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L’esperienza di quest’anno è stata speciale e ho vissuto appieno la vera “essenza” degli scambi : non solo ho conosciuto molte persone, ma con esse sono nate delle amicizie davvero particolari e lasciarsi alla partenza è stato davvero difficile!
Durante la permanenza nella host family ho in realtà trascorso la maggior parte del tempo con persone esterne alla famiglia che volevano stare con me davvero in maniera disinteressata, generosa e altruista. 
Il soggiorno al campo è stata un’esperienza indescrivibile, forse la casualità ha voluto riunire delle persone speciali per farle vivere insieme momenti irripetibili: sono proprio queste persone che vorrei ringraziare per aver reso tutto questo possible!
Quattro anni di scambi…le esperienze più belle della mia vita! 

Salve, mi chiamo Eleonora e quest’estate sono stata in Repubblica Ceca grazie al Programma Scambi Giovanili Lions.
Woh!!!!!!!
La mia esperienza in Repubblica Ceca è stata una delle più belle che abbia mai vissuto. Sono state 3 settimane stupende, di assoluto divertimento.
La prima settimana l’ho trascorsa a Praga, città di cui mi sono perdutamente innamorata. Molti hanno decantato la bellezza di questa città ma, francamente, non mi aspettavo che fosse così magica. La Famiglia ospitante è stata gentilissima e tutti quanti si sono adoperati affinché mi sentissi parte di essa. Insieme a me, inoltre, c’era Elisa, ragazza italiana simpaticissima con cui sono tutt’ora in contatto.
La tappa successiva è stata Plzen, situata nella parte ovest della Repubblica, dove, tra una gita in canoa e una visita ai luoghi più interessanti del posto , il tempo è volato.
Ho proseguito, poi,  con Opava, terza ed ultima tappa del mio viaggio, dove ho trascorso una settimana da sogno. Ogni giorno avevamo un programma diverso, dalla visita alle miniere e al castello alla partita a bowling, e la Famiglia è stata semplicemente fantastica.
Insomma è stata un’esperienza stupenda, che mi ha arricchito profondamente e che consiglio a tutti quanti. Anche se tutto questo non sarebbe stato possibile se non fosse stato per i Lions.
Un grazie particolare al caro amico Lions Fabrizio Carmenati che mi ha seguito passo per passo, dandomi sempre mille consigli e facendomi sentire sempre protretta.

Grazie mille!

E' trascorso ormai un mese e qualche giorno dal termine del mio terzo scambio lions, e ad oggi posso dire di essere ancora in costante contatto con ogni persona io abbia incontrato in Slovacchia. Le prime due settimane di agosto le ho trascorse nel Lions Sun Camp Piest'any 2010, la terza in una famiglia di Zilina. Le prime due settimane sono state le più formative, divertenti ed emozionanti dello scambio. Nel campo ho conosciuto molti nuovi fantastici amici, con i quali già dal secondo giorno ho legato fraternamente e con i quali ho avuto modo di condividere le numerose fantastiche esperienze organizzate dallo staff del campo : abbiamo visitato Bratislava, il castello di Bojnice, siamo stati in piscina, abbia fatto canoa. E' stata inoltre organizzata una bellissima gita di tre giorni e due notti in montagna, dove abbiamo fatto hiking sugli Alti Tatra, raggiungendo una vetta ad un livello di 2000 metri, in un rope park dove ci siamo destreggiati con coraggio nei difficili percorsi fra gli alberi, abbiamo provato lo 'slittino estivo' e visitato un piccolo villaggio su una montagna ed un museo all'aperto.

Sono tornata dalla Slovacchia 5 giorni fà e sinceramente non sarei più voluta andare via ..
Il campo è stato meraviglioso e ho fatto molte amicizie.
I leaders sono stati eccezionali con tutti noi e ci hanno fatto fare tantissime cose interessanti e divertenti come ad esempio : la canoa, visita in montagna, sci nautico, visite culturali in città ! Il tempo è volato..
Ho avuto anche quando sono arrivata in famiglia dei problemi di salute e i miei host parents mi sono stati vicini e hanno fatto di tutto perchè potessi guarire.
è stata una bellissima esperienza, mi sono fatto molti nuovi amici.. è la prima volta che lego così tanto in un campo. Eravamo come una grande famiglia.

