Ciao, sono Francesco Rossi, un ragazzo che avuto l’opportunità di partecipare come camper al campo Carpathian Wolves International in Romania, per 12 giorni. Fin da subito ero convinto dello stato che avevo scelto, nonostante i dubbi e timore delle persone vicino a me, specialmente per quanto riguarda i luoghi comuni (ovviamente, falsi).
Dal primo secondo che sono arrivato in Romania, sono stato accolto con grande felicità e gioia dai vari camp leaders (Lions). Abbiamo soggiornato in una bellissima casa di montagna, circondati dalla bellissima natura che la Romania ha da offrire. La mia esperienza è stata accompagnata da altri otto ragazzi provenienti, rispettivamente da: Belgio, Brasile, Paesi Bassi, Romania, Turchia.
Il 17 Agosto 2019 sarà un giorno che non scorderò mai.
Avevo il volo alle 10.45, l’ansia ed il timore crescevano sempre di più mano a mano che il tempo passava.
Anche sull’aereo ero avvolta nei miei pensieri e non riuscivo a capacitarmi che la mia esperienza stesse per cominciare.
Cosa avrei trovato una volta arrivata? Mi sarebbero piaciute le persone che avrei incontrato? E il paese era come tutti i miei amici o conoscenti che ci erano stati me lo avevano descritto? Queste domande mi continuavano a girare per la testa senza che potessi darmi una risposta.
Questa estate, in particolare dal 17 agosto al 1 settembre, ho partecipato al mio primo scambio culturale promosso dal Lions Club Italiano.
Essendo la mia prima esperienza, ero abbastanza in ansia la settimana prima di partire, in quanto non sapevo come mi sarei dovuto comportare, specialmente, nella famiglia. Infatti, i primi giorni sono stati un po' difficili, in particolare, per via delle abitudini alimentari completamente diverse dalle nostre; al punto che ci sono stati giorni in cui non mangiavo, in quanto erano sapori a cui non ero abituato.
Per il resto, la settimana in famiglia è stata abbastanza bella, perché erano molto accoglienti e disponibili.
Siamo stati impegnati tutti i giorni in attività che andavano dalla visita al classico museo di storia alle lunghe esplorazioni del centro storico, dalla visita dei resti archeologici alle giornate passate alle terme.
R omania:
O riginal
M ajestic
A wesome
N ice
I nteresting
A dventurouse
Last summer I spent two weeks in Romania. If I must use only one word for describing my experience, I’m saying: AMAZING. When I discovered that I was supposed to go there, I didn’t expect that: this nation is full of beautiful views, a lot of amazing cities and wild landscapes. I stayed in a beautiful host family, Balan’s family, they were fantastic, and they considered me as a real member of the family.
Grazie al concorso "prof. Antonino Caleca" indetto lo scorso anno scolastico dal Lions Club nella mia scuola, quando io frequentavo la classe 4A2, e dove si richiedeva di scrivere un tema sugli aspetti negativi e positivi della rete e dei social, ho ricevuto la grandiosa opportunità di partecipare ad uno scambio giovanile in Romania dal 28 agosto all'11 settembre 2017.
Una volta accolto dalla mia host family, la famiglia Rainof, da cui sono stato ospitato per una settimana a Mogosoaia, un centro abitato a nord di Bucarest, subito tutte le preoccupazioni che avevo prima dell’arrivo sono svanite.
Fin da subito la famiglia, che ospitava anche una ragazza italiana, ci ha fatto sentire a nostro agio e ci ha trattato come se fossimo loro figli.
Dal primo giorno siamo entrati in contatto anche con le host families che ospitavano quelli che sarebbero stati i partecipanti al Camp della seconda settimana.
Abbiamo così avuto l'opportunità di conoscerci fra di noi già prima del Camp e di visitare Bucarest e divertirci tutti insieme.
20 - 08 -2017 begins a great adventure for me. I take direct flight to Romania, after about two hours I am welcomed to the airport by a charming and sweet lady.
Immediately there was a great desire to know us. In the afternoon I know all my host family and immediately made me feel a member of the family.
In the evening we welcomed another German girl.
La mia esperienza iniziò questo giorno, ancora mi ricordo la paura che avevo di prendere l’aereo da sola, non che avessi paura di volare ma perchè ero terrorizzata dall’idea di perdere il volo (mi sono ritrovata a fare il giro dell’aeroporto di Orio perchè mi persi al primo piano).
Ero nervosa, lo ammetto, ma chi non lo sarebbe stato? L’idea di trascorrere 3 settimane in un paese all’estero dove non conoscevo nessuno era sì interessante ma mi metteva un po’ d’ansia.
Atterrata a Bucarest trovai Serban, un membro del Lions Club di Bucarest, ad aspettarmi per portarmi a casa di un altro membro del Lions Club, il Dottor Kozma.
