Il nostro sito fa uso di cookies per migliorare la tua esperienza di navigazione. Continuando a navigare accetti l'uso di questi file.

ITALIA: what else?

Prima di iniziare il report vi volevo ringraziare immensamente per l’occasione che di nuovo uest’anno mi avete offerto per la seconda volta di fila.
Consapevole della meravigliosa esperienza dell'anno scorso, pensavo che quest'anno avrei ià saputo cosa aspettarmi all'incirca, ma nonostante questo ne sono ancora rimasto ositivamente sorpreso.
Devo dire che fin dall'inizio questo scambio si è rivelato molto particolare per diversi aspetti.


La nazione ospitante era la Tunisia e perciò era già stato difficile convincere i miei familiari a tare tranquilli, questo scambio accadeva infatti dopo recenti attacchi terroristici in Tunisia.

Inoltre il numero di partecipanti del camp era di solamente sei ragazzi, rispetto alla sua capacità totale che poteva ospitarne un triplo.
Sono però piuttosto contento di poter dire che entrambe queste particolarità sono state vissute nel migliore dei modi. I tunisini si sono rivelati come un popolo molto aperto e felice di spitare viaggiatori stranieri. Fin dai primi giorni, grazie alla mia host-family sono venuto a contatto con tantissimi giovani tunisini del posto, essi erano visivamente contenti di poter fare amicizia con degli stranieri e non vedevano l'ora di farci provare in prima persona le loro tradizioni. 
La cultura musulmana ha infatti tradizioni tanto diverse da ciò che noi occidentali siamo abituati, ma allo stesso tempo avendo un'influenza europea i tunisini hanno dimostrato di essere aperti e liberi. Questo non ha fatto altro che giovare a noi campers, provando infatti i tipici cibi tunisini fatti in direttamente in casa e anche provando per un giorno o due le tipiche abitudini da adottare durante il periodo di Ramadan. 
L'assenza di un numero elevato di campers è stata compensata fantasticamente dai tanti nuovi amici tunisini che mi sono fatto nelle diverse città che abbiamo visitato, tanto che una delle cose che più ho rimpianto dopo essere tornato a casa è stata proprio la loro calda ospitalità.
Le mentalità con cui sono partito è stata quella di "provare qualsiasi tipo di nuova esperienza che mi potesse capitare". 
Grazie a ciò posso essere tranquillo di dire che questo scambio è stato il momento in cui di più nella mia vita ho provato nuove avventure. E per un fan dell'avventura come me, questo è stato una pura gioia. 
Sarei persino di grado di elencare tutte le 'nuove esperienze' che ho provato in tutti i singoli giorni dello scambio, dal primo giorno con la host-family all'ultimo nel camp. Insieme con gli altri campers, ho potuto vedere delfini selvatici, navigare sia su barconi che yacht, provare il ramadan, vedere il Museo delBardo dopo l'attentato, fare cliff jumping dalle scogliere, provare il cuscus e tanti altri cibi locali, fare arrampicata su roccia, e la lunga lista continua ancora e ancora...
Questo scambio Lions, per la seconda volta, mi ha di nuovo stupito e sono enormemente felice di poterlo aggiungere ai ricordi più belli della mia vita.
Tra le tante cose che ho imparato in Tunisia, la più importante è però sicuramente questa: cioè che la Tunisia non è assolutamente come uno può immaginare, è molto ma molto di più; ciò che trapela dalle news sono esclusivamente cronache negative che non tengono assolutamente conto delle meraviglie di quel Paese, durante tutto lo scambio sono sempre stato sicuro e senza alcun tipo di timore, nonostante gli stereotipi suggeriscano che sia un paese per terroristi. 
Per poter conoscere la Tunisia, per poterla ammirare e rendersi conto di ome sia realmente, prima di poterla giudicare, bisogna andare e viverla in prima persona,
non come turisti, ma come viaggiatori.