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ITALIA: what else?

Vorrei partire con il sottolineare la gentilezza e l’ospitalità con la quale sono stato accolto dalla mia “host family”, mi hanno trattato come un loro quarto figlio.
Dal loro terzo genito, Laisa, in grado di parlare anche un ottimo inglese, per poi arrivare ai genitori Iran e Angela, sempre pronti a soddisfare le mie esigenze e passando anche per i fratelli maggiori Luan, il quale mi ha insegnato a fare surf (sogno che avevo sin da quando ero bambino ma che non ero mai riuscito a realizzare), e l’altra sorella Làis.
Dopo queste due fantastiche settimane siamo partiti alla volta del camp situato nella città di Sobradinho.

Michelangelo1Ho avuto la fortuna di conoscere un sacco di ragazzi provenienti da tutto il mondo e con la quale spero di rimanere in contatto.
Siamo stati ospitati a mangiare da Lions club sparsi per la regione, approfittandone anche per visitare le città in questione.
Gran parte del merito per aver reso il periodo al camp più che piacevole va a Vera e Mara, anche loro sempre gentili e molto disponibili.
Ora la ciliegina sulla torta:
Il RIO tour.
Michelangelo5Non ero l’unico che, appena sceso dall'aereo, non riusciva a smettere di saltellare o muovere le gambe dall'entusiasmo. Ho viaggiato abbastanza e visitato diverse città europee, e non solo, ma Rio è senza dubbio la più bella e affascinante.
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Ad aver aderito al tour eravamo circa venti, dai quaranta che eravamo al camp. Il nostro accompagnatore Marcio è stato veramente bravo ad organizzare il programma giorno per giorno.
Da Copacabana al Cristo Redentore è stata un’esperienza davvero indimenticabile grazie anche e soprattutto ai miei compagni di viaggio.
Spero vivamente di aver la possibilità di partecipare al Lions youth exchange program anche il prossimo anno.

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Grazie per tutto quello che hai fatto per me

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