Grazie di tutto.

Il primo giorno sono arrivato all'aeroporto di Praga nel quale mi è venuta a prendere la mia host sister; sono arrivato verso le 18 passate a causa della partenza avvenuta con 1 ora e mezza di ritardo, e dopo un'ora di autobus siamo arrivati in albergo dove ho soggiornato la sera in quanto non potevamo andare a casa di questa ragazza perche troppo distante, mi sono sistemato in albergo, ho fatto la doccia, siamo scesi nell'alimentari di fronte mi sono comprato la cena e ho visto la finale degli europei. 
La mattina del 2° giorno abbiamo girato per Praga insieme ad altri 3 ragazzi ed i loro rispettivi host sister/brother, verso le 16 siamo andati alla stazione e abbiamo preso il pullman per Hradek, pullman che ci mette circa 4 ore per arrivare e da quel giorno Praga non l'ho più vista.... 
Ora spero si comprenda che dal momento che sapevo che l'host family sarebbe stata a Praga quando ho visto dove veramente era, ovvero in un paesino sperduto, che di Praga non ha NIENTE, sono rimasto un pò deluso anche perchè non c'era veramente nulla da fare. Per fare un'esempio è come se le dicessi che la porto a Roma e poi per una settimana stiamo nel mezzo delle campagne di Viterbo....

Ci sono solo due parole per descrivere questa esperienza. Favolosa e irripetibile.
Mi sono veramente divertito come non mai.
La prima famiglia, a Tabor, in Repubblica Ceka è stata incredibile. Gentili, divertenti, disponibili e mai noiosi; non c’era un giorno che passasse senza fare la stessa cosa due volte. Siamo stati al festival del cinema di Karlovy Vary, in discoteca, a visitare posti da favola, come Praga.
Meravigliosa.
La seconda famiglia viveva in Slovakia, a Banska Bistrica, dove mi sono un po’annoiato perché non c’era il loro figlio come nella prima che mi portava in giro! Ma comunque mi sono sempre divertito perché siamo andati a fare rafting con un altro ragazzo italiano e siamo andati a visitare la città con tutti i luoghi di interesse e poi a fare spese.
La terza famiglia, doveva essere un campo ma, in realtà, era un favoloso hotel – Partizan, dove ci siamo ritrovati con tre italiani, due finlandesi e tre turche. Lì c’erano piscine, saune e jacuzzi da favola! Siamo andati a fare escursioni in montagna – ma il tempo non era dalla nostra – e poi in discoteca. La cosa più emozionante è stato quando, su un palazzo luminoso, hanno scritto tutti i nostri nomi! Penso che in questa settimana mi sia divertito più che mai!
È stato bello conoscere lingue, posti e culture divere. Ringrazio moltissimo tutto il Lions Club per questa favolosa esperienza.

 

L'Istituto Scolastico “V. Manzini” di San Daniele del Friuli, di cui faccio parte, collabora da diversi anni con il Lions Club locale: ogni anno le classi quarte partecipano al concorso interscolastico per vincere un soggiorno in Italia o all'estero. 
Questa volta il concorso l'abbiamo vinto un giovane di Clauzetto ed io , ma fino al momento del viaggio effettivo non ci siamo resi conto entrambi della possibilità che ci era stata data. 
Infatti non è di un concorso che si parla, ma di un viaggio, come quelli che vedi solo nei film, un’esperienza che in un certo senso ti cambia la vita.
Almeno per me è stato così.

