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ITALIA: what else?

 Ho iniziato il mio viaggio con ansia e timore di non riuscire a comunicare con le altre persone usando l’inglese o di non trovarmi bene con la famiglia ospitante, ma è stato completamente l’opposto
Il mio viaggio non è iniziato benissimo, dato l’ovebooking del primo volo e la corsa in auto da Firenze a Roma per riuscire a prendere il secondo, ma da lì è stato tutto un migliorare
All’aereoporto di Stoccolma sono stata accolta da Barbro e Sven, una coppia che mi ha ospitata durante la prima settimana, e dagli altri tre ragazzi insieme a me nella host family, una ragazza Cecoslovacca, un ragazzo Ungherese e uno tedesco
Durante la settimana non ci siamo mai annoiati, ogni giorno facevamo qualcosa di nuovo, dal bagno al lago all’escape room, abbiamo dato da mangiare alle alci, fatto gare con la canoa nel lago dove abitavamo, visitato un’isola, assaggiato tipici piatti Svedesi ed incontrato altri ragazzi con le loro host family


Ho quindi avuto modo di conoscere la cultura Svedese e quella delle nazioni dei ragazzi in casa con me
Dopo una settimana ho lasciato la famiglia, con un po' di tristezza, per iniziare l’esperienza nel campo
Il primo campo si trovata a Pellbo, in un bosco e attraversandolo arrivavamo al lago
Appena arrivati eravamo tutti quanti imbarazzati, ma dopo un’ora parlavamo come se ci conoscessimo da molti anni, è stato bello vedere come è facile fare amicizia così velocemente con 24 ragazzi provenienti da tutto il mondo.
In questa settimana abbiamo avuto fatto un’escursione per cercare le alci selvatiche, organizzato una cena per le host family, cantato e ballato, fatto tantissimi bagni nel lago e altrettante partite di beach volley, abbiamo trascorso due giorni in una fattoria, visitato una miniera di rame, la fabbrica dove producono i Dala horses, uno zoo ed abbiamo trascorso ore dentro le canoe
Alla fine della settimana eravamo diventati inseparabili, nessuno escludeva altre persone e non si erano creati gruppi
Per l’ultima settimana ci siamo spostati a Högbo in un ostello
durante questa settimana abbiamo visitato un villaggio dei vichinghi, una miniera di ferro, siamo andati su una canoa per 30 persone, navigato in barca su un lago e visitato un villaggio di pescatori e giocato a molti tipici giochi Svedesi
L’ostello era solo per noi e la cucina era sempre aperta, quindi facevamo spuntini,chiamati Fika in Svedese, a tutte le ore, per esempio una notte abbiamo cucinato gli hamburger alle due
Dormivamo tre/quattro ore a notte, perché stavamo talmente bene insieme che non sentivamo il bisogno di andare a dormire
Gli ultimi due giorni gli abbiamo passati a Stoccolma, una città stupenda, il primo pomeriggio abbiamo avuto tempo libero, siamo tornati in ostello per la cena e poi di nuovo tempo libero fino a quando volevamo.
La mattina dopo abbiamo fatto una specie di caccia al tesoro per le strade della città e il pomeriggio siamo andati ad un parco giochi
L’ultima sera abbiamo avuto nuovamente tempo libero e abbiamo dormito solamente un’ora, anche se le nostre intenzioni erano quelle di non dormire, ma eravamo troppo stanchi
La mattina della partenza l’ostello era diventato un mare di lacrime, non riuscivamo a credere che 21 giorni erano passati così velocemente
Sono partita con tanta tristezza, tutt’ora continuiamo a sentirci tutti i giorni su whatsapp e speriamo di poterci rincontrare un giorno
Consiglio a tutti quest’esperienza, non solo per visitare posti nuovi, ma per aprire la propria mente e fare nuove amicizie.
E’ normale avere un po' di ansia all’inizio, ma sono felice di non essermi fatta fermare da essa