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ITALIA: what else?

Da quando sono venuta a conoscenza della destinazione che mi aspettava sono rimasta subito molto contenta.
Il Giappone è un paese molto lontano dal nostro sia geograficamente che culturalmente e per lingua e storia eppure ho trovato molto semplice legare con le famiglie che mi hanno ospitato.
Certo inizialmente a causa della lingua inglese parlata da loro poco frequentemente è stato difficile dialogare.
Eppure siamo tutti uomini e abbiamo trovato un modo per farlo alla fine.

Da quando sono atterrata con l'aereo ho notato la loro bellissima ospitalità, con dei cartelloni di benvenuto e i membri Lions del campus in cui sarei andata e anche una parte della seconda famiglia ospitante.

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Le famiglie che mi hanno ospitato erano vicine di casa a Tawarayama (un piccolissimo villaggio in montagna) e grazie alla loro amicizia e alla loro organizzazione ho trovato sempre il modo di sfruttare il mio tempo. Nei primi 13 giorni della prima famiglia, Yoshie e Yoshihiko (madre e padre della famiglia) si sono fatti in quattro per farmi visitare le bellezze del luogo come le architetture e i paesaggi della città di Nagato; sono stata anche all'acquario, in cui ho scoperto mille varietà di pesci e cetacei del mare giapponese.
Ho deciso scambievolmente qualche volta di proporre la cucina italiana per cui delle sera tutti insieme abbiamo cucinato la pizza. Il cibo giapponese è stato spettacolare, sicuramente molto sano ma anche delizioso per quei sapori che in Italia non usiamo mischiare.
Dopo i 13 giorni sono stata per pochi giorni nella seconda famiglia.
Lì mi hanno accompagnata a vedere le prove di un ballo tradizionale: il Kabuki. Le due figlie Miho e Tomomi lo praticavano quindi ho assistito anche alla vestizione dei costumi di scena, che è un rituale complesso.

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Mi hanno portato anche al festival di Nagato nel quale mi sono vestita con l'abito tradizionale, lo yukata, e ho visto le danze tipiche e i fuochi d'artificio sul mare la sera. Dopo 3 giorni ero al campus dove sarei rimasta per altri 3 giorni, a Gotzu, un villaggio nella Prefettura di Shimane, infatti abbiamo affrontato un lungo viaggio trovandoci inzialmente nella prefettura di Yamaguchi. Un hotel e i membri dei Lions ci aspettavano al nostro arrivo, ci hanno dato il benvenuto con una cerimonia d'apertura. Abbiamo capito e intrapreso l'arte dell'Iwami, del Kamisuki e della lavorazione della ceramica. Abbiamo visitato l'Aquas, un acquario molto grande e per finire una festa per salutarci con il barbecue nel giardino dell'hotel. Sono stati sempre molto gentili, cordiali e disponibili e non ci hanno mai lasciato con le mani in mano.

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Purtroppo siamo dovuti tornare prima dal campo a causa di un tifone in arrivo nella mia città che abbiamo affrontato stando in casa e cercando di aspettare che la tanta pioggia e il grande vento si interrompessero. Nei giorni successivi con la seconda famiglia Hanaoka, sono andata ad una partita di baseball dove Yuji il papà giocava. Ho frequentato per 3 giorni un corso d'inglese nella scuola di Tomomi.
Ho cucinato di nuovo la pizza visto che me l'avevano chiesto.
Mi è piaciuto anche fare shoppig a Shimonoseki. Mina la figlia maggiore della famiglia si è proposta di ospitarmi nel suo appartamento a Kokura per due giorni per farmi visitare la città, visto che lei ci vive a causa dell'università.
E' stata una famiglia davvero molto allegra, ho assaggiato molti tipi di cibo, dal sushi e il sashimi, alla soba che un giorno ho fatto con le mie mani, al ramen che era un piatto caldo ma squisito.
Anisia2Nonostante il forte caldo alla fine del viaggio dopo 29 giorni ho ripensato molte volte a tutte le persone che avevo conosciuto essendo Tawarayama un piccolo villaggio dove tutti si conoscono e ai ragazzi dal Taiwan, dalla Francia e dal Giappone stesso che ho conosciuto al campus e con cui mi tengo in contatto.
Ci tengo a ringraziare i Lions per questa magnifica opportunità irripetibile per il contatto diretto con la natura, con la cultura e le tradizioni del luogo, il cibo e le famiglie splendide che si sono offerte di ospitarmi.
E' stata un'avventura indimenticabile!

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