Partenza – Venezia
30 giugno

Sveglia presto, ma non mi è servita: ero già sveglia per l'agitazione un quarto d'ora prima che suonasse. 
Valigie nel bagagliaio dell'auto e via, direzione aeroporto Marco Polo. 
Check-in? Fatto. 
Baci e abbracci a mamma e papà? Fatto. 
Una sensazione di indipendenza mi attraversa dalla testa ai piedi, ma questo è stato solo l'inizio del vortice di emozioni in cui sarei stata catapultata. Sull'aereo incontro le mie future compagne di Camp: una ragazza di Firenze, una di Venezia e una di Verona.

L’opportunità, che mi è stata offerta dal gruppo dei Lions Club di Tortona e dalla mia professoressa di lettere Giovanna Bianchi, di partecipare a uno scambio culturale internazionale, è stata un esperienza unica. 
Essendo la prima volta per me, ero molto entusiasta e incuriosita all’idea di convivere per una settimana con una famiglia diversa dalla mia, per conoscere e provare sulla mia pelle, abitudini e stili di vita differenti; non ne sono rimasta delusa, anzi mi hanno sempre fatta divertire, facendomi visitare la loro città e ciò che mi meglio poteva offrire. La loro casa è proprio vicino al confine con la Polonia, così un giorno, durante una gita, lo abbiamo varcato in bicicletta! 

La mia esperienza in Repubblica Ceca è stata molto bella, la famiglia è stata molto ospitale in tutto e per tutto e si sono dimostrati anche molto premurosi nei miei confronti quando sono stata poco bene ed inoltre mi hanno fatto visitare molti posti interessanti.
Durante le due settimane in campus  a Plzen invece le cose sono cambiate...la prima impressione sul campus? 
Un lagher! 
Poi abbiamo visto il dentro e ci è sembrato più un ospizio...se non fosse stato per tutte le splendide persone che ho conosciuto quel luogo sarebbe stato un'agonia, il cibo apparte per quelle rare volte che ci andava bene è stato immangiabile ed io ed altri ragazzi eravamo costretti ad andare al supermercato. 
I leader del campus erano troppo inesperti, da una parte bene che fossero giovani ma si lamentavano dei nostri comportamenti quando loro hanno fatto di peggio (e non sto a precisare..). 
Il programma è stato carino e per fortuna eravamo un bel gruppo al quale bastava poco per divertirsi.

Domenica 30 Giugno 2013 ha avuto inizio la mia prima esperienza di scambio giovanile organizzata dal Lions Club. In serata ero già nella casa della famiglia ospitante, nei pressi di Opava, cittadina nella zona orientale della Repubblica Ceca (a circa 2 km dal confine con la Polonia). L’accoglienza è stata fantastica (mi hanno invitato a cenare nonostante fossero le 23.00 circa) e i membri della famiglia sono risultate per tutto l’arco della settimana, molto socievoli e disponibili. Essa era composta da due sorelle Barbora (la più giovane di 18 anni) e Klara (24 anni) e dalla madre Milena che per l’intera settimana ha cucinato prelibatezze nazionali, da me molto apprezzate.

Anche se scrivo in ritardo non c'è pericolo che non ricordi l'esperienza che ho vissuto! 
La prima settimana, quella che ho passato in famiglia, è stata fantastica: innanzitutto sono stati gentilissimi a venirmi a prendere all'aeroporto di Praga per andare insieme in treno fino a Ostrava (che dista 200 km dalla capitale!). 
Non appena siamo arrivati mi hanno fatto subito sentire a casa: la casa era molto bella e la famiglia è stata veramente gentilissima! 
La mamma cucinava benissimo e ogni giorno il "mio fratello" organizzava qualcosa da fare, ed ogni giorno è stato emozionante e bellissimo. Abbiamo visitato molti castelli, città, musei, centri commerciali (cosa della quale gli sarò sempre grata) e la cosa che mi ha stupita di più è stata la loro gentilezza ed educazione; infatti ogni volta che andavamo a mangiare fuori mi pagavano SEMPRE TUTTO loro! 

