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Una destinazione inusuale,atipica,per molti un ripiego. Per altri una sfida,un'avventura,un "must do" ovvero uno di quei viaggi che si inseriscono nella lista delle cose da fare prima di passar a miglior vita. 
Sovente,tuttavia,gli elementi di questa lista rimangono per molti solamente idee, cose che permangono nella sfera intenzionale va per un motivo o per un altro. Zeus (o forse sarebbe più appropriato Ganesh) ha voluto risparmiarmi il rimpianto di non aver mai visitato un paese cosí,un paese come l'India.
Fascino. È la prima sensazione che mi affiora in mente pensando a questo paese,credo che sia cosa alquanto comune,chi non sarebbe affascinato da un paese cosí? Ma la fascinazione è un processo che solitamente si interrompe quando si esperienza l'oggetto in questione,quando si vive quei luoghi,posti,mirabilie che fino a poco prima ci si era solo figurati in mente. In India non è cosí,almeno non lo è stato per me che di quei luoghi e di quelle persone continueró a portarne un ricordo indelebile nel cuore a lungo. 

Appena atterrato in India,mi resi conto che non sarebbe stato facile: il primo impatto di odore e aria è stato traumatico.
Si va dall'aeroporto alla famiglia. Le strade e il traffico indiano lo lascio scoprire a voi!
Lentamente mi abituo e mi adeguo, e scopro una famiglia fantastica.
L'accoglienza e il calore della famiglia indiana è stata incredibile: mi sono sentito davvero parte integrante e sono stati incredibilmente accorti nel preparare il cibo, che noi siamo soliti trovare troppo piccante.

Sono molto grato al Lions per la meravigliosa esperienza che mi è stata concessa di vivere. 
Un mese lontano dalle proprie abitudini, dalle proprie tradizioni, dal cibo che solitamente si consuma, dalla propria famiglia.
Una bellissima opportunità per crescere.
Quest'estate ho avuto l'occasione di trascorrere un mese in India, a Pune, grazie alla famiglia Shina del posto, a Vrunda Bapat  e agli amici del Lions  323D2 INDIA, distretto estremamente attivo per aiutare le persone su tutta l'estensione del sub-continente, che si sono dimostrati altrettanto accoglienti.

Vorrei cominciare il mio breve report con un mantra che penso rappresenti l’essenza della mia splendida permanenza in India: “Atithi Devo Bhava- L’ospite è come Dio”. Quando sentiamo parlare di questo Paese solitamente pensiamo ad un Paese ricco di misticismo religioso ma allo stesso tempo privo di pulizia, ma dopo aver trascorso un mese viaggiando per gran parte dell’India posso dire che è un Paese tutto da scoprire, pieno di cultura e con un’infinità di esperienze da offrire.

Quest’anno, la meta del mio viaggio con il Lions è stata l’India! Questo è stato il mio quarto scambio con il Lions (gli altri sono stati in Germania, Australia e Mongolia), ma, nonostante questo, è stata comunque un’esperienza unica e diversa rispetto alle altre: l’India, infatti, è un Paese assolutamente straordinario, con un insieme di etnie, religioni e culture antichissime impossibile da trovare altrove.

La prima parte dello scambio l’ho passata in famiglia. Fin da subito, appena usciti dall’aeroporto, l’impatto con l’India è forte: subito si percepiscono l’aria calda e umida tipica del periodo del monsone delle piogge e i rumori del caotico e anarchico traffico indiano.

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