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ITALIA: what else?

Sono già passate tre settimane?! No, non ci credo!! Il periodo che ho passato in Danimarca questa estate è stato un connubio di divertimento e intrattenimento misto a formazione e acculturamento, e non posso fare a meno di sorridere al ricordo di tutti i bei momenti che ho vissuto. 

La prima settimana sono stata ospitata dalla mia host family, i Soerensen, in una cittadina di nome Uggerslev. Jane ed Erik si sono rivelati sin dal primo momento affabili, simpatici e disponibili, e mi sono subito sentita a casa. Inoltre con me c’era anche un’altra partecipante al camp C che veniva dalla Turchia, Ozge, ragazza solare e simpatica, tanto è vero che siamo subito diventate grandi amiche. Il mio soggiorno con loro è stato al contempo interessante e divertente, infatti abbiamo visitato alcune città, tra le quali Odense, Bogense,Torreso, siamo andati ad un giardino botanico e in un museo di arte contemporanea, ma siamo anche stati in spiaggia e ad un parco acquatico poco distante da Uggerslev. Inoltre Jane ed Erik ci hanno dato l’opportunità di andare a Legoland, un’attrazione turistica che sia io che Ozge desideravamo da tempo visitare.

 

Questa è stata la prima volta in cui ho vissuto con una host family, ma l’esperienza è stata totalmente positiva, infatti vivendo con loro sono entrata in contatto con gli usi e costumi danesi e parlando dei nostri rispettivi paesi sono stata in grado di capire quanto distanti o vicini fossero sotto innumerevoli punti di vista. Quando è giunto il momento di lasciare i Soerensen ero davvero triste e avrei voluto rimanere con la mia nuova famiglia altre due settimane,dato che mi trovavo così in sintonia con loro e forse anche un po’ intimorita all’idea di essere catapultata in un ambiente nuovo, pieno di sconosciuti. 

Tuttavia dopo alcuni giorni al camp “Kongeadalens Efterskole” mi sono resa conto che tutti i miei timori erano infondati. Infatti ho conosciuto 35 fantastiche persone da ben 21 paesi diversi, ma la cosa che mi ha sconvolta più di ogni altra è stata che siamo diventati tutti molto uniti in così breve tempo e con tale facilità. Le due settimane al campo sono volate via velocissime, un po’ perché eravamo sempre impegnati in qualche attività, un po’ perché sono state così divertenti e spensierate. 

I camp assistants e i camp leaders avevano preparato per noi innumerevoli attività di gruppo da fare al campo, ma anche delle inaspettate sorprese come il “military day”, giornata interamente dedicata ad un vero allenamento militare, il “musical day”, una giornata in cui due musicisti ci hanno insegnato svariate canzoni (tra cui una in danese!) che abbiamo poi cantato in un concerto quella sera stessa, una giornata volta alla comprensione dei disabili e delle difficoltà che incontrano quotidianamente, sotto la loro guida abbiamo sperimentato in prima persona cosa significa muoversi su una sedia a rotelle o svolgere delle attività bendati. 

 

Abbiamo anche visitato la fabbrica della Lego, la spiaggia di Esbjerg, innumerevoli cittadine, e dal momento che il tema del camp era appunto “meet the vikings” abbiamo visitato antichi siti vichinghi, abbiamo remato a bordo di una vera nave vichinga, abbiamo imparato a scagliare frecce e lanciare asce (attività che si sono rivelate più faticose di quanto ci aspettassimo) e abbiamo perfino assistito ad uno spettacolo in Danese! Inoltre ho trovato molto interessanti le “country presentations”, ovvero le presentazioni riguardanti il proprio paese che ogni sera tre persone presentavano al resto del gruppo, un arricchimento culturale non indifferente che ci ha aiutato a conoscere e apprezzare diverse culture. Al momento di partire per tornare ognuno nel proprio paese inevitabilmente ci sono stati fiumi di lacrime, ma ci siamo ripromessi di non perdere i contatti e di rivederci tutti appena possibile. 

Queste sono state indubbiamente tre delle settimane più belle e ricche di esperienze della mia vita e ringrazio vivamente chi ha resto possibile questa indimenticabile avventura nella terra dei vichinghi, mange tak!!