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ITALIA: what else?

Eppure sembra solo ieri che mi sono svegliata la mattina presto, mi sono diretta in aeroporto, ho abbracciato con forza i miei genitori e da sola mi sono diretta verso il gate che mi avrebbe condotto all’aereo diretto per Lipsia. Era la seconda volta nella mia vita che salivo su un aereo, ma soprattutto la prima in cui da sola viaggiavo all’estero verso un posto che conoscevo solo per sentito dire e per ciò che avevo letto su internet due settimane prima della partenza. La paura si faceva sentire parecchio ma comunque mi spingeva avanti la curiosità di scoprire cosa c’era di speciale in quel Paese tanto conosciuto per la birra e per i wurstel.

Arrivata a Lipsia mi ha accolto Saskia. Saskia è la sorprendente ragazza che mi ha ospitato in casa sua e che in quella settimana reputavo quasi come una sorella. Subito mi ha accolto con gioia ed energia facendomi integrare con la sua famiglia e i suoi amici, tutte persone gentili, socievoli e divertenti anche per le saltuarie difficoltà che potevamo incontrare nella comunicazione. Durante quella settimana ogni cosa mi sembrava nuova: anche il solo stare a casa a guardare la tv e chiacchierare del più e del meno (“just chilling”). Ma con Saskia ho avuto anche l’opportunità di andare al cinema, di andare a fare un giro in canoa, di fare shopping e perfino di partecipare ad una festa di compleanno: esperienze anche semplici e forse qualcuno le può ritenere “ banali”, ma il solo fatto di trovarsi in mezzo a giovani tedeschi, con usanze e una lingua diverse, e che si impegnavano a parlare in inglese per farti sentire parte del gruppo, e anche io, che cercavo di esprimermi spesso gesticolando per far capire i miei pensieri, rendeva ogni piccola cosa più importante e significativa. 

Sfortunatamente però è presto giunto il 27 giugno e quindi ho dovuto salutare Saskia (a stento ho trattenuto le lacrime) perché dovevo cominciare una nuova esperienza nel campus insieme ad altri ragazzi provenienti da diversi Paesi europei come me. Non eravamo un gruppo numeroso e forse per questo abbiamo presto fatto amicizia. Poi i capi campo erano veramente molto gentili e disponibili, senza scordare che il programma della settimana era davvero avvincente: arrampicata al parco avventura, giro turistico per Lipsia, giornata allo zoo, divertimento al luna park e perfino un giro in mongolfiera! Un programma sbalorditivo aggiunto allo splendido campus in cui alloggiavamo: appartamenti di un hotel con vista lago. Un sogno che è divenuto realtà.

Ovviamente la separazione da ciascun membro del gruppo è stata tristissima. Ognuno doveva prendere una strada diversa per tornare al proprio Paese, consapevoli che probabilmente non ci si sarebbe più visti ma che qualcosa di noi e del nostro Paese d’origine è stato portato lontano, lasciando forse un segno positivo nell’animo di qualche ragazzo come noi.