In quella casa c’erano già altri due ragazzi che avrebbero passato due splendide settimane insieme a me, venivano entrambi dall’Italia: Mauro da Gorizia e Giulia da Sansepolcro. Incontrai anche il nostro futuro camp director, Alex.
Quest’esperienza è stata qualcosa di veramente inaspettato.
Quest’anno non ero sicuro che avrei potuto partecipare nuovamente ad un campo Lions, ma grazie ai responsabili del mio multidistretto del Lions Youth Exchange Program, sono riuscito a vivere qualcosa di unico in un posto a me sconosciuto.
Il programma e l’attività di questo youth camp in Romania erano incentrati sull’ecologia e il luogo principale dove venivano svolti era a 1320 m sui Munţii Bucegi, nei pressi della Cabana Diham-Phoenix, dove alloggiavamo in un pensione.
Grazie Lions! Mi avete permesso di conoscere luoghi e persone meravigliose!
Quest’esperienza in Romania è stata il mio primo scambio giovanile Lions e si può suddividere in due momenti: il camp e la famiglia.
Il luogo dove si è svolto il camp si trova a 1320 m sui Munţii Bucegi, la Cabana Diham-Phoenix. Il posto mi ha colpito dal primo giorno e rimarrà sempre nel mio cuore perché lì regnano pace e tranquillità.
Sono Marco e vengo dall’Italia, più precisamente dal Friuli Venezia Giulia, e ho avuto la fortuna di poter partecipare a questo campo Lions svoltosi in Romania. Aldilà dei vari pregiudizi che circondano questo stato, a mio parere infondati, l’esperienza che ho vissuto è stata molto costruttiva, nonché divertente.
Il campo Lions si è svolto in una località montuosa nel centro della Romania, a pochi chilometri dal castello dove dimorava il conte Dracula. Eravamo circa venti giovani e una decina di animatori e responsabili, da diverse nazioni: Italia, Romania, Finlandia, Danimarca, Svezia, Israele, Bulgaria, Turchia, Estonia e Polonia. In poco tempo abbiamo tutti socializzato e rotto il ghiaccio, forse spinti dalla curiosità di conoscere e confrontarsi con persone di diversa lingua e cultura.
Abbiamo alternato momenti di scambio culturale (presentazioni power point delle nostre nazioni) con giochi educativi e, naturalmente, momenti di svago. Naturalmente abbiamo approfittato del luogo per intraprendere una lunga camminata che (devo ammettere) non era proprio semplicissima.
Verso luglio di quest’ anno ho avuto l’occasione di trascorrere un mese della mia vita in una terra che secondo molti italiani è una delle peggiori, popolata da zingari, ladri e persone della peggior specie:
NULLA DI PIU’ FALSO E SBAGLIATO!
Nella mia seppur breve esperienza in questo fantastico paese ho avuto l’occasione di accorgermi come le persone lì fossero completamente diverse da come chiunque se le aspetterebbe, i luoghi magnifici e pieni di una natura rara da trovare altrove e molte, molte meraviglie culturali da visitare senza poi dimenticare pure una buona cucina ;-)
Inanzitutto volevo davvero ringraziare il Lions Club Mare Nostrum per avermi concesso l' opportunità di fare un' esperienza del genere. Vorrei raccontarvi del mio campo perchè è stato un viaggio davvero significativo per me, di sicuro la vacanza più interessante, divertente, educativa che io abbia fatto sino ad oggi!
Ho imparato tantissime cose sulla Romania, un paese che ho imparato ad apprezzare sempre di più con il passare dei giorni lì a Diham-Phoenix.
Purtroppo in Italia molte persone hanno dei pregiudizi verso i rumeni e il loro stato: spesso si crede che sia un paese arretrato, che la popolazione sia per la maggior parte composta da persone poco istruite e con atteggiamenti poco civili.
Niente di più sbagliato! La maggior parte dei rumeni che ho conosciuto sono persone estremamente cordiali, molto colte, hanno una mentalità davvero aperta, tutti in Romania infatti parlano almeno due lingue se non tre, dai pastori in montagna ai ragazzi di città!
Molte delle persone che ho conosciuto hanno come me la passione per i viaggi, resi difficoltosi però dalla mentalità chiusa di molte persone che ancora oggi pensano che i Rumeni siano solo zingari, ladri e quant'altro.
La mia esperienza è cominciata il 26 di luglio, quando sono giunta a Bucharest e si è conclusa il 1 9 agosto.
Dopo aver speso due giorni nella casa del dottor Kozma, uno dei responsabili del camp, ci siamo recati tutti in un ristorante vicino alla cittadina di Brasov, punto di ritrovo per tutti i giovani campers.