Quando la mattina del primo agosto sono atterrata all’aeroporto di Vienna, mi sentivo un po’ smarrita, sia per la vastità del posto, sia per la lingua a me sconosciuta. E inevitabilmente mi domandavo, emozionata, come sarebbe stata l’esperienza che di lì a poco avrei vissuto. Finalmente, tra la moltitudine ho incontrato Tomas e Marta, due giovani che per me sarebbero diventati, di lì a poco, genitori adottivi e amici, guide e compagni di strada. Che dire di loro… Semplicemente meravigliosi! Fin dal primo istante gentili, comprensivi e attenti, mi hanno fatto sentire parte della loro famiglia e hanno condiviso con me la loro storia, i loro pensieri e sentimenti, le loro passioni e la loro casa.
E così, nella spensieratezza e nel divertimento, abbiamo esplorato la città di Bratislava, che ho trovato estremamente curata e rasserenata dal fluire del Danubio, ma ancora recante le ferite della dittatura comunista. Ho avuto il piacere di conoscere almeno in parte le loro famiglie e alcuni loro amici, assistendo persino al concerto improvvisato di un fantastico chitarrista, sul balcone di casa! È stato emozionante anche il contatto con la storia del luogo: il Medioevo, rievocato da alcuni giovani che, vestiti all’antica, mostravano tecniche e segreti dell’epoca; le splendide chiese e il castello, testimoni dell’amore nutrito dalla famiglia imperiale per la città di Bratislava; infine i racconti di Tomas, appassionato conoscitore di storia moderna. Estremamente piacevole è stata anche la scoperta della cucina locale: basata soprattutto su carne e formaggi, è estremamente saporita e molto sostanziosa. In particolare, unico al mondo è il piatto bryndzové halušky, in cui gli gnocchetti di patate si uniscono al formaggio di pecora nazionale.

Salve a tutti! Mi chiamo Alessia Olmi e quest'estate ho partecipato all'exchange organizzato dai Lions in Repubblica Ceca per tre settimane, ospite presso tre differenti famiglie.
La mia prima preoccupazione fu riguardo la lingua e l'impossibilità di riuscire a stabilire un dialogo spontaneo, e fortunatamente si è rivelata l'ultimo dei miei pensieri: forse l'inglese non era perfetto dal punto di vista grammaticale, ma né io né le mie famiglie abbiamo avuto problemi di alcun genere. Anzi, l'esatto opposto, e alla fine della settimana la preoccupazione divenne lasciare la mia prima famiglia.
Con loro mi sono sentita veramente bene, basti pensare che in casa la televisione non era mai accesa e il tempo trascorreva in compagnia, tra gite fuori porta, varie attività, come la pittura su seta, e splendidi discorsi che spaziavano dall'arte alla storia, dalla filosofia alle situazioni nei rispettivi paesi. 

Era gennaio quando ho vinto questo piccolo concorso nella mia scuola fiorentina, e non avevo idea dell'enorme esperienza a cui sarei andata incontro.
Ero spaesata ma tranquilla, perchè neanche realizzavo di affrontare questo viaggio sulle mie gambe. 
Il primo viaggio da sola della mia vita. 
Il primo agosto parto, arrivando nella notte in una cittadina chiamata 'Opava', a pochi kilometri dal confine con la Polonia. Mi accolgono due donne, una madre e sua figlia, Barbora, che mi fanno accomodare come se fossi giá parte integrante della famiglia. Lì devo dire di aver conosciuto la generositá e la premura più incondizionate da parte di due persone praticamente estranee.
E non c'erano grandi edifici da visitare o parchi infiniti e strabilianti, ma la carenza di attrazioni è stata facilmente compensata dalla pienezza del loro cuore. Comunque, ho visitato anche due castelli, incantevoli. 

