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ITALIA: what else?

Quest’anno a luglio ho partecipato al mio primo scambio culturale tramite il Lions Club. Ho chiesto di poter partecipare poiché ero incuriosito dal tipo di proposta, vivere 3 settimane in un paese a mia scelta con ragazzi da tutto il mondo.
Pensavo che sarebbe stata un esperienza cheti sarebbe rimasta impressa per tutta la vita.


Devo ammettere che in principio ero un po dubbioso perché non sapevo se mi sarei trovato bene, ma fondamentalmente ero tranquillo perché so che i lions sono un gruppo consolidato ormai da anni.
L’esperienza è stata meravigliosa, non volevo più tornare a casa.
Innanzitutto la famiglia che mi ha ospitato la prima settimana, persone molto cordiali e accomodanti, ci lasciavano la nostra libertà senza essere troppo opprimenti inoltre le attività che ci proponevano erano divertenti non troppo impegnative e sempre differenti. Ero un po’ timoroso per quanto riguarda il cibo, ma mi sono ricreduto, tutte le sere carne ai ferri o cibi tipici, nulla da ridire.
Infine le 2 settimane al campo, sono state un esperienza indimenticabile, il campo molto ben organizzato e curato, gli istruttori, persone fantastiche, mai troppo severe e sempre pronte al dialogo per trovare una soluzione accomodante per entrambe le parti.
Le regole congrue per una convivenza civile e non troppo restrittive.
Gli istruttori ci permettevano di fare ciò che volevamo nei limiti dell’ammissibile, in questo momento ci hanno permesso di responsabilizzarci, era un rapporto di fiducia reciproca che ha molto influito su un esito positivo del campo.
Le altre attività di svago erano molto divertenti e mai ripetitive, le mie preferite sono state i Go Kart e il bob.
La cosa migliore del viaggio è stato il rapporto di amicizia che si è instaurato coi ragazzi, devo ammettere che è la cosa che mi ha colpito di più solitamente si trova sempre qualche elemento strano nel gruppo che non è simpatico e crea problemi di interazione tra i ragazzi, ma in un gruppo così grande non ho trovato nemmeno una persona di questo tipo, tutti i ragazzi erano cordiali simpatici ed aperti al dialogo, pronti a fare amicizia e curiosi del modo di vivere altrui.
Io personalmente mi sono trovato a mio agio, tutti i ragazzi curiosi dell’Italia e del nostro cibo specialmente.
In conclusione penso che questo viaggio sia stata una vera e propria esperienza di vita, la ripeterei in qualsiasi momento e spero di poter partecipare anche l’anno prossimo.
Non cambierei un giorno di quelli passati in Svezia, le mie aspettative sono state superate di gran lunga, raccomanderei questo tipo di esperienza chiunque.