di 6 ore l'uno e uno scalo a Dubai, arrivo all' aeroporto di Kuala Lumpur la capitale e lì vengo accolta dalle mie due host sisters: Sharon ed Alexandra accompagnate da un signore, membro dei Lions, che poi ci avrebbe portato in giro per tutto il mio soggiorno lì , la referente malese per gli scambi Lions ed altri due ragazzi giapponesi che avrebbero frequentato il campus con me.
Non avrei potuto immaginare accoglienza migliore, mi hanno tutti accolto come se mi conoscessero da una vita, mi hanno fatto sentire a mio agio e fin da subito le mie host sisters mi hanno trattato come se fossi una di loro.

Quest’anno sono partita per la Malesia; quando inizialmente mi è stata proposta ero parecchio titubante.
Sapevo che sarei stata quasi dall’altra parte del mondo e che la vita là sarebbe stata completamente differente. Nonostante ciò decisi di provarci e partire, ora cercherò di riassumere questa grande esperienza in poche righe, cosa alquanto difficile, ma ci proverò!
Sono partita il 20 luglio da Bologna, arrivata all’aeroporto di Roma ho incontrato le mie compagne di viaggio Antonella e Valentina.
Dopo un volo di quasi venti ore sono arrivata a destinazione.
All’aeroporto di Kuala Lumpur abbiamo incontrato le nostre famiglie ospitanti. Fin da subito è stato chiaro quanto i malesi siano distaccati, ma comunque molto cordiali.

Continua su 

Quando ho ricevuto come destinazione la Malesia ero davvero affascinata dall’idea di visitare una nazione asiatica diversa e quasi sconosciuta rispetto alle molto più gettonate “Cina, Giappone, Thailandia,....”.
Dunque mi sono gettata a fare ricerche su internet per avere un’idea di quello che mi sarebbe aspettato, della cultura e delle tradizioni del posto, dei luoghi più belli che avrei potuto visitare e soprattutto del cibo tipico che mi avrebbe atteso.
Ero molto emozionata all’idea e psicologicamente mi ero già immersa in quella lontana realtà orientale che mi avrebbe esulato per un mese dalla mia solita routine. Mi è stata assegnata una sola famiglia per l’intero mese di permanenza, e in realtà non nascondo che la cosa mi aveva lasciata un po’ delusa perché, leggendo di esperienze di scambio in Malesia fatte da altri ragazzi, avevo avuto modo di comprendere che cambiare più di una famiglia è sicuramente un fattore positivo in quanto ti permette di visitare posti diversi e talvolta anche lontani tra loro, seppure della stessa nazione, oltre a permetterti di venire a contatto con più persone ed avere uno scambio di idee ulteriore dato che spesso le usanze e i modi di fare cambiano radicalmente da famiglia a famiglia, da città a città, un po’ come da noi in Italia se pensiamo alle molte differenze che si potrebbero scorgere tra una famiglia del Trentino ed una famiglia Pugliese, per esempio.

Continua su 

Quando decisi di accettare la Malesia non avevo la minima idea di cosa mi stesse aspettando dallʼaltra parte del mondo e non è semplice trovare le parole per descrivere il mese appena passato. Nessuna parola può rendere realmente lʼidea di quello che ho avuto lʼopportunità di vivere.
La Malesia è stata una sorpresa, un posto in cui divertimento e la meditazione si uniscono perfettamente.
Se hai voglia di divertirti troverai a qualsiasi ora un locale aperto in cui cantare a squarciagola con i tuoi nuovi amici. Troverai sempre qualche street food aperto per saziare la tua fame delle 3 di notte o un bizzarro festival cinese che sembrerà non finire mai.
Una vita che non si basa solo sul lavoro, ma che riesce a trovare il giusto spazio per i doveri senza rinunciare a niente.
Una vita che può sembrare così frenetica ma vi assicuro che in questo posto, è semplicissimo “staccare la spina”, perdersi in qualche foresta o scalare una mont#gna per ritrovare la pace con se stessi o rendersi conto di non averla mai avuta.

