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Sono partita per questa esperienza, ad essere sincera, con non pochi dubbi, presa dalla paura di un’eventuale mia improvvisa timidezza nel conoscere nuove culture e nuove persone e considerando il fatto che , anche se ho sempre voluto intraprendere un lungo viaggio all’estero, è stata la prima volta che mi trovavo per così tanto tempo lontana dalla mia famiglia, dai miei amici e dalla quotidianità.
Subito dopo le prime 24 ore questi dubbi sono stati spazzati via dall’accoglienza e dalla gentilezza di Kristel e Arno Ovelgoenne, la mia host family.
Queste persone si sono impegnate al massimo per farmi sentire a casa dalle piccole cose come il caffè ed il pranzo, fino alle grandi come la possibilità di conoscere giovani del posto, uscire con loro, vedere città (nella fattispecie Dusseldorf e Bonn) e particolari opere d’arte.
Grazie a loro sono riuscita non solo a rispolverare e, addirittura a migliorare, la lingua tedesca studiata in precedenza con molta passione, ma anche di entrare nel vivo della cultura del posto avendo, inoltre, il piacere di conoscere anche molte persone adulte altrettanto disponibili e cordiali.

Nel primo giorno di presentazione del campo, al momento dei saluti con la famiglia, mi sono commossa e credo che questo sia un chiaro segno del fantastico periodo passato con loro.
Questo periodo è stato incredibile ma devo dire che il campo ha ampiamente superato ogni aspettativa.
Nelle ultime tre settimane ho vissuto a stretto contatto con molti ragazzi provenienti da paesi molto lontani tra loro, ma ciò non ha interferito con la nascita di bellissimi rapporti senza nessuna esclusione.
A rafforzarli hanno contribuito le innumerevoli attività svolte insieme nella natura come canoa, wind-surf, parcour,le escursioni e i viaggi in tutta la regione e nelle città di Dortmund e Colonia, il tutto perfettamente organizzato dai camp - leader e dai responsabili.
Nel complesso non riuscirei a definire con esattezza la bellezza dei rapporti creati da quest’esperienza e tutto ciò che mi ha lasciato, rischierei di dimenticare troppi particolari, ma certamente posso dire che non la dimenticherò mai.
Credo ,inoltre, che per capire fino in fondo ciò che questa avventura fa scaturire non sia sufficiente ascoltare qualcuno che racconti la propria ma sia meglio viverla.