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ITALIA: what else?

Sono partita il primo luglio dall’aeroporto di Bologna, è stato il mio primo viaggio in aereo da sola, ho fatto scalo ad Amsterdam per poi atterrare infine a Tallinn.
Lo scambio che durava complessivamente tre settimane si è articolato in due momenti: la prima settimana e mezzo sono stata ospite in una famiglia, la seconda settimana e mezzo è stata di campo.
Il giorno stesso del mio arrivo a Tallinn si è tenuta una della manifestazioni più importanti di tutto l’anno: il Festival del Canto. Durante questa giornata migliaia di ragazzi da tutta l’Estonia vengono a Tallinn per cantare in cori canti tradizionali, ovviamente con tanto di costume tradizionale. Così pure Kadri, così si chiamava la mia “host-sister”, portava i tipici vestiti estoni e ha poi cantato con il coro della sua scuola nel grande anfiteatro che ospitava il festival.

La mia ”host-family” non abitava però a Tallinn ma a Tartu, la seconda città dell’Estonia, che viene definita città universitaria. Durante il mio periodo di permanenza Kadri mi ha lasciato la sua stanza e tutta la sua famiglia è stata più che ospitale con me facendomi veramente sentire un membro della loro casa. Nei primi giorni abbiamo visitato Tartu: la sua anticha cattedrale, il delizioso centro con i caffè, il municipio e la fontana degli innamorati. Una sera siamo uscite con i suoi cugini che ci hanno portato prima a mangiare al ristorante italiano e poi a giocare a biliardo. Verso metà settimana siamo andate a Tallinn, qui non solo abbiamo visitato il centro storico tipicamente medievale, ma anche la parte moderna della città e ancora il palazzo di Caterina degli Zar, il giardino inglese, il museo di arte moderna: il Kumu. Un’altra sera Kadri mi ha chiesto di prepararle la vera pasta italiana, così con il suo aiuto ho preparato gli spaghetti al sugo rosso e tonno. Per l’occasione Kadri ha anche invitato alcune sue amiche con cui abbiamo trascorso la serata. La domenica per colazione secondo la tradizione famigliare la “host-mother” ci ha preparato i pan cake con la marmellata e nel pomeriggio abbiamo fatto la sauna. Durante il fine settimana inoltre con tutta la famiglia siamo andati a visitare due parchi naturali. Il primo era caratterizzato da alte pareti rocciose di arenaria mentre il secondo offriva il paesaggio della brughiera. Ogni tanto Kadri mi ha anche portato con sé agli allenamenti di golf. Gli ultimi due giorni io e Kadri siamo state a Parnu, la capitale estiva dell’Estonia, qui abbiamo organizzato un pomeriggio all’acquapark insieme alla famiglia che ospitava la ragazza canadese. Improvvisamente senza che ce ne rendessimo conto era già arrivato il   momento di salutarsi…..

Il punto di incontro con tutti i partecipanti al campo era il piccolo porto della cittadina da cui partiva il traghetto per Saaremaa, l’isola che ospitava il nostro campo.

Il campo era circondato dal bosco, eravamo sistemati in casette di legno in stile rustico da quattro persone con tanto di sauna e caminetto per il fuoco. Una strada appena fuori il campo conduceva ad un lago che distava appena 200 mt. Il giorno stesso si è tenuta la cerimonia di apertura durante la quale siamo stati presentati al Lions Club di Saaremaa e ci sono state consegnate le magliette ed il programma del campo. Sulla facciata della casetta principale, erano state intanto appese le bandiere nazionali che avevamo portato da casa, poi è stata issata la bandiera del campo e così è iniziato il Camp Saaremaa 2007!!!
Il programma prevedeva diverse attività: lezione di lingua estone,    canottaggio, pomeriggio artistico, caccia al tesoro nel bosco, escursioni, serate destinate alla presentazione dei nostri paesi, lezione di danza, visita di industrie, “Samba Festival”, gita in bici e molto altro ancora. I capi ci hanno comunque sempre lasciato del tempo libero. Oltre alle serate dedicate alle presentazioni dei paesi abbiamo avuto anche una serata estone con tanto di danzatori tipici, una “movie night”, una serata al pub e infine l’ultima sera è stata organizzata una grigliata. Durante le altre serate invece ci trovavamo tutti in una casetta e dopo aver accesso il fuoco chiacchieravamo oppure altre volte facevamo la sauna e poi andavamo fuori a stenderci sull’erba per rinfrescarci. Una notte verso le tre sono partite improvvisamente le sirene antincendio, strappati dal mondo dei sogni i capi ci urlavano di uscire subito fuori, non c’era luce e allarmati ci siamo precipitati tutti fuori, qui poi ci siamo ritrovati, noi 20, in camicia da notte, ancora mezzi addormentati e infreddoliti……e qui abbiamo imparato che si trattava della caccia al tesoro notturna a sorpresa.

È stato troppo bello!!

Durante i primi i giorni avrei preferito tornare dalla mia “host-family” poi però conoscendo un pelo di più tutti gli altri ragazzi ho scoperto che erano tutte delle persone fantastiche e ho fatto delle amicizie che spero riuscirò a conservare anche da casa e poi chissà magari un giorno ci rivedremo….
Penso che l’incredibile opportunità che mi ha offerto lo scambio Lions non sia stata solo di vedere le attrazioni turistiche ma anche di poter vivere la cultura dell’Estonia nella vita di ogni giorno senza censure ma così com’è davvero e inoltre di conoscere ragazzi da tutto il mondo (Inghilterra, America, Canada, Hong Kong, Macedonia, Lussemburgo, ecc.), e di imparare moltissimo su ciascuno dei loro paesi e sulle loro idee. Tutto ciò per me è una cosa semplicemente incredibile!
Inoltre questo viaggio mi fatto crescere molto e per tutto questo vorrei ringraziare ancora una volta il Lions Club.

Ovviamente ci sarebbe ancora tanto da raccontare ma penso che il mio report finirebbe per diventare troppo lungo e noioso quindi lascio a voi il compito di scoprire le indimenticabili esperienze del Lions Youth Exchange.…
E come si direbbe in estone….Tere!!! (Ciao!!!)