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ITALIA: what else?

Quest'estate, grazie ai Lions, ho vissuto in Svezia un'esperienza davvero straordinaria e fuori dal comune, che mi ha arricchito enormemente, mi ha dato la possibilità di conoscere persone eccezionali e mi ha fatto diventare una persona nuova.

La prima settima l'ho trascorsa in compagnia di una ragazza turca, Simay, ad Astorp, in casa di una tipica famiglia svedese di due anziani Lions.
Non nego che prima di partire, come forse molti ragazzi, ero un po' scettica al pensiero di dover vivere in un'altra famiglia...pur avendo viaggiato all'estero non avevo mai provato nulla di simile...ma nel momento in cui sono scesa dal treno e ho visto i miei host parents con  le bandiere sventolanti dell'Italia e della Turchia che ci venivano in contro ad abbracciarci, ho capito che tutte le mie piccole paure erano infondate e che ero capitata in una famiglia splendida.
La casa era a dir poco bellissima, immersa nel verde, tra il profumo dei fiori e il cinguettio degli uccelli, proprio vicino poi c'era una foresta suggestiva, dove praticamente ogni sera io, Simay e la mia host mother andavamo a passeggiare.
L'aria così pulita e l'atmosfera così serena mi davano l'idea di essere in un paradiso,  e tutto, persino le case, aveva un non so che di fiabesco.

Anche dal punto di vista culinario devo dire che le mie abitudini sono state un po' stravolte, a partire dalla colazione! In Svezia, infatti, la colazione è un po' una sorta di "pranzo", decisamente ricca e a base per di più di cose salate; al posto del pranzo vero e proprio c'è abitudine invece di preparare pancakes e waffles; ed in fine la cena è alle 6 del pomeriggio...si tratta di un regime alimentare totalmente  diverso dal mio, eppure straordinariamente ad un certo punto è risultato così naturale per me persino mangiare uova a colazione!

Ma le esperienze da "very Swedish people" sono state tante: pic-nic nel bosco, fotografare cervi e renne per strada , mangiare mirtilli selvatici vedere il sole alle 22.00, trovarsi nel precario equilibrio tra l'indossare una t-shirt e un giubbotto pesante....in fine tra le tante, siamo state ancheal concerto di Carola, un'icona del pop svedese, durante la settimana di apertura a Båstad, e tra le luci e le note musicali si è conclusa la mia fantastica esperienza in famiglia.

 

Ma il camp non è stato da meno!

Le due settimane sono volate,le attività fantastiche, le persone carinissime ed è stato così meravigliosamente sorprendente notare come, nonostante la lontananza geografica, etnica e religiosa fossimo tutti in fondo così "uguali", nel modo di vestire, di parlare, di giocare e di relazionarci e come quelle piccole diversità si inserissero così bene in quel contesto multiculturale.
Siamo stati davvero una grande famiglia, organizzati egregiamente nel divertimento e nelle mansioni: tutti in un modo o nell'altro davamo un contributo, in cucina, nella pulizia delle camere, dei bagni e anche quelli che sembravano compiti più scomodi o noiosi, in compagnia diventavano divertenti.

Andare in canoa, giocare a golf, guidare un go-kart, provare i bob-estivi, sono solo alcune delle "amazing experiences" che ho vissuto qui, per non parlare poi del mio compleanno, che ho festeggiato al centro del mondo, lontano dalla famiglia e dagli amici, tra nuove canzoni, nuove abitudini e nuove persone!

Beh, che dire? Se è vero che "in un viaggio non conta quello che hai alla partenza ma quello che porti al ritorno" io sono certa di aver portato davvero tanto e devo ringraziare i Lions per tutto questo!