La mia esperienza in Turchia devo dire che ha superato le mie aspettative; i miei dieci giorni nella mia host family ad Izmir sono stati tutti volti all’insegna della scoperta del cibo, della cultura e della vita quotidiana di uno studente medio turco: sempre in giro, sempre in viaggio per scoprire e conoscere luoghi e persone sempre nuove, infatti con un po’ di tristezza ho lasciato la mia host family il giorno dell’accoglienza al campo.I dieci giorni successivi sono stati un turbinio di emozioni e scoperte con un campo volto a farci conoscere non solo la realtà dei Lions locali, ma soprattutto le bellezze culturali e naturali tra Kusadasi ed Antalya con attività molto interessanti e variegate: mi ricorderò sempre della mattinata passata a fare rafting su un fiume tra le montagne o la giornata spesa in barca tra un mare fantastico, sole e tuffi, se si vuole una nota un po’ negativa a mio parere può essere stata l’eccessiva richiesta di foto, in quelle occasioni mi sono sentito più un oggetto da esposizione che altro, ma nonostante ciò l’esperienza è stata magnifica.
Quando le mie sorelle tornavano dai viaggi Lions e mi raccontavano le esperienze e le emozioni che avevano provato, non avrei mai pensato che sarebbe stato così anche per me.
Il mio viaggio ebbe finalmente inizio il 24 luglio dopo un'attesa infinita di giorni .
Inizialmente avevo timore di partire in particolar modo per il paese in cui andavo: mi era stata assegnata la Turchia, paese che non avevo mai messo in considerazione e che mai avrei pensato potesse cambiarmi così tanto.
Ora vi racconterò la mia seconda bellissima esperienza di viaggio ad Istanbul con il Lions Clubs International.
Giorno 24 luglio dopo essermi recato a Roma e aver preso l’aereo, sono arrivato ad Istanbul, dove la mia splendida famiglia mi è venuta a prendere.
Era composta da 3 persone: il padre (Ahmet), il fratello più grande (Denizhan) e il fratellino più piccolo (Karahan).
Arrivati a casa, mi sono sistemato nella mia camera e siamo subito usciti a fare un giro del quartiere.
Era un bellissimo quartiere, che io lo avrei paragonato a un vero e proprio residence, pieno di parchi e zone verdi, piscine, palestra e campi da tennis e basket.
Le prime due giornate sono state molto di relax, abbiamo giocato con i suoi amici a basket e una volta tanto andavamo a farci un bagno in piscina, anche se faceva molto freddo.