Il 21 luglio sono partita per la Malesia, un giorno che aspettavo con ansia e un po’ di timore mista a curiosità. Nei mesi precedenti mi immaginavo spesso come sarebbe potuto essere questo giorno e fantasticavo su tutto ciò che sarebbe successo, chi avrei conosciuto e quante cose nuove avrei potuto conoscere. Ogni persona con cui parlavo mi rivolgeva  sempre la stessa domanda: “Ma come mai hai scelto la Malesia?”.  In effetti non lo sapevo nemmeno io bene: forse perché la mia amica mi aveva suggerito di andarci, o forse perché non  conoscendola molto, mi sarebbe piaciuto scoprire una terra diversa, esotica.

Continua su 

Quando mi hanno proposto la Malesia come paese in cui andare a fare uno scambio lions devo ammettere che i dubbi erano tanti.
I miei genitori erano preoccupati per la distanza dall'italia, tutti i miei amici e conoscenti si mostravano spaventati all'idea che andassi in un paese islamico e io stessa mi chiedevo se un viaggio in una cultura così diversa da quella italiana fosse l'ideale per me.
E sia chiaro, le differenze culturali sono molte. Non solo superficiali, come la cucina esotica, ma anche e soprattutto profonde, come il divario sociale che separa uomini e donne anche in ambienti pubblici, l'imposizione di un abbigliamento modesto che coprisse completamente il corpo, il tabù del contatto fisico (perfino un semplice abbraccio era considerato "indecoroso").
Sicuramente chi avrà letto queste premesse si starà dicendo "la Malesia sembra un posto orribile, non ci andrei mai."
Ma questo sarebbe un gravissimo errore.

Per quanto mi dolga ammetterlo, il giorno in cui mi hanno proposto l’esperienza degli Scambi giovanili in Malesia, non ne sono rimasto molto entusiasta.
Sebbene conscio del fatto che tale offerta sarebbe stata da considerare come un grande privilegio, il fatto che la Malesia non figurasse fra le destinazioni da me prescelte, aveva reso incerte le mie aspettative.

Continua su 

Il 19 luglio finalmente parto, con quel senso di smarrimento misto a pura felicità che si prova la prima volta, da soli in aeroporto. È davvero difficile riassumere tutte le emozioni che mi ha fatto provare un paese meraviglioso e non tanto conosciuto come la Malesia.
Ho sentito l’ospitalità e il calore delle due famiglie che mi hanno accolta come una figlia, mi hanno dato l’opportunità di viaggiare e di vedere questo paese dal punto più a nord fino al sud, aggiungendo al mio itinerario persino la modernità e la bellezza di Singapore.
Il mio viaggio è diviso in due parti fondamentali che, per questo, lo rendono unico.
Nelle prime due settimane, sono stata a Segamat e sono stata accolta dalla prima famiglia con uno striscione di benvenuto, con addirittura una mia foto e il mio nome. È davvero incredibile come siano contagiosi i loro sorrisi!
Questa è la parte in cui sono entrata in un contatto concreto con una cultura totalmente diversa da quella occidentale.

Continua su 

Visitare un paese come la Malesia è stata una delle esperienze più belle della mia vita, in quanto ho avuto la possibilità di venire in contatto con diverse culture e ammirare paesaggi naturali unici al mondo.
Il mio viaggio è iniziato il 19 luglio, quando sono atterrata a Kuala Lumpur, capitale della Malesia, dove sono stata accolta dalla mia host family.
Appena fuori dall’aeroporto ho capito che sarei andata incontro ad un’avventura:

Il 16 Luglio 2006 sono partito dall’aeroporto di Bari; destinazione: Kuala Lumpur, Malesia….Sicuramente ero eccitato ma non avrei mai immaginato l’incredibile avventura che mi aspettava.Le dodici ore di viaggio mi hanno stancato ma l’adrenalina cresceva sempre di più. Arrivato a Kuala Lumpur, ho preso il volo per Kuala Terengganu. La mia breve sosta nell’aeroporto della capitale mi ha subito provocato un cosiddetto cultural shock…persone di culture completamente differenti dalla mia: indiani, cinesi, malesi. Mi sentivo in imbarazzo infatti tutti mi guardavano e sorridevano. Che sensazione incredibile! Il volo per kuala terengganu è durato un’ora e appena sono sceso dall’aereo ho subito testato cosa realmente vuol dire il caldo tropicale; un’umidità pazzesca, indescrivibile.La famiglia (…), cinese, mi ha ospitato per una settimana e sono riusciti a trasmettermi grande affetto. La loro famiglia è composta da due gemelli di sedici anni, Terence e Terisa, e i loro genitori Yap Kea Ping e Gan Swee Bee.
Mi hanno fatto visitare moltissimi luoghi. A causa del caldo e del cibo a cui non ero abituato, solo la prima settimana ho perso ben 6 chili.

