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ITALIA: what else?

Il mio viaggio è cominciato alle 4.30 am di lunedì 16/07/07. 
Dopo due voli aerei (VCE-VIE e VIE-HEL), alle ore 15.00 sono, finalmente, arrivata a destinazione: HELSINKI-VANTAA, un grandissimo e bellissimo aeroporto appena fuori la capitale.
Arrivati in hotel, hanno subito cominciato a farci fare delle attività di gruppo per farci conoscere. L’organizzazione è stata meravigliosa. Non ci hanno fatto mancare nulla. Anzi ci hanno dato molto di più delle solite aspettative: dai biglietti per i mezzi di trasporto, alle entrate in varie attrazioni turistiche della città e al parco divertimenti di LINNAMAKI con anche una carta di 10 € da spendere nei negozi del parco, e poi non dimentichiamo il tantissimo FREE TIME non solo durante la giornata ma anche la sera e la disponibilità degli organizzatori è stata 24 h su 24!!!!

Nel campus c’erano ragazzi da quasi tutto il mondo: Hong Kong, Hawaii, Malesia, Danimarca, Olanda, Giappone, Turchia, Belgio, Ungheria, Israele, Norvegia, Irlanda del Nord, Ucraina, USA, Slovacchia, Germania, Francia, Svizzera, Lituania e Italia ovviamente!!!! Eravamo 4 ragazze ( Roberta, Giorgia, Giulia ed io), tutte del nord Italia (Liguria, Lombardia e Veneto). Due di noi erano già in Finlandia da due settimane ed  erano state alloggiate presso le HOST FAMILIES.

Per loro, dunque, la vacanza terminava con il campus, mentre per me e per Giulia, l’esperienza si perpetuava per altre due settimane, con mille dubbi e perplessità su cosa ci sarebbe capitato, del tipo “fasciamoci la testa prima di rompercela” visto che era la prima volta che andavamo in famiglia.

Il nostro campus prevedeva lavori di gruppo e visite culturali della città.Il pomeriggio del primo giorno, dopo che tutti erano arrivati ( tutti tranne i 3 giapponesi che sono arrivati in tarda serata) ci hanno smistato in 5 squadre che sarebbero state la nostra “famiglia” per tutta la settimana. Ognuna aveva una propria bandiera, un proprio slogan e una propria identità. Finito il lavoro preparatorio delle squadre ( disegni, presentazioni, foto, ecc…), sono iniziate le “gare” o i “giochi”. Erano tutti basati sulla fiducia e sul lavoro di squadra del tipo: “UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO”. Consistevano in campi minati da oltrepassare bendati tramite il solo aiuto di una voce guida e giochi tipo taboo dove si usava un linguaggio in codice per dare istruzioni. 

Queste attività sono durate due giorni nel giardino dell’hotel VUORANTA, che era molto ampio e si affacciava sul mare. Le stanze erano in un edificio a parte rispetto al ristorante e alla reception ma erano collegate internamente grazie ad un piccolo sentiero che raggiungeva il giardino esterno dove si svolgevano le attività, la sauna, la piscina e il fire-place dove abbiamo trascorso molte serate attorno al fuoco giocando a carte o chiacchierando.

Poi, dopo due giorni all’interno dell’hotel, hanno cominciato a mostrarci Helsinki. Siamo stati a bordo di un ICE BREACKER e di una nave, MS ANNE, per il giro panoramico della città, poi ancora nella MARKET SQUARE e nel KESKUS (centro) della city,  abbiamo fatto una TREASURE HUNT nell’isola-fortezza di SUOMENLINNA al fine di scoprire un po’ di pura e sana storia finlandese. 

Abbiamo visitato il Parlamento Finlandese e infine siamo andati per 2 giorni… facciamo 1 e 1/2 …in un campeggio scout nel bel mezzo dei boschi della Finlandia a Suviranta senza acqua corrente né elettricità. In compenso avevamo un bel focolare da campeggio, il nostro buon umore e tanto spirito d’adattamento. L’avventura scout  è  finita con le partenze, gli addii e i pianti per chi doveva tornare a casa. È stata una settimana bellissima, una delle più belle della mia vita e sono sicura che se mi dicessero di trascorrere un’altra settimana così la rifarei subito.

