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ITALIA: what else?

Downsizing, così si intitola un film che ho selezionato completamente a caso sull’aereo che mi stava portando a Hong Kong. Mai mi sarei immaginato che tra quell’assortimento di film che ho l’abitudine di lasciare a metà avrei trovato uno spunto su cui avrei poi basato la maggior parte delle riflessioni a cui l’esperienza di Hong Kong mi ha portato.
Il film è ambientato in un futuro non troppo lontano in cui uno scienziato riesce a mettere a punto un trattamento che permette di ridurre di dimensione gli umani per combattere la crisi ambientale provocata dal sovrappopolamento del Mondo. Le persone che scelgono di sottoporsi all’operazione vivono quindi nel lusso di una vita in cui lo spazio e le risorse sono abbondanti, contribuendo al contempo a rallentare la crisi ecologica che il pianeta sta affrontando.

Quando mi è stato proposto lo "Youth Exchange Camp 2018 Hong Kong, Macao e Cina" posso dire di aver subito accettato con gioia questa immensa opportunità concessami: la mia prima volta fuori dal continente europeo, in Asia, un paese completamente diverso dal mio: tradizioni, modi di vivere, cibo, paesaggi e monumenti inimmaginabili per ciò a cui siamo normalmente abituati.
Tenutosi nel mese di Giugno per la durata di tre settimane, ha dato a me ed altri 23 ragazzi provenienti da tutto il mondo la possibilità di scoprire questo “nuovo mondo”, a noi sconosciuto.
E’ stato un campo organizzato in modo eccezionale, che suggerirei a chiunque per le nuove esperienze e le lezioni di vita che ne trai:
dalla lussuosissima Hong Kong ai semplici e paradisiaci paesaggi cinesi passando per la colonia portoghese di Macao (piccola Las Vegas orientale). Un’organizzazione non indifferente che ha avuto a che fare con il severo governo cinese, permettendoci di visitare il “mondo” cinese per oltre 500 km.
L’avventura è cominciata non nel migliore dei modi: il mio volo, dopo aver fatto scalo nella città di Helsinki, avrebbe dovuto raggiungere l’altra parte del mondo in 10 ore; sono stati rispettati gli orari nonostante il fatto che ad Hong Kong ci fosse un nubifragio in nostra attesa. La situazione, tralasciando un atterraggio in obliquo sulla pista a causa delle raffiche di vento, si è fortunatamente risolta nel migliore dei modi.

Sono Laura, 
dall’8 giungo al 24 giugno ho partecipato al programma di scambio del Lions club a Hong Kong.
Durante la mia esperienza, piena di attività preparate per noi che hanno reso il campo interessante e utile, posso dire di essere cresciuta da un punto di vista personale dove ho potuto avere lunghe conversazioni in cui raccontavo la cultura del mio paese ma soprattutto ho potuto ascoltare la cultura di altri e le conoscenze di ragazzi che provenivano da varie parti del mondo.
Dall’inizio ho avuto la possibilità di conoscere la cultura di Hong Kong e successivamente di Macao e Guilin seguita da Leos e Lions disponibili nei nostri confronti quando avevamo bisogno di aiuto o quando avevamo semplicemente bisogno di qualche risposta alle nostre domande.
Io mi sento personalmente cresciuta molto e ho scoperto molte cose nuove e particolarità di una città a me completamente estranea, essendo la mia prima volta a contatto con la cultura asiatica, e tutto questo grazie al Lions che mi ha dato la possibilità di approfondire molto la conoscenza di quello che per me era nuovo visitando templi per conoscere la religione, prendere parte a lezioni di cucina di specialità cinesi o visitando musei e tante altre cose.

Credo che quello di Hong Kong sia stato uno dei più belli e significativi viaggi della mia vita.
Tanto per cominciare era la prima volta che mi spingevo così ad est e, se non fosse per le poche cose viste e sentite sui social network o alla televisione l'idea di quel che ci fosse là era pressoché ignota, specialmente in quanto a luoghi, clima e persone. Nonostante questo, però, ero pieno di energie per trascorrere del tempo ad Hong Kong con cui, grazie ai Lions, mi sarei potuto strappare sicuramente dei ricordi indimenticabili. 
Al mio arrivo, in aeroporto, ad aspettarmi vi era un membro Lions che si è gentilmente occupato di accompagnarmi a casa della coordinatrice Pauline, dove sono stato accolto a braccia aperte dalla sua famiglia e da altre due ragazze facenti parte degli exchangers.