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ITALIA: what else?

A 15.995 KM DI DISTANZA – AUSTRALIA

E’ sempre difficile trovare le parole adeguate per poter iniziare a raccontare di un’esperienza come quella che ho vissuto a circa un mese da oggi.
Semplicemente incredibile.
Ho trascorso quattro settimane letteralmente dall’altra parte del mondo in un paese che prima della mia partenza avevo conosciuto solo tramite i documentari: l’Australia. Questo è stato per me il primo viaggio da solo all’estero e come si può ben intuire sono partito dall’Italia pieno di preoccupazioni, ansie e timori il tutto accompagnato da nostalgia e paura di allontanarmi dalla mia cerchia di amici e familiari. Il viaggio si è articolato in due parti: tre settimane in una famiglia e otto giorni in un campo. Sin da quando sono atterrato per la prima volta in Australia sono stato accolto dai Lions del posto in maniera molto calorosa e dal quel momento mi sono sentito già a casa. Dopodichè ho preso l’ultimo aereo per il viaggio d’andata che mi avrebbe portato vicino alla località della mia host family. Di lì è cominciata la mia piccola favola…

TRE SETTIMANE IN HOST FAMILY …

Le mie prime tre settimane le ho passate in famiglia, in un piccolo “villaggio” di 800-900 abitanti nel New South Wales (uno stato dell’Australia). Il mio primo giorno in Australia è stato emblematico per me perché, non appena arrivato a casa, sono stato male per aver mangiato una dozzina di doughnuts di Krispy-Kreme (fortemente sconsigliato) , diventando così l’ oggetto di scherno per circa tutte le tre settimane. I miei host parents Joanne e Normann ospitavano ,oltre me, altri due ragazzi : un italiano Jacopo, che praticamente è diventato il mio secondo fratello poiché abbiamo trascorso ogni istante di questo viaggio insieme, e un ragazzo brasiliano Vince (Vinicius) , una persona fantastica con cui mantengo i contatti ancora oggi.
Grazie alla mia famiglia ho potuto conoscere l’Australia nel vero senso della parola : visitando luoghi incredibili, facendo sport , aiutando nelle faccende domestiche e tanto altro ancora… passando dalle cose più semplici e noiose (che fatte tutti insieme diventavano piacevoli) alle più emozionanti come fare surf nell’oceano, accarezzare koala, dar da mangiare ai canguri o anche solo passeggiare lungo i sentieri dei parchi immersi nella natura che caratterizza gli incantevoli paesaggi australiani. Di tutto ciò sarò sempre grato alla famiglia sempre gentile e disponibile.

…IL 20 LUGLIO L’INIZIO DEL CAMP (E PURTROPPO LA FINE DEL VIAGGIO)

Francesco2.1I giorni trascorsi in campo sono stati i più belli di tutto il mese passato in Australia. Il campo si trova nel Queensland (altro Stato dell’Australia) presso una cittadina di 3500 abitanti, Proserpine . Eravamo circa una quarantina di ragazzi, un gruppo abbastanza composito, provenienti da tutte le parti del mondo: Finlandia, India, Indonesia, Inghilterra, Giappone, USA ecc…                       
Il primo giorno mi sentivo un po’ a disagio poiché non conoscevo nessuno ma grazie alla capacità dei responsabili e supervisori del camp siamo riusciti a creare un gruppo molto legato e coeso.  In particolar modo noi italiani (sette per l’esattezza), me in primis, abbiamo messo in mostra il nostro carattere aperto e molto alla mano diventando un po’ così i giocherelloni del gruppo. Francesco1.1
La maggior parte delle attività si svolgevano all’ aperto con escursioni di giorno e attività in campo nel secondo pomeriggio sino all’orario di cena fissato per le 18:30; dopo cena si aiutava nella pulizia di piatti, bicchieri, posate e sala comune tutti insieme e si facevano giochi o presentazioni di noi stessi, in gruppi di tre nazioni per serata al fine di renderci il più uniti possibile. L’esperienza più bella l’ho vissuta il giorno in cui siamo andati nel cuore della barriera corallina facendo attività come ocean rafting e snorkelling tra coralli e pesci incredibili.              
L’Australia è un posto fantastico da vedere e da “esplorare” nel vero senso della parola con paesaggi mozzafiato e animali sconosciuti che fino a quel momento non avevo mai incontrato… purtroppo le parole non sono mai abbastanza per poter descrivere l’esperienza da me vissuta per cui consiglio vivamente, per chi ne ha le possibilità, di affrontare un viaggio del genere. 

Francesco3.1

L’Australia rimarrà sempre nel mio cuore; desidero per questo ringraziare tutti i responsabili Lions del mio distretto che mi hanno permesso di sperimentare personalmente emozioni così forti ed intense vivendo per un mese dall’altra parte del mondo con l’auspicio di poter replicare simili esperienze.

Francesco4.1