Il nostro sito fa uso di cookies per migliorare la tua esperienza di navigazione. Continuando a navigare accetti l'uso di questi file.

ITALIA: what else?

Sono partito in aereo il 7luglio 2019di prima mattina dall’aeroporto di Bologna per arrivare prima ad Istanbul e infine ad Ankara nel tardo pomeriggio..
Al mio arrivo ho subito attaccato allo zaino fornito dal mio distretto Lions la bandiera Italiana per essere riconosciuto e incontrare la mia “host family” e il ragazzo indiano che avrebbe passato tutta la durata della famiglia e del campo con me.
Da subito mi hanno accolto nel modo migliore che ci possa essere.
È stata simpatia a prima vista.
Già durante il viaggio abbiamo conversato di molti argomenti. Arrivato Ad Ankara sono stato accolto con una tipica tazza di thè turca per poi avere una deliziosa cena tipica a bordo piscina. Una accoglienza stupenda.
La settimana in famiglia si è svolta rispettando la routine della famiglia, a volte un po’ noiosa, ma grazie alle cene e alle uscite per la città con parenti e amici della “host family” ho potuto apprendere nei migliore dei modi una cultura distante ma allo stesso tempo molto vicina alla cultura italiana.

Terminata la prima settimana, ci siamo recati alla Bilkent University (ANKARA), il luogo ospitante per i primi quattro giorni di campo, mirati a instaurare profondi legami gli uni con gli altri, tramite giochi all’aperto in giro per il campus e giri per la capitale turca e a farci apprendere meglio le basi della cultura turca con la visita al Monumento di Ataturk, fondatore della Turchia moderna.
Terminati i primi quattro giorni è iniziato il vero campo. Sono stati percorsi circa3000km, alternando momenti di divertimento a momenti culturali. Siamo passati attraverso le valli della Cappadocia, trascorrendo anche una bellissima TRADITIONAL TURKISH NIGHT caratterizzata da balli e cibo turco. Proseguendo il viaggio ci siamo recati presso luoghi magnifici come il “Salda Lake” (paragonato alle Maldive) e siti storici quali Sagalassos, Afrodisias, Efeso e Pamukkale. Successivamente ci siamo recati presso la regione dell’Antalya dove ci è stata offerta la possibilità di trascorrere una giornata caratterizzata da una splendida escursione in rafting.
Dopo tutti questi giorni però, la fine del campo stava arrivando e abbiamo raggiunto la nostra ultima destinazione, Izmir, nella quale saremmo rimasti per 3 giorni. Probabilmente la città più occidentale di tutta la Turchia, famosa per il divertimento e le magnifiche spiagge dove abbiamo potuto trascorrere molto tempo divertendoci, scherzando e cosa più importante mangiando tradizionale cibo turco come il famoso Kebab (completamente diverso da quello conosciuto da noi), zuppe e anche del delizioso pesce mangiato nel Bazar di Izmir.
L’ ultima settimana probabilmente è stata la più veloce. Quando tra i ragazzi si crea un clima di forte amicizia e divertimento il tempo, anche se con tanto dispiacere, passa in fretta.
Con uno spirito simile a quello della prima settimana, siamo arrivati all’ ultimo giorno: il momento del saluto. Il giorno più triste dei ventuno passati in Turchia.
Nel giro di poche ore ci siamo dovuti salutare uno ad uno lasciando spazio alla tristezza e logicamente anche alle lacrime poiché consapevoli del fatto che stavamo per separarci al termine di una esperienza di vita , ospiti di un popolo semplice ed accogliente.
In considerazione di tutto ciò, sono felice di avere vissuto una esperienza così bella e ringrazio il Lions International per l’opportunità che mi ha dato. La mia famiglia ed io abbiamo ospitato a nostra volta per la terza volta un ragazzo straniero dell’India e ho compreso pienamente il senso di accogliere qualcuno mettendomi nei suoi panni, lieto di poterlo mettere a suo agio come io mi sono sentito presso la famiglia turca che non dimenticherò.