Ciao!
Sono Rita Base, di 21 anni da Venezia e quest’estate, dal 27 luglio al 26 agosto 2008, ho partecipato per la terza volta allo Youth Exchange Program. Quest’anno è stata la volta della… Malesia!
Prima della partenza avevo stretto i contatti via internet con le mie future famiglie ospitanti, di modo che al mio arrivo il clima fosse già tiepido. Arrivata all’aeroporto di Kuala Lumpur, il KLIA, ho trovato ad attendermi il mio host brother, Keat Lim, che si è subito dimostrato gentile e disponibile. Il primo approccio è stato un po’imbarazzante poiché ignoravo la guida opposta alla nostra e, dopo più di mezza giornata di volo, i miei occhi proprio non riuscivano a notare che il volante era sulla destra! Tutto sommato però, questo ha favorito la prima risata per rompere il ghiaccio. Arrivati a casa della famiglia Lee ho conosciuto i genitori e i fratelli di Keat Lim e assaggiato la mia prima cena malese, a base di granchi, riso, tofu, pesce e salse piccanti.
Per il giorno successivo al mio arrivo, Keat Lim aveva già programmato assieme a Yang (un amico simpaticissimo) una visita di due giorni a Malacca, un antico villaggio di pescatori ora diventato zona turistica. La mattina stessa quindi siamo partiti ed ho potuto conoscere altri due exchangers: Arnaud dalla Francia e Benjamin dal Belgio. Il viaggio in macchina, la città, il cibo e i nuovi amici sono stati l’inizio perfetto per il mio soggiorno in Malesia.

Per quanto mi riguarda, l’esperienza è stata estremamente positiva in ogni ambito; riguardo le famiglie ospitanti, le persone conosciute, le attività svolte ed, in generale, l’intera permanenza.
Mi viene richiesto di sottolineare in particolare gli eventuali aspetti “negativi”, ma, per quanto mi riguarda, non ne ho incontrato alcuno.
Le famiglie sono state veramente gentili e disponibili e il tempo passato “da soli” in casa è stato molto poco in quanto le attività organizzate sono state numerose.
Il campo è stato divertente e le persone conosciute rappresentano i migliori ricordi dell’esperienza; peccato quindi che il soggiorno sia stato piuttosto breve(2 notti).
Sarebbe stato molto bello poter utilizzare la spiaggia, purtroppo molto inquinata(all’interno del resort era comunque presente una piscina).
Il cibo, superato un po’ di disorientamento iniziale, è stato buono e generalmente molto fresco.

Per quanto mi riguarda, l’esperienza è stata estremamente positiva in ogni ambito; riguardo le famiglie ospitanti, le persone conosciute, le attività svolte ed, in generale, l’intera permanenza. 
Ho soggiornato per 25 giorni a Ipoh, una città nella parte nord-occidentale della penisola malese, ospitato dalla famiglia Tham. Sono stato accolto da subito come un membro della famiglia sia dai genitori che dai figli ( due ragazze e un ragazzo più piccolo).  
Grazie a loro, ho avuto la possibilità di visitare molti luoghi d'interesse (templi, parchi naturali, ecc.). Le attivita organizzate sono state numerose, nonostante gli impegni lavorativi dei genitori e scolastici dei figli. I miei host parents sono comunque riusciti a portarmi più volte in luoghi lontani dalla loro città: Malacca, Kuala Lumpur, Johor e Penang dove ho trascorso due giorni. 
Durante i giorni a Ipoh, solo pochi momenti sono stato in casa o nel loro ufficio. Come ho detto l'accoglienza in famiglia è stata davvero fantastica. Ho potuto assaggiare tantissimi tipi di cibo e devo ammettere che all'inizio del periodo mi sono trovato un pò disorientato.

