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ITALIA: what else?

Ormai da quasi un mese dal mio rientro in Italia ti descrivo la mia esperienza in America. Sono partita l'11/07, per  un mese. Sono stata le prime due settimane  nella famiglia: Jean e Dan Kautzman. La signora è stata abbastanza gentile, anche se in due settimane non mi ha fatto visitare molto (se non niente), passavo i pomeriggi a casa delle sue amiche (cinquantenni)  mentre lei faceva dei giri che non capisco perchè non mi abbia mai portata, ed è proprio in questi pomeriggi che ho conosciuto una sua amica, Valentina, molto gentile di origine italiana ma non è un socio Lions. Noi vivevamo a Roy molto vicino a Seatlle, ho sempre mostrato interesse nel visitarla ma la risposta che mi dava era che ci sarei andata con  la seconda famiglia. A parte queste piccole cose ho superato molto bene queste due settimane e pian piano mi sono  saputa adattare alle sua vita e alla cultura diversa.

Dopo le prime due settimane mi sono spostata nel Kent dalla famiglia: Bert e Ciony Caoili, per passare il mio ultimo periodo negli USA. Purtroppo sono persone  più o meno sui 70 anni ( moglie e marito) , filippini e la moglie non parla neppure inglese ma solo la sua lingua.  Non appena sono entrata in casa mi hanno mostrata la mia stanza, situata nel sotterraneo adiacente al garage; un luogo sporco, il letto solo con una specie di coperta sul materasso, senza una finestra, pieno di ragni e malodorante. Oltretutto i Sig,ri Caoli si sono mostrati molto freddi quasi ero un peso. Ho passato lì la mia prima notte,iniziata ben presto perché loro mi hanno lasciata appena dopo cena,  con una paura tremenda ma era l’unico posto dove potevo stare. Ho subito informato la mia tutor Americana, Kathy Shumer, ma da lei non  ho mai ricevuto una risposta; così ho contattato: Laura Schiffo, la prima famiglia,  e infine Valentina che si è subito offerta di ospitarmi dopo che le avevo raccontato la situazione. La sera del giorno dopo, lei è venuta a prendermi ed è rimasta meravigliata in quale situazione igienica mi trovavo. Il sig. Caoli è stato molto scortese con lei e l’ha anche minacciata che avrebbe chiamato la polizia ma Valentina è stata decisa  non voleva proprio lasciarmi in quella casa. Poi, sono intervenuti sia i miei genitori che Laura Schiffo che hanno parlato con il responsabile Lions di quella zona.  Così, ho interrotto il programma Lions e ho trascorso le mie ultime due settimane a casa di Valentina,  abbiamo girato tanto e finalmente ho conosciuto tutte le meraviglie che aveva da offrirmi l’America. Ho visitato la capitale dello stato di Washington: Olympia, il famosissimo ghiacciaio: il Mount Raineer e la favolosa Seattle. Posso dire che la mia vacanza è iniziata proprio lì.

Questa esperienza con tutti i suoi pro e i suoi contro mi è servita soprattutto per la mia crescita personale, me la sono dovuta cavare sempre da sola, ho migliorato il mio  inglese, se tornassi indietro la rifarei, sono molto contenta e vi ringrazio della possibilità che mi avete dato, anche se devo dire che ci vorrebbe una maggiore accortezza nello scegliere le famiglie.