Dopo pranzo ci siamo recati nella Cabana Diham dove abbiamo soggiornato per tutto il campo.
Durante questo abbiamo svolto principalmente attività come hiking, dal momento che la cabana è situata in mezzo alle montagne. Abbiamo fatto molti giochi nel bosco, camminate e via dicendo.
Tuttavia abbiamo anche visitato il Palas castle, la cittadina di Brasov, il castello di Dracula e speso un giorno in acqua park.
Da sapere che per spostarsi per visitare tutti questi luoghi era necessaria un'ora circa di camminata e al ritorno solitamente i maschi camminavano, le femmine tornavano alla cabana col pick-up.
Tanto per rendere l'idea di cosa si va in contro, alla cabana ci si bisogna adattare. Non c'è wifi, le camere possono essere da tre o da quattro persone.
Nelle stanze non ci sono armadi dove poter mettere vestiti, non ci sono asciugamani, e non si può scegliere con chi stare in camera.
Sono Stefano Patriarca, studente diciottenne residente a San Daniele, ridente cittadina del Friuli collinare, e quest’anno ho avuto il piacevole privilegio di poter prendere parte al programma di scambi giovanili promosso dal Lions Club International: è così che ho potuto trascorrere venticinque giorni della mia estate in Romania.
Tutto inizia un soleggiato sabato 26 luglio, all’aeroporto di Trieste-Ronchi dei Legionari: è qui che incontro la mia instancabile compagna di viaggio, Sonia, con la quale ho condiviso questa esperienza memorabile; partiti, dopo una breve sosta a Monaco, atterriamo a Bucarest. I primi due giorni della nostra permanenza ci vedono impegnati come turisti alla scoperta delle bellezze della capitale: visitiamo musei, teatri, chiese, luoghi dall’elevato interesse storico-artistico, ammirando le meraviglie della Piccola Parigi dell’Est.
Ho vissuto un’esperienza che ricorderò per il resto della vita:
da quando sono partito a quando ho preso l’aereo per il ritorno ho vissuto ogni singolo giorno in modo emozionante.
Tutte le persone che ho incontrato durante il mio viaggio mi hanno lasciato qualcosa dentro e sono rimasto veramente stupito dell’ospitalità che la gente mi ha offerto, senza chiedere nulla in cambio.
Se devo essere sincera, l'idea di partire per la Romania non mi entusiasmava per niente, forse perché non sapevo ancora che sarebbe stata l'esperienza più bella della mia vita.Il mio soggiorno rumeno si può suddividere in due fasi, l'una molto diversa dall'altra: l'esperienza in campo, e quella in famiglia.
Sono partita il 5 luglio, e dopo aver dormito una notte a Bucarest con persone che poi sarebbero diventate carissimi amici, parto per la Transilvania. Non nascondo il fatto che all'inizio mi sentissi abbastanza spaesata, e le due ore e mezza di camminata per arrivare al rifugio dove avremmo alloggiato per 12 giorni di sicuro non hanno contribuito a migliorare la situazione. Eravamo 20 ragazzi, 10 maschi e 10 femmine, con età compresa tra i 19 e i 22 anni, per cui (sebbene con qualche difficoltà iniziale nel parlare inglese) abbiamo tutti stretto amicizia molto in fretta. Il "topic" del camp era la montagna, per cui il nostro programma (eccetto qualche giorno di relax all'acqua park) includeva giochi nei boschi e scalate sulle vette della Transilvania (quel temutissimo hiking), roba alla quale non ero minimamente preparata.
This Lions Exchange in Romania from the 4th to the 24th of july was the best camp ever. In this fantastic experience I learnt many new things and above all I met new kindly people. At the beginning when I left, I didn't believe that I could have fun for many reasons.
The first two days I was in Bucharest with a part of the campers and we visited the city,specially the Parliament a very famous building.
Quest'estate ho avuto il piacere e il privilegio di partecipare per la prima volta a uno degli scambi giovanili Lions.
Inizialmente la meta mi aveva lasciato un po' perplessa ma è stato sufficiente un giorno per farmi cambiare completamente idea. Sono arrivata all'aeroporto di Bucarest il 26 giugno e era lì ad accogliermi un camp assistant membro dei Lions che mi ha accompagnato a prendere l' autobus per arrivare nella città della famiglia ospitante. Il viaggio in autobus è stato molto lungo e faticoso ma mi ha dato l'opportunità di vedere i piccoli paesi e villaggi circondati da montagne.
Non appena sono arrivata in famiglia mi sono sentita subito a casa: mi sono stati offerti tutti i comfort e soprattutto tutta la disponibilità e l'affetto dei familiari; con la mia host sister si è subito creato un bel legame che si è consolidato poi nei giorni successivi.