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ITALIA: what else?

Prima di tutto vorrei ringraziare molto il Lions Club, al quale sono infinitamente grata di avermi dato questa meravigliosa opportunità di conoscere differenti culture e di crescita personale.
Al Camp ho trascorso due splendide settimane insieme a tanti altri ragazzi  provenienti da paesi diversi  sparsi per il mondo. Eravamo sistemati in quattro grandi camerate, due per le ragazze e due per i ragazzi e questo  ci ha dato la possibilità di legare molto in fretta. Grazie alla perfetta organizzazione delle numerose e varie attività da parte del Lions Club  e di tutto il meraviglioso staff del Camp, ho avuto la possibilità di conoscere tutti i partecipanti  e di entrare in contatto con le  loro culture, grazie anche alle apposite serate di presentazione della propria nazione fatte da tutti i ragazzi.
E' stato poi molto bello e interessante visitare le principali città dell'isola di Cipro e le spiagge più belle. Memorabile é stata in particolare la gita in barca durante la quale abbiamo potuto tuffarci e fare il bagno in uno splendido mare e vedere nuotare vicino a noi i delfini.
Durante questo breve ma intenso periodo ho avuto l'occasione di  stringere  forti legami con alcuni ragazzi e sono sicura che la nostra amicizia durerà nel tempo, nonostante ci siano molti chilometri a separarci, e certamente ci rincontreremo per passare altro tempo insieme. Ancora oggi ci scambiamo messaggi quasi tutti i giorni per tenerci aggiornati sulle nostre vite.
Spero di poter  ripetere un'esperienza di questo genere e consiglio  a tutti i ragazzi di approfittare di questa meravigliosa iniziativa del Lions.

 

Prima di tutto volevo chiederle grazie per aver organizzato il mio viaggio per Cipro.
E’ stata per me la prima volta che ho preso l’ aereo da solo, il viaggio è stato lungo e stancante ma ne è valsa la pena. Arrivato a Larnaca ho fatto già le mie prime conoscenze del campo ed è stato abbastanza difficile comunicare ,almeno all’ inizio, in inglese perché non ero abituato.
Sono arrivato al campo la sera tardi e dopo aver mangiato qualcosa ci hanno fatto andare a dormire. La prima impressione del campo non è stata una delle migliori, il posto non era esattamene come lo immaginavo.
Trascorrevano i giorni e tra un bagno nel mare, un giro in barca o qualche visita in città ho conosciuto moltissime persone delle quali mi resterà un bellissimo ricordo.
Alla fine il campo è stato tristissimo. Persone che si salutavano, si abbracciavano e alcune che piangevano. Il campo ha iniziato a svuotarsi e alla fine eravamo rimasti in 6, non c’ era più niente da fare nel campo. 
Alle 18:00 (ora della partenza ) salutai i camp leader che si erano presi cura di noi per tutto il campo e ci avviammo verso l’ aeroporto.
Spero di poter rivivere un’ esperienza simile ancora una volta.

 

Era il 6 luglio ed era anche la prima volta che viaggiavo completamente da solo, di notte.
Oltre alla tensione per quest’ultimo fatto mi riempivo la testa di domande su cosa avrei fatto lontano da casa per ben 2 settimane.
Io e il primo gruppo di ragazzi siamo arrivati di notte, per cui la prima mattina al campus eravamo tutti assonnati e cercavamo di scambiare timidamente due parole per passare il tempo.
Successivamente fra le varie attività di gruppo dei primi giorni abbiamo avuto il modo di conoscerci e di imparare di più gli uni sugli altri.
Al campus erano presenti ragazzi e ragazze da ben 18 paesi diversi e si trovava sempre qualcosa su cui scherzare tutti insieme.
Dopodiché sono iniziate le gite e le escursioni e da quel momento il tempo è letteralmente volato.

Non nego che sia stato molto difficile per me come per altri adattarsi subito ai nuovi spazi ma comunque dopo i primi giorni capisci che si é tutti sulla stessa barca e inizi a fare amicizia, se non con tutti, con tanti ragazzi.
Il camp a Cipro mi ha fatto crescere perché mi ha fatto capire che pur venendo da paesi diversi abbiamo tutti un denominatore comune cioè la fame di libertà e la voglia di indipendenza.
Abbiamo discusso sui diritti umani e sono usciti argomenti molto validi per una discussione: uno tra tanti l’immigrazione; sentire che l’opinione di un