L’1 agosto 2014 sono partito per la Repubblica Ceca e sono arrivato nel primo pomeriggio all’aeroporto di Praga dove mi aspettava Jan, il padre della prima famiglia, con un cartello su cui era scritto il mio nome. Poco dopo ci ha raggiunti il figlio più giovane Matous di 16 anni, e insieme siamo andati in macchina fino alla loro casa aČeské Budějovice. Poco dopo ho conosciuto la madre, appena tornata dal lavoro, e insieme abbiamo cenato. Quella sera ho visto tutta la casa, scoprendo con piacere che c’era anche una piscina. Nei giorni seguenti mi hanno portato su un torrente a praticare il Sup (Stand-up paddle) board, una specie di surf a remo; e ad un parco attrezzato per sport e pic-nic appena passato il confine con l’Austria. Al terzo giorno ci ha raggiunto Lukas, il fratello maggiore (19 anni). La giornata più bella della settimana è stata quella in cui abbiamo navigato lungo il fiume Vltava (in italiano Moldava) con una barca a remi. Il programma era quello di fermarsi a dormire in tenda lungo il fiume per poi continuare l’indomani fino a Český Krumlov, il cui centro è patrimonio dell’UNESCO; purtroppo però la pioggia ci ha costretti a tornare a casa.

Anche per quest’anno è finita la mia esperienza con gli scambi giovanili Lions. “Finita” per modo di dire, perché quel camp, quella stravagante Slovacchia e quella magnifica Repubblica Ceca, quei ragazzi, uno più simpatico, pazzo e originale dell’altro, si sono tenute una buona parte del mio cuore.
Questa è stata la mia seconda esperienza con i Lions, e se l’anno scorso l’emozione della partenza era affiancata da mille dubbi e paure, quest’anno le parole d’ordine erano solo partire e conoscere nuovi paesi e persone, l’unico sentimento che mi accompagnava era emozione allo stato puro.
Sono arrivata all’aeroporto di Bratislava e subito le mie due host-sister mi hanno accolto e accompagnato a casa della sorella minore, dove avrei passato i primi giorni, per poi trasferirmi nella casa della sorella maggiore e infine in quella dei genitori. La settimana successiva è stata intensa e frenetica, ho visitato nuove città e nuovi paesini, assaggiato una miriade piatti tipici con gusti e sapori tutti nuovi per il mio palato, ma non è mancato anche un po’ di relax alle terme o, essendo tre ragazze, lo shopping. Tutto ciò accompagnato ovviamente da lunghissime chiacchierate e lezioni di slovacco o italiano, durante le quali erano più le risate che le parole realmente imparate!

Come iniziare a parlare di questa fantastica esperienza? Prima di tutto devo ammettere che all’inizio non ero così convinta che questa potesse essere un’occasione adatta a me e alla mia personalità un

po’ riservata ma poi, anche grazie ad alcune amiche, ho deciso di accettare la proposta dei Lions di andare per una settimana in famiglia in Slovacchia e per altre due in un camp in Repubblica Ceca.

Il 28 giugno è iniziata la mia esperienza con gli scambi giovanili Lions: il programma consisteva nel soggiorno presso due famiglie in Slovacchia, a Bratislava e a Nitra, e una settimana a Brno, in Repubblica Ceca. Tra le alternative che mi erano state proposte, ho scelto queste destinazioni per la possibilità di poter visitare più nazioni e le numerose capitali europee che le circondano, tra cui Vienna, Budapest e Praga.

Sono tornata già da qualche settimana e sono sempre più convinta che questa sia stata l’esperienza più bella della mia vita. Non solo perché è stato il mio primo viaggio da sola, ma per i posti che ho visitato e soprattutto per le persone che ho incontrato. Appena arrivata a Praga sono stata accolta calorosamente all’aereoporto da una delle famiglie ospitanti che vive ad Ostrava, città in cui vive anche la famiglia da cui sarei andata a stare per una settimana. Inizialmente ero molto imbarazzata perché vedevo gli altri ragazzi di altre nazioni che parlavano l’inglese come se fosse la loro lingua, ma da subito mi hanno aiutato, infatti nel corso di queste tre settimane sono migliorata molto.

In poche ma sincere parole: un'esperienza meravigliosa!!!!!!!!!!!!!!!!
E’ stato per me il mio primo viaggio da sola!!!
La prima settimana ho alloggiato in una famiglia di Bratislava e tutti, proprio tutti, sono stati gentili, generosi e disponibili con me, da farmi sentire come se fossi a casa mia. 

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