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ITALIA: what else?

Il 5 luglio 2014 è iniziata la mia fantastica esperienza resa possibile grazie al Lions club. Quel mattino alle 3 circa infatti, dopo essermi svegliato, sono partito verso l’aeroporto di Torino Caselle dove sarebbe iniziata una fantastica esperienza che non avrei mai immaginato così bella e ricca di emozioni. Salutati i miei genitori e imbarcato sul primo aereo partivo verso la così tanto immaginata Finlandia. Dopo aver cambiato tre aerei finalmente ero giunto a destinazione a Rovaniemi, l’unica grande città nel Nord della Finlandia nei pressi del circolo polare artico. Arrivato perciò in aeroporto ho riconosciuto immediatamente il mio host father che era lì ad aspettarmi e fin da subito abbiamo iniziato a parlare con confidenza come se ci conoscessimo da non so quanto tempo.

Questa è stata una gradevole sorpresa perché mi son sentito accolto come un figlio e poi soprattutto perché ero preparato allo stile “Finnish” considerato come freddo e distaccato. Dopo un breve percorso in auto in cui non sono mancati discorsi arriviamo finalmente a casa: un posto paradisiaco costituito dalla tipica casetta rossa finlandese posizionata su un prato verde acceso di fronte ad un fiume che assomigliava molto più ad un lago per la sua incredibile quiete tanto da permettere alle piante di riflettersi dentro.

 

 Al mio arrivo ho trovato un sacco di persone tra parenti ed amici della mia host family che stavano festeggiando un master in legge della figlia più grande di 27 anni. Inizialmente mi sono sentito un po’ estraneo ma immediatamente tutti i vari invitati sono venuti ad accogliermi e parlarmi e hanno voluto addirittura farmi fare una foto con tutte le ragazze e donne. 

  

Nei giorni successivi quando la situazione era più calma in famiglia eravamo prevalentemente in quattro ossia la madre il padre ed il figlio di 15 anni. Molto spesso venivano i figli maggiori a trovarci che portavano con loro i nipotini e le nipotine in particolare due con le quali sono riuscito ad interagire giocandoci nonostante non conoscessi assolutamente il finlandese. Il mio host father durante il soggiorno in famiglia ci ha portato a provare a fare lanci col frisbee oppure in centro a Rovaniemi oppure siamo andati a fare delle escursioni anche lunghe con la bicicletta percorrendo più di 30 km. Ogni giorno c’era qualche cosa da fare non ho mai trascorso un momento annoiandomi, altre attività sono state quelle di andare in giro in barca e cucinare salsicce sul fuoco oppure l’immancabile pesca per la quale i Finlandesi hanno una vera e propria mania. Un giorno abbiamo anche costruito una rampa per l’inverno, siamo andati a seminare delle zone in mezzo alla natura che solo per raggiungerle ci è voluto un sacco, allo scopo di far avvicinare le renne da cacciare poi nel periodo utile per la caccia. 

 

Ovviamente tutte le attività erano seguite ed accompagnate dalle enormi quantità di zanzare. Inizialmente erano molte fastidiose ma col tempo era necessario abituarsi se non si voleva perdere il controllo della situazione. Naturalmente esistevano rimedi chimici per prevenire le loro punture anche se non sembravano essere poi così efficaci o almeno bisognava spruzzare questo veleno per zanzare ogni 15 minuti. 

L’idea che più è stata emozionante è stata quella di compiere un viaggio di quattro giorni in macchina con la tenda per raggiungere Capo Nord il punto più alto d’Europa situato in Norvegia. Ovviamente le soste erano studiate appositamente per pescare considerando il fatto che in Finlandia e Norvegia ci sono una miriade di laghi e fiumi in cui i pesci abbondano. La prima sosta in Norvegia è stata inizialmente traumatica per il numero gigantesco e indescrivibile di zanzare che volavano nelle narici e nella bocca, mentre all’interno della tenda si sentiva lo stesso rumore della pioggia battente. 

 

Il giorno dopo abbiamo raggiunto finalmente Capo Nord e il panorama mi ha ripagato di tutto. È stato davvero mozzafiato ed indescrivibile.

 

Una cosa fantastica e particolare della Finlandia e Norvegia è il fatto che il sole in questo periodo non va mai sotto l’orizzonte perché Rovaniemi si trova nei pressi del circolo polare artico. Nonostante non ci fossero tapparelle mi sono abituato quasi subito alla luce e a dormire malgrado essa. Gli ultimi giorni delle due settimane in famiglia sono trascorsi veloci e sempre all’insegna del divertimento e l’ultima sera prima di partire per il campo ho cucinato alla famiglia un piatto di spaghetti al sugo che avevo portato dall’Italia. Hanno apprezzato moltissimo sia la pasta ma anche in generale la mia permanenza da loro tanto che ora è nato in loro il desiderio di fare un viaggio in Italia e venirmi magari a trovare. La permanenza in famiglia è stata fantastica e non potevo davvero chiedere di meglio. 

L’ultima settimana l’ho trascorsa nel campo con giovani da tutto il mondo ed è stata semplicemente mozzafiato forse l’esperienza più bella della mia vita. Il primo giorno lo abbiamo impiegato per la conoscenza mentre già a partire dal secondo ci hanno portati a visitare lo zoo di Ranua dove ho visto un sacco di specie animali tra cui orsi polari, orsi bruni, vari gufi ed uccelli, le renne (che però spesso si vedevano anche sulle strade normali) e così via.

 

Il giorno dopo ci hanno portati a visitare una centrale idroelettrica famosa in tutta la Finlandia e che garantisce la maggior parte dell’energia elettrica nazionale. 

La gita più bella è stata però quella al circolo polare artico e al villaggio di Babbo Natale. Abbiamo assistito ad una lezione su come diventare perfetti folletti con tanto di diploma finale, siamo entrati nella ice gallery con una temperatura di -20 gradi, abbiamo assistito ad uno spettacolo e abbiamo scattato tutti quanti la foto con il vero Babbo Natale.

 

Non sono mancate le escursioni una di sera a mezzanotte per vedere il fantastico “Midnight sun” e una invece durante le ore diurne che ci hanno portato in mezzo alla natura che in Finlandia è la padrona di ogni cosa.

 

 

 

L’ultimo giorno è stato quello delle presentazione dei nostri vari Paesi di appartenenza e in cui ognuno ha preparato qualcosa di tipico del proprio Stato. Neanche a dirlo il cibo italiano ha trionfato su tutti. 

 

 

Il tempo è stato bello per tre settimane con soltanto due giorni di pioggia mentre le temperature erano sempre superiori ai 26 27 gradi con punte di 30 ed è una situazione che di certo non mi aspettavo in Finlandia. L’ultimo giorno al momento dei saluti molti di noi piangevano perché comunque ci eravamo uniti davvero tanto gli uni con gli altri grazie a questa esperienza magnifica e meravigliosa. 

Ripeto che questa è stata una delle esperienze più belle della mia vita che rifarei ad occhi chiusi e per questo devo ringraziare moltissimo il Lions club che me lo ha permesso! Tornato a casa ci ho messo un po’ a riabituarmi a tutto considerando il fatto che ormai ero entrato completamente con tutto me stesso nell’atmosfera e nella vita finlandese.