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ITALIA: what else?

Quasi un mese fa sono partito per una delle esperienze più belle della mia vita. Non sapevo cosa mi sarebbe aspettato, ma allo stesso tempo ero pieno di entusiasmo e voglia di scoprire un nuovo mondo e una cultura totalmente diversa dalla mia. Un’esperienza che si è subito rivelata estremamente diversa dalla mia normale quotidianità.
Durante il mio viaggio che è partito il 17 luglio ho avuto la fortuna di incontrare tre diverse famiglie ospitanti: la prima a Giacarta, la seconda a Bandung e la terza a Solo e ho trascorso con loro tre giorni a famiglia. Ogni famiglia mi ha fatto sentire come in una seconda casa, l’atmosfera è sempre stata accogliente e allegra mentre le persone sempre gentili e generose, la loro mentalità aperta e socievole mi ha colpito e credo sia molto diversa da quella italiana.

Dopo aver lasciato le famiglie ho partecipato a due campi differenti: il primo a Bali e il secondo a Jakarta, durante i quali ho conosciuto 21 persone da 11 paesi diversi, una esperienza fantastica dove ho potuto migliorarmi sia a livello linguistico che personale. L’organizzazione durante tutto il viaggio è stata perfetta, ci siamo anche spostati con voli interni tra Giacarta e Bali e non c’è stato alcun tipo di problema anche le attività che abbiamo svolto all’interno dei campi erano sempre ben organizzate, le persone che ci seguivano all’interno del campo non ci hanno mai fatto mancare nulla.
Le cose che ho preferito di più sono state il campo a Bali e la possibilità di avere del tempo libero tutte le sere, potevamo quindi decidere noi cosa fare e l’attività che in assoluto mi è rimasta più impressa è stata fare surf al tramonto, un’esperienza unica.
Il secondo campo era un’ora fuori Giacarta, in una villa sulle colline con piscina, abbiamo fatto attività diverse rispetto a Bali, più incentrate sulla crescita personale, parlare del proprio futuro e delle proprie ambizioni e la presentazione della propria nazione si è svolto proprio lì. Quest’anno la presentazione migliore è stata proprio la nostra dove abbiamo provato in breve tempo a far innamorare tutti dell’Italia, abbiamo anche provato con non poche difficoltà a preparare dei piatti tipici come la pasta e il tiramisù.
Altre attività molto interessanti sono state il safari a Bali, fare rafting con la terza famiglia nelle colline di Solo e mangiare marshmallow durante il falò l’ultima sera al secondo campo a Giacarta. Ci sono state anche attività che ho ritenuto noiose e meno interessanti: durante il secondo campo a Giacarta non potevamo uscire alla sera o nel tempo libero, dovevamo per forza rimanere nella villa. 
Il tempo trascorso in questo luogo così lontano da casa è ormai giunto al termine, i giorni sono passati velocemente, pieni di avventure, novità e tante nuove amicizie. Lasciare l’Indonesia, le persone che ho conosciuto e le famiglie che mi hanno accolto come un loro figlio è molto triste e difficile, per questo avranno sempre un posto speciale nel mio cuore.

Giacarta