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ITALIA: what else?

 

Parto da Milano il pomeriggio per poi atterrare a Dusseldorf e successivamente prendere l’aereo per Keflavik, una cittadina, o meglio un paese vicino Reykjavik, Islanda.
In realtà non sapevo molto dell’ Islanda; ero andato a leggere solo negli ultimi mesi qualche curiosità, ad esempio il fatto che è un paese che non ha mai partecipato ad una guerra; l’unica che era in procinto di sfiorare: “la guerra del Merluzzo” contro la Groenlandia, ma riuscì a risolvere il tutto verbalmente. 
Già questa nozione fa capire che bella gente sia quella islandese!
Comunque sia, avvicinandomi sempre di più all’ Islanda, comincio a notare già due elementi che mi avrebbero accompagnato per tutto il viaggio: il primo, la mancanza di buio; ebbene sì, essendo un paese situato molto a nord, l’estate è il periodo di luce; di conseguenza non ho visto una vera e buia notte per tre settimane. Il secondo, i paesaggi stupendi: già dall’aereo mi accorgo palesemente che non sto sorvolando la pianura padana, bensì le frastagliate coste dell’Islanda.

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