Mi chiamo Marco e ho partecipato quest’anno agli Scambi Giovanili Lions per la mia seconda volta con destinazione Malesia. Non ero molto informato sulla mia destinazione, si trattava di un’esperienza per me totalmente nuova ma vi assicuro che è stata veramente magnifica.
Arrivo a Kuala Lumpur dopo 20 ore di viaggio tra aereo e scali, ad attendermi ci sono un gruppo di ragazzi Leo che mi danno il benvenuto, chiedendomi ancor prima di conoscermi la bandiera italiana che avevo portato con me (mah??). Assieme a loro ci sono anche i genitori della mia prima famiglia ai quali avevo conosciuto qualche settimana prima tramite FB. Tutti si sono dimostrati socievoli e accoglienti fin da subito facendomi domande e augurandomi un buon soggiorno in Malesia.

Lo scorso 26 luglio sono partito per un’esperienza che difficilmente potrò dimenticare. 
Mi sono infatti recato in Malesia nell’ambito del programma di scambi giovanili internazionali del Lions Club.
Essendo oramai alla mia quinta esperienza in tal senso, ho voluto recarmi in un paese con una cultura completamente differente rispetto alla mia, tale da mettere alla prova il mio spirito di adattamento e le mie capacità di comprensione e analisi, dinnanzi a un ambiente particolarmente complesso e infinitamente ricco di sorprese e contraddizioni agli occhi di noi europei. Una situazione resa ancor più difficile da un contesto socioculturale frammentato in differenti etnie, religioni, lingue e realtà socioeconomiche. 
La Malesia è infatti un paese plurietnico e pluriconfessionale caratterizzato da una rigida separazione e ferree distinzioni tra le diverse comunità, al fine di evitare contrasti e tumulti relativi soprattutto a questioni di carattere religioso. 

 

Nel mese di dicembre dell’anno 2013 ho avuto la possibilità, grazie ai Lions, di fare un viaggio in Malaysia, paese del sud est asiatico, del tutto particolare, almeno per me.
La Malaysia infatti è un paese multietnico, nel senso che nello stesso territorio e nelle stesse citta convivono le tre etnie principali del paese: i malesi, la popolazione autoctona di fede islamica, i cinesi, discendenti di popolazioni provenienti dal sud della Cina stanziati in Malaysia da alcune generazioni e gli Indiani, di fede induista.
Questo fatto, già di per se particolare, è stato per me ancora più interessante in quando ho avuto la “fortuna” di essere ospitato da due famiglie di etnie diverse: la prima cinese, mentre la seconda indiana (originaria dello Sri Lanka).

Malesia..un luogo così remoto di cui non sapevo neanche l'esistenza se non per Sandokan e la Formula 1!Questo stato, situato nella parte meridiomale della penisola di Malacca nel sud-est asiatico, confina con la Thailandia a sud e con la città stato di Singapore a nord; La sua bellezza si può trovare nelle città, nel paesaggio e soprattutto nelle persone che vi abitano: Sono rimasta colpita dalla mescolanza di culture che presenta! Tra i 25 milioni di abitanti possiamo infatti trovare la comunità Malay, la comunità cinese e quella indiana. Tante sono quindi le mescolanze e le particolarità che offre, dai bellissimi costumi tradizionali ( Batik) al cibo (Nasi, Roti canai, zuppe e tè), dalle lingue (malay, cinese mandolino, indiano e inglese) alle religioni (islamismo,quella ufficiale, induismo, buddismo e cattolicesimo).

Il 18 luglio sono partita per iniziare quest’avventura che non potrò mai dimenticare, infatti grazie al Lions Club ho potuto trascorrere 4 settimane nella bellissima nonché diversissima Malesia.
Atterrata a Kuala Lumpur dopo 14 ore di viaggio vengo a sapere che il giorno dopo dovrò riprendere un aereo per recarmi al nord nella regione del Kalantan, nella città di Kota Bharu.
Appena arrivata io e gli altri YE provenienti dal Giappone e dalla Finlandia riceviamo un benvenuto calorissimo dalle nostre famiglie ospitanti, ovviamente non poteva mancare il servizio fotografico per cui tutti gli orientali vanno pazzi (dovete sapere che in Malesia fanno foto per qualsiasi cosa, anche semplicemente quando imbuchi le tue cartoline).
Non potevo chiedere una famiglia ospitante migliore : mi hanno subito fatto sentire parte della famiglia e secondo me questa è la parte più importante.

LIONS YOUNG AMBASSADOR

Logo Young Ambassador

LIONS YOUNG AMBASSADOR

News

vuoi ospitare

 

Partire

Accesso Utenti

logo lions