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ITALIA: what else?

La Finlandia: non avevo assolutamente una chiara idea di come fosse. 
La immaginavo come un luogo freddo e pieno di palazzi, con gente distaccata e poco socievole. Una volta sbarcato abbiamo atteso che arrivassero gli ultimi campers e saliti su un autobus ci siamo diretti al campo.
Quello che ci circondava erano distese infinite di boschi di betulla con ogni tanto qualche casetta di legno pitturata in maniera fiabesca.
Appena arrivati ad Eerikkilä, il sito dove si sarebbe svolto il nostro campo, i camp leaders ci hanno accolto ed è così iniziata la nostra esperienza.
Nei primi giorni molti tra cui io stesso hanno incontrato la difficoltà dell’approccio e della comunicazione con persone di lingua e paesi diversi, ma la curiosità e la voglia generale di conoscersi ci ha permesso dopo poco, grazie anche ai camp leaders, di superare questi ostacoli.

Nel frattempo approfondivamo la cultura e il paesaggio finlandese con attività ed escursioni.
Ci siamo goduti gli sport tipici, quali il frisbee golf e il floorball, e abbiamo osservato l’agricoltura locale, dagli allevamenti di cavalli da corsa a quelli di bestiame. Ma ciò che più mi ha preso e mi ha trascinato nell’atmosfera finlandese sono state le passeggiate lungo i laghi avvolti dagli alberi e le calde saune rilassanti.
Nella giornata che i camp leaders avevano adibito al trekking abbiamo visitato una ex torre di avvistamento, un edificio di legno e metallo alto 150 metri e pitturato quasi interamente di rosso e bianco.
Alessandro2Saliti sopra ci aspettava una vista incredibile, che mi porterò per sempre con me: uno scorcio tra gli alberi lasciava osservare la distesa di laghi sottostanti che si perdevano all’orizzonte.
Al termine del campo i saluti furono difficili e non volevo staccarmi da quegli ultimi attimi, ma il periodo nella host family che mi aspettava sarebbe stato ugualmente importante. Per un colpo di sfortuna nel giorno di passaggio tra campo e famiglia mi sono ammalato di Covid-19 e mi è salita la febbre, ma grazie alle cure della famiglia, in particolare della madre Anu, mi sono ripreso velocemente. o mi trovavo insieme ad altri 7 ragazzi nell’area circostante a Loppi, una cittadina a nord di Helsinki, e grazie a questa vicinanza e alla coordinazione delle varie famiglie abbiamo passato la maggior parte delle giornate insieme.
Abbiamo visitato il centro storico di Tallinn, la perla del Baltico, e fatto un giro nel porto di Helsinki e sull’isola ex fortezza svedese Suomenlinna.
Per staccare e rilassarsi tra le escursioni, siamo stati accolti nelle varie case delle host families con le loro rispettive saune, passando delle belle giornate insieme. Devo ringraziare profondamente tutte le famiglie che ci hanno permesso di passare quei giorni, ho potuto consolidare e stringere nuovi rapporti con persone che altrimenti avrei probabilmente perso per sempre.
Questo mio primo scambio giovanile è stata un’esperienza inimitabile, in virtù appunto del confronto con persone desiderose di conoscersi.
La Finlandia mi ha lasciato la bellissima impressione di un paese sereno fatto di persone accoglienti, e per questo ho il desiderio di ritornarci in futuro

Alessandro1