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ITALIA: what else?

La meraviglia che ancora mi esplode nel cuore mi obbliga a capitolare già nelle prime righe ai ringraziamenti verso il club Lions. 
Grazie per avermi permesso di vivere un’altra indimenticabile avventura. 
Nel mese di agosto ho potuto trascorrere tre settimane a Sedona, in Arizona. 
La famiglia che mi ha ospitata mi ha trattata come una figlia. Questo vuol dire che si sono comportati con gentilezza e premurosità ma anche con fermezza e severità. 

Non nego di essere partita da casa con un po’ di perplessità. 
Prima di tutto perché il ricordo del mio precedente viaggio in Australia, sempre grazie al Lions club, era ed è tutt’ora molto nitido. 
Non avrei mai creduto di poter rivivere altrettante belle esperienze. In secondo luogo, mi dispiaceva che il distretto ospitante non avesse un campo. Tre settimane nello stesso posto rischiavano di essere monotone… Eppure sono felice di dire che abbiamo a mala pena trovato il tempo per preparare le valigie per il ritorno. La nostra host-mum si è molto impegnata per tenerci occupati. Ogni giorno tante gite e tante nuove amicizie. Dalla visita al Grand canyon o alla città infestata Jerome, a sport come canottaggio e bowling. Personalmente le due esperienze che ho apprezzato di più sono state le lunghe passeggiate per visitare le Red Rock Mountain e Extreme Adventure in Flagstaff. 

Gli americani si sono rivelati persone ospitali, generose e di larghe vedute. Ho potuto osservare diversi modi di vivere e tutti erano molto interessati alle nostre storie e in particolare all’Italia. La lingua non è mai stata un problema e nonostante le loro abitudini culinarie siano molto differenti dalle nostre, ho trovato divertente immergermi nel loro mondo. Anche se per così poco tempo. 

Sono tante le cose che ho imparato soprattutto perché la mia host-mum è un insegnate. La sua dedizione all’insegnamento è indescrivibile. Basta pensare che tutte le sere avevamo due compiti: quello di scrivere il nostro diario in inglese e quello di completare delle schede di grammatica inglese. All’inizio sembrava strano… ma ci ha resi ancora più uniti. 

Uno dei suoi più importanti insegnamenti è stato “pay it forward”. Il significato è di ricambiare un favore che ci è stato fatto non alla stessa persona, ma ad altre. Così da creare una ramificazione infinita che può portare solo ad un mondo migliore, più altruista.

Grazie Lions!