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ITALIA: what else?

Era la mattina del 13 Luglio quando mi avviavo verso l'aeroporto, con una valigia in mano e tanti pensieri ed aspettative in testa per questo viaggio nel grande e maestoso nord.
Da molti anni ormai lo osservavo da lontano e finalmente sono riuscito a conoscerlo nel migliore dei modi.
Atterrato ad Helsinki ho raggiunto la mia host family ad Oulu in treno attraversando la vegetazione, i laghi e le pianure che costituiscono la natura incontaminata finlandese. Il giallo dei campi coltivati si univa al legno rosso delle case e delle fattorie stagliandosi contro lo sfondo di un cielo azzurrissimo ricamato dalla linea delle alte foreste di pino e betulla che incorniciavano ogni paesaggio, anche cittadino. 

La mia host-family mi ha accolto la sera tardi alla stazione e mi ha fatto sentire subito a casa accogliendomi calorosamente e anticipandomi che già dal giorno seguente sarebbero incominciate le attività assieme. Ari, il padre è un grande appassionato di calcio internazionale e fin da subito ci siamo trovati in sintonia discutendo del campionato italiano di cui anche il figlio Lasse di 17 anni è un grande estimatore; grazie a Marita poi, la madre, ho imparato a preparare (e a gustare) diversi dolci e bevande tipiche fatte in casa.
Abbiamo passato dieci giorni davvero piacevoli assieme, guidando attraverso il paese dalla Lapponia ad Jyvaskyla per visitare parenti ed amici, assistere ad eventi come il Neste Rally e festival locali, esplorando la bellissima Oulu in bicicletta, frequentando Spa e ristoranti tipici, condividendo la passione per gli sport e intraprendendo trekking in suggestivi parchi nazionali come quello di Riisitunturi nella zona della muncipalità di Kuusamo.
Sempre a Kuusamo ho avuto modo di incontrare ancora Niina, conosciuta mentre viaggiava in Italia in uno scambio giovanile Lions. Con lei e il suo gruppo di amici siamo andati la sera in un karaoke bar (tipo di struttura che in Finlandia fa ormai parte della tradizione) e il pomeriggio seguente abbiamo organizzato una partita di beach volley, il che ha esulato in modo divertente e quasi antitetico dall'immagine convenzionale della Lapponia.
Successivamente Ari e Marita hanno deciso di spostarsi nel cottage estivo ultimato pochi anni fa dove le giornate si scandivano tra saune, bagni nel lago, pesca, raccolta di funghi e frutti di bosco e uscite in barca. 
La mia famiglia mi ha accompagnato poi al campo di Suomussalmi dove ho incontrato 27 ragazzi e ragazze provenienti da 15 paesi differenti con cui ho creato splendidi legami di amicizia, che forse dureranno per sempre...
Credo che le semplici parole non siano sufficienti per descrivere l'ambiente che si è creato.
Le attività sono state giornaliere e le più svariate; abbiamo provato molti sport tra cui rafting, hockey su parquet, arrampicata, orienteering e tiro con l'arco per citarne solo alcuni, abbiamo visitato musei, fattorie, allevamenti di renne e soggiornato per tre notti e quattro giorni in un centro interamente costruito in legno nel parco nazionale di Hossa osservando ammaliati paesaggi mozzafiato e tramonti da dipinto. 
Penso che nessuno dei ragazzi si scorderà mai i cori nella sauna, le chiacchierate in barca nella bruma al calar del sole, le notti passate attorno al fuoco immersi nella flebile luce solare che queste terre ricevono d'estate, suonando e cantando, godendo di una serenità e convivialità davvero rare. 
Il saluto all'aeroporto è stato difficile, molti non hanno trattenuto le lacrime, alternandole a sorrisi e calorosi abbracci. Tuttavia per molti di noi è stato solo un arrivederci.
Alcuni, i più vicini, si stanno già incontrando mentre scrivo come Simon dalla Germania e Ina dalla Romania che stanno visitando Parigi insieme. Io raggiungerò presto Maria in Danimarca. Heikki, il nostro coordinatore che ha sorpreso tutti per la sua generosità e gentilezza , ci ha anticipato che potrebbe organizzare per tutti una rimpatriata in Finlandia l'anno prossimo.
Dopo il campo non sono subito tornato a casa. Avevo deciso di visitare in autonomia un'altra amica conosciuta l'estate precendente nel lions camp di Birmingham (UK). Miia-Riikka mi ha ospitato per alcuni giorni in compagnia della sua famiglia nel solitario villaggio di Ahokyla, abitato da sole 200 persone. Abbiamo cacciato, tirato al piattello, degustato carne di alce e renna del posto; da parte mia mi sono divertito cucinando per loro spaghetti in diversi modi essendo sempre ricambiato da piatti ripuliti ed allegria.
Da Ahokyla ci siamo spostati ad Iisalmi per un compleanno di una loro amica dove ho avuto modo di conoscere molti ragazzi del posto, Ultima tappa del mio viaggio è stata la splendida Kuopio immersa tra laghi ed isole dove Miia-Rikka e Mika, il suo ragazzo, si erano trasferiti da pochi giorni.

Se è vero che il mondo è un grande libro e che coloro che non viaggiano ne leggono solo una pagina, ringrazio di cuore, per la seconda volta, il Lions club che mi ha dato la possibilità di vivere approfonditamente realtà diverse e conoscere persone speciali, che altrimenti mai avrei avuto la possibilità di incontrare.
Prima di partire non ero ancora del tutto convinto se iniziare il percorso universitario di lingue e letterature Scandinave ed Inglese...ora posso dire di avere la certezza della mia scelta.