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ITALIA: what else?

Il 17 Agosto 2019 sarà un giorno che non scorderò mai.
Avevo il volo alle 10.45, l’ansia ed il timore crescevano sempre di più mano a mano che il tempo passava.
Anche sull’aereo ero avvolta nei miei pensieri e non riuscivo a capacitarmi che la mia esperienza stesse per cominciare.
Cosa avrei trovato una volta arrivata? Mi sarebbero piaciute le persone che avrei incontrato? E il paese era come tutti i miei amici o conoscenti che ci erano stati me lo avevano descritto? Queste domande mi continuavano a girare per la testa senza che potessi darmi una risposta. 

Appena arrivata l’accoglienza è stata indescrivibile, in pochi istanti le mie ansie e dubbi si stavano già affievolendo. Arrivati a casa mi è stata mostrata la mia stanza e subito siamo usciti assieme agli altri ragazzi per vedere la città. Una bellissima iniziativa che a mio parere ci ha unito ancora di più è stata la possibilità che ci è stata data dalle famiglie, veramente persone speciali che fin da subito ci hanno dedicato tutto il loro tempo e la loro energia e ci hanno permesso di stare assieme fin dal primo giorno, facendoci svolgere ogni tipo di attività nonostante in teoria avremmo dovuto passare il tempo solo con le rispettive famiglie. 
Nei giorni successivi abbiamo fatto un tour per la città visitando musei, parchi e monumenti storici. Abbiamo partecipato ad attività divertenti come il parco avventura, abbiamo fatto giri in barca, un pomeriggio abbiamo anche voluto provare l’escape room ed è stato veramente esilarante perché riuscire a comunicare in inglese per trovare indizi e risolvere misteri non è assolutamente facile. 
Nonostante le giornate cariche di attività e visite la sera non rinunciavamo mai ad uscire per visitare sempre luoghi nuovi e mi sono resa conto di quanto una città possa cambiare dal giorno alla notte, con le luci e l’atmosfera festaiola era veramente bella e affascinante.
Dopo un’intensissima settimana in centro a Bucarest sabato 14 abbiamo preso il pullman per andare al campus a Constanza, più precisamente a Corbu.
Il campus era situato vicino al Danubio e offriva uno splendido panorama a tutte le ore del giorno. Durante la permanenza abbiamo sfruttato ogni singolo momento per stare assieme, facendo giochi in piscina, nel campo da calcio o da tennis, giocando a ping pong e tutte le sere si finiva per ballare e cantare tutti assieme. Non scorderò mai il divertentissimo karaoke, che da una parte erano interessanti per conoscere ed ascoltare tutti i tipi di lingue, dall’ altra ci facevano ridere come non mai e ci univano sempre di più non solo come amici ma quasi come fratelli e sorelle. Il campus mi ha aperto un nuovo fantastico mondo attraverso culture completamente differenti e mi ha insegnato a stare a contatto con gente di tutti i tipi.
Questo bagaglio di esperienze, sensazioni, emozioni, ricordi sono momenti che mi porterò dietro per tutta la vita e sono cose uniche e assolutamente formative.
Quando arrivi in un posto lontano da casa sei costretto a confrontarti con te stesso e con le persone che ti circondano, ad affrontare i problemi da solo, tra l’altro in una lingua diversa dalla tua, cosa che non solo aumenta l’autostima ma ti aiuta a mantenere il controllo quando ti trovi ad affrontare situazioni stressanti nella vita di tutti i giorni.
Sabato 31 avevo il volo di ritorno, penso di non aver mai pianto così tanto per delle persone che conoscevo da così poco tempo.
Mi mancano tantissimo e tuttora ci teniamo in contatto attraverso i social sperando di poterci rivedere il prima possibile.
Quante possibilità si hanno di poter aver amici sparsi per tutto il mondo? Grazie a questa esperienza vi assicuro che è possibile, creando rapporti che rimangono negli anni.
Concludo ringraziando la mia famiglia, la mia host family, Margherita Muzzi ed i Lions Italia, oltre a tutte le persone che mi sono state vicino e che mi hanno sostenuto prima e dopo la partenza, non mi dimenticherò mai di queste due fantastiche settimane e di tutte le persone che ho incontrato.
Consiglio vivamente a tutti i ragazzi di approfittare di un’opportunità del genere vivendo questa indimenticabile esperienza sulla propria pelle.