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ITALIA: what else?

Ho definito questa avventura come “l’esperienza delle prime volte” intesa come primo viaggio da sola, primo viaggio fuori dall’Europa, primo passo per mettermi in gioco.
Un’esperienza che mi ha dato molto soprattutto per il contatto con ragazzi di nazionalità completamente diverse dalla mia .
La Nuova Zelanda è una meta ambita ma molto lontana poiché sono in totale 24 ore di volo più le 12 ore di fuso orario. È uno dei posti più puliti che io abbia mai visitato e molto spesso, quando mi recavo in città con la famiglia che mi ospitava, vedevo persone che passeggiavano addirittura scalze e, a seguito mia perplessità, la famiglia mi rispose che in Nuova Zelanda sono molto puliti e in ordine.
Il paesaggio è prevalentemente caratterizzato da una distesa immensa di verde , pascoli e passi le giornate al contatto con la natura

Devo dire che , anche se i primi giorni sono stati abbastanza difficili per il strano accento della famiglia, mi sono trovata veramente bene. Mi hanno fatto sentire parte di loro ed è stato interessante mettere a confronto le diversità degli stili di vita.
Per quanto riguarda il cibo fanno dei dessert che sono la fine del mondo e i neozelandesi soprattutto vivono per il cioccolato ed è loro usanza regalarlo durante le feste Natalizie.
Riguardo al viaggio ho frequentato principalmente 3 città diverse tra loro.

  •   INGLEWOOD, una città di campagna in cui ogni cittadino possiede una fattoria con almeno 200 mucche o più!. Il divertimento è assicurato e , durante la cena della prima sera con i Lions della zona, ho gustato un ottimo Barbecue. Durante la festa ho avuto anche occasione di parlare dell’ Italia insieme ai due miei compagni di viaggio italiani , utilizzando un powerpoint con foto della mia terra e della mia città.
  •   TAURANGA, dove ho partecipato al Campus in contatto ragazzi della mia età provenienti da tutto il mondo quali Giapponesi, Brasiliani, Neozelandesi, Malesiani e Australiani. All’interno del Campus ho passato circa 10 giorni , partecipando a molte escursioni in mezzo alla natura e dedicando parte del nostro tempo al volontariato. Alla fine della giornata era usanza ringraziare le persone che ci ospitavano con una preghiera che i nostri compagni di origine maori ci hanno insegnato: “He honore” . Devo dire che è stata un’esperienza alquanto strana (in modo positivo) ma allo stesso tempo elettrizzante che consiglio vivamente a tutti di provare perché sei circondato da bravissime persone diligenti e molto simpatiche!
  •   AUCKLAND: città che posso definire come la mia città ideale . Appena entri ad Auckland ti sembra di essere minuscola poiché circondata da alti grattacieli e abitata da milioni di persone. Sembra di essere a New York , confusione annessa. Io abitavo a Birkenhead ospitata da Jim e Judy , persone molto cordiali e squisite. Essendo in stanza con la mia amica di viaggio italiana con la quale ho fatto molta amicizia , ci siamo fatte contraddistinguere soprattutto per aver preparato cibo per Jim e Judy secondo la tradizione italiana (Che spasso!!!)

Alla fine dell’esperienza abbiamo lasciato una lettera alla famiglia di ringraziamento per la loro gentilezza e bontà nel portarci in ogni parte di Auckland.
Non per ultimo ci siamo assaporate il caldo e le spiagge della Nuova Zelanda!
UN’ESPERIENZA DA NON PERDERE!
Se avete intenzione di intraprendere questo viaggio, vi auguro di godervelo fino in fondo perché la Nuova Zelanda ti lascia il segno!!

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Dopo le 17 ore di volo arrivammo ad Auckland e successivamente prendemmo un aereo interno per andare a New Plymouth

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(INGLEWOOD, New Plymouth)

 

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(Durante un'escursione nella foresta, Tauranga)

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Rotorua