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ITALIA: what else?

La mia unica, irripetibile ed indimenticabile esperienza in Australia con il programma Campi e Scambi Giovanili Lions.
L’esperienza che ho vissuto questa estate in Australia è stata davvero fantastica, al di là di qualsiasi pur ottimistica previsione ed immaginazione, e ciò sia durante le settimane in cui ho vissuto come un figlio nelle famiglie Lions ospitanti, sia durante la settimana trascorsa al Camp.

Ho alloggiato per tre settimane presso due differenti famigli, che si sono rivelate entrambe molto disponibili, affettuose ed accoglienti nei miei confronti.
La prima famiglia, con cui ho vissuto per le prime due settimane, risiedeva in un piccolo paesino, Nhill, a circa cinque ore di distanza in automobile da Melbourne. Ho legato fin da subito con i tre figli di questa prima famiglia ospitante, essendo tutti molto aperti, gentili ed accoglienti.

Con questa prima famiglia ho trascorso tante bellissime giornate e molte esperienze nuovissime, alcune delle quali talmente strane che non avrei mai immaginato di poter vivere.

Ho letteralmente scalato una montagna, fatto lunghe passeggiate nel mezzo di una natura sconfinata, consumato pic-nick all’interno di foreste immense, ma soprattutto ho vissuto l’esperienza del pompiere, in quanto la mia mamma americana era impiegata presso i locali vigili del fuoco: vestito di tutto punto, con tanto di tuta e casco, ho potuto partecipare ad una vera esercitazione per spengere gli incendi. Ho poi assistito a gare di motocicli con un numero grandissimo di partecipanti. Sono entrato in reale contatto fisico con canguri e koala, animali bellissimi che là sono comuni come da noi cani e gatti, un’esperienza davvero indescrivibile.

Ho visitato Melbourne più volte, prendendo treno più autobus da solo, affrontando un viaggio di oltre sei ore con mezzi pubblici, in un mondo completamente diverso dal mio e con tutte le difficoltà che derivavano dalla mia non eccellente familiarità con la lingua inglese. L’esperienza è stata molto formativa e mi ha aiutato a muovermi con maggiore autonomia vincendo paure e preoccupazioni. 

Ho anche partecipato a serate Lions: lì è tutto molto diverso rispetto all’Italia, assai più informale, più familiare; i Lions li si fanno da mangiare da soli, ognuno porta qualcosa, sono vestiti in maniera molto semplice e parlano fra di loro del più e del meno.

Queste sono soltanto alcune, delle esperienze vissute durante queste prime due settimane di soggiorno in Australia, quelle che ricordo con maggiore entusiasmo e che mi sono sembrate più significative.

L’ultima settimana del viaggio l’ho trascorsa presso un’altra famiglia che viveva più vicino a Melbourne. I coniugi erano più anziani rispetto a quelli della prima famiglia, ma non per questo meno socievoli o più severi, al contrario erano molto giovanili e divertenti. Questa famiglia ospitava anche un altro exchange student proveniente dal Messico che avevo già conosciuto e con cui avevo stretto amicizia al Camp.

Anche con questa famiglia ho potuto provare alcune esperienze uniche, davvero fuori dal normale, certamente indimenticabili. I miei genitori avevano preparato un programma davvero ideale per ragazzi della nostra età. L’esperienza assolutamente indescrivibile per la forte emozione che ho provato è stata quella della mia prima lezione di surf nell’oceano, in pieno inverno, con una temperatura freddissima sia fuori che dentro l’acqua: non volevo farla ma devo ammettere che si è rivelata un’esperienza che rimarrà per sempre impressa fra i miei ricordi più preziosi. Con questa famiglia siamo poi stati a fare una gara di go-kart velocissimi: quando il mio babbo australiano ha detto che avrebbe anche lui gareggiato mi sono messo a ridere, pensavo che avrei fatto di lui un sol boccone, invece non è stato affatto così, non riuscivo proprio a stargli dietro e mi ha battuto sonoramente. Siamo poi stati a vedere una gara di football australiano di AFL e abbiamo trascorso una divertentissima giornata al luna-park di Melbourne. Un’altra esperienza unica ed indimenticabile, davvero emozionantissima, è stata quella dello sky-jumping nella foresta: confesso di aver avuto una bella paura, però alla fine ce l’ho fatta!

Dunque anche questa settimana è trascorsa davvero sotto l’insegna del divertimento più sfrenato, ma è stata anche molto malinconica per me in quanto era l’ultima e dentro di me, via via che passavano i giorni, cominciavo a provare una vena di tristezza per l’ormai imminente ripartenza verso casa.

Devo dire però che uno degli aspetti più belli di questo periodo trascorso in Australia è stato sicuramente quello della coabitazione al Camp, durante la settimana centrale, insieme a tante persone provenienti dalle più svariate parti del mondo ed appartenenti a culture completamente differenti rispetto alla nostra. Ho avuto la fortuna ed il piacere di conoscere e fare amicizia con persone diversissime da me, con molte delle quali sono ancora in contatto tramite facebook o whats up, che hanno reso questa settimana davvero speciale.

Al Camp ogni giorno veniva organizzata un’attività diversa, come andare in canoa in mezzo all’oceano, visitare un parco nazionale, andare in giro per il paese in bicicletta, visitare l’acquario di Quinschiff, la località sede del Camp, e molte altre.

Per concludere vorrei ringraziare davvero i miei genitori ed i Lions fiorentini, in primis Loriana, per avermi spinto, nonostante le mie riserve e timori iniziali, a partecipare a questa esperienza bellissima, unica, indimenticabile: si è trattato di una esperienza che certamente ripeterei ad occhi chiusi e che, se ne avrò di nuovo la possibilità, rivivrò volentieri in un prossimo futuro, per scoprire nuovi luoghi, fare nuove amicizie e soprattutto per accrescere le mie esperienze imparando a conoscere gente e culture diverse dalla mia.