E come tutte le cose belle è finita troppo presto, in compenso ho cominciato un’altra avventura meravigliosa: la HOST FAMILY.

La mia Host Family abitava 50 km nord Helsinki in una città di circa 43000 abitanti chiamata HYNKÄÄ. La famiglia era composta da Raija, la mamma giudice on holiday, Timo, il papà ingegnere amante dell’Italia, Anne, la figlia 15 going on 16 ad ottobre, e Tomi, il figlio di 11 anni e l’unico che non parlava inglese e con cui comunicavo a gesti o tramite le uniche poche parole di finlandese che avevo imparato grazie alla Tv, alla Play-station e alle confezioni del cibo.  Sono stati fantastici.Non mi hanno fatto mancare niente e mi hanno portato a visitare molte cittadine del sud della Finlandia poiché sapevano dalla mia lettera che mi piace l’arte e inoltre mi chiedevano sempre se avevo bisogno di qualcosa. 

Come se non bastasse, sono stati talmente gentili da farmi incontrare e trascorrere un’intera giornata con Anni, una ragazza, nonché una delle mie più care amiche, che avevo ospitato a casa mia l’anno scorso sempre tramite uno scambio giovanile Lion’s. Con la mia host-sister ho avuto un ottimo rapporto e lei e la madre sono le persone con cui ho trascorso più tempo durante il mio soggiorno.

A dire il vero all’inizio le comunicazioni tra me e lei non erano delle migliori perché entrambe  avevamo un po’ paura di non capirci e di commettere errori ma dopo qualche giorno, grazie ad un inglese a volte maccheronico e al vocabolario englanti - suomi o italiano – suomi, abbiamo cominciato a diventare amiche  e a divertirci, soprattutto giocando a sing star o guardando alla Tv  alcune serie in spagnolo o in inglese  oppure dei Dvd  o facendo torte e biscotti e preparando la merenda per lo spuntino pomeridiano.

Nei 2 week-end, con loro, con i loro parenti e con gli amici che sono andati a trovarli, sono stata nel loro summer cottage sul fiume in una cittadina chiamata HARTOLA.  Era sperduta nei boschi finlandesi a 200 km da Helsinki, ma era molto carina e con meraviglioso paesaggio che sembrava quasi irreale.Vicino a noi abitavano i genitori (Pekka e Liisa) e il fratello di Raija (Reijo con la moglie Ritva e la figlia Minna della stessa età di Tomi) così abbiamo trascorso molto tempo con loro tra saune, bagni nel fiume e giochi come calcio e ping pong.Durante il secondo e ultimo week-end che ho trascorso lì,  abbiamo festeggiato il compleanno del nonno in vero stile finlandese. Per celebrare un importante compleanno per prima cosa dovevi essere vestito elegante.Non potevi presentarti in jeans e maglietta ma con l’abito della domenica. Poi sono cominciati i riti:

  1. Canzoncina canonica: tanti auguri 
  2. Auguri al festeggiato e alla consorte che lo accompagna.
  3. Consegna di una rosa rossa da parte di tutti, del ritratto e dei regali.
  4. Foto con tutta la famiglia, con i figli, con i nipoti, i coniugi e con gli ospiti.
  5. Brindisi e inizio del pranzo…tipicamente finlandese ovvio!!!!

E parlando di compleanni devo dire che sono stati molto gentili il giorno del mio 17 ° compleanno che ho festeggiato proprio là da loro. Per prima cosa mi hanno regalato una collana e una rosa di cui mi sono rimasti i petali e poi la sera mi hanno portato in un ristorante dove mi hanno fatto assaggiare carne di renna, che devo dire molto buona anche se mi dispiace per  il povero animale simbolo del Natale e della Finlandia.

Riassumendo sono stata molto felice di aver potuto partecipare a questo scambio giovanile perché così sono entrata in contatto con culture diverse e ho stretto molte nuove amicizie che sono sicura manterrò vive per molto tempo.