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ITALIA: what else?

Chi trova un amico trova un tesoro.
Mai questa frase nella mia vita ha avuto tanto significato.
Sono partito alla volta dei Paesi Bassi ad inizio luglio.
All’aeroporto l’host family mi ha subito accolto calorosamente, e quello non era che l’inizio di una splendida settimana passata insieme, a stretto contatto con la cultura e la tradizione locale del sud dello Stato. Mi hanno perfettamente integrato nei loro costumi ed abitudini, facendomi partecipare ad un sacco di attività meravigliose, come il volo in deltaplano e il canottaggio, oltre ad accompagnarmi e a guidarmi attraverso svariate città della zona. Sono riusciti a farmi quasi sentire parte della famiglia.
Alla fine della settimana mi hanno accompagnato al campo dei lions, dovrei avrei incontrato altri 32 ragazzi provenienti da tutt’Europa, dalla Danimarca alla Francia, dalla Turchia alla Finlandia. Nel momento che ho imboccato l’entrata dell’edificio principale, ho subito capito che quei 10 giorni sarebbero stati tra i più belli della mia vita, e di fatto non sbagliavo: tra una biciclettata e una partita di pallavolo il legame tra tutti noi non ha fatto che farsi sempre più stretto. Ogni momento era buono per scambiare opinioni o solamente chiacchierare con tutti, come se ci conoscessimo da una vita. Nessuno aveva pregiudizi di alcun tipo, anzi: la costante integrazione spontanea e reciproca tra tutti noi è stato il punto focale delle relazioni createsi all’interno del gruppo. Ruolo importantissimo lo ha anche giocato il Junior staff, che ha saputo sia magistralmente supervisionare le attività sia trattarci direttamente da fratelli minori, aiutandoci nel bisogno e condividendo momenti di divertimento. Ho conosciuto persone incredibili, che spero di tenermi stretto per tutta la vita; questo perché, come dicevo all’inizio, “chi trova un amico trova un tesoro”, che dura per sempre.

Questa estate ho avuto l’opportunità di fare un’esperienza unica dal 9 al 27 luglio nei Paesi Bassi, grazie ai Lions Club e i Lions Youth camps & Exchange. L’esperienza si è articolata in due fasi: la prima presso una host family facente parte di un Lions Club e la seconda presso un Lions Camp.
La mia permanenza con la famiglia ospitante è avvenuta a Berlicum, un piccolo paesino. Qui sono rimasta per una settimana, insieme ad un’altra ragazza polacca della mia età, anche lei partecipante del programma Lions. Sin dal primo giorno mi sono sentita parte integrante non solo della famiglia, ma di tutto il paese.

9 – 17 luglio in famiglia a Rotterdam e da 17 al 27 luglio 2022 al Dutch camp di Noorden
Finalmente il giorno tanto atteso era arrivato, il 9 luglio 2022 sarei finalmente partita per i Paesi Bassi!
Ero molto emozionata e al contempo curiosa di intraprendere un’esperienza che sapevo mi avrebbe arricchito...
Arrivata all’aeroporto di Amsterdam sono stata subito accolta calorosamente da due membri della mia host family, Harald, il padre e Casper, il figlio più grande.
Credevo potesse essere più difficile entrare in sintonia con delle persone che non avevo mai incontrato prima, ma, grazie a loro, non è stato affatto così.!
Appena giunta nella loro casa a Rotterdam, la prima cosa che ho notato all’ingresso erano i tipici zoccoli in legno che la famiglia Persoon mi ha subito invitato a provare in segno di benvenuto. Mi sono poi presentata al resto della famiglia e lì ho incontrato Sandra, ragazza ungherese anche lei ospitata anche dai Persoon, con la quale ho condiviso tutta la permanenza in Olanda

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When I arrived to the Amsterdam airport (9th of July at 3 p.m.), Mr. Van Helden picked me up at the airport, where I met other guys which would then go to the same camp. But the Van Helden family wasn’t my host family, they just brought me to the Smeenk family, who actually hosted me. This is a family of 3: Jelle, the father, is a farmer, so I’ve been to a farm. Geke, the mother, is a notary and their son, Thomas is 13 years old. They also hosted José Castillo Pérez, a very kind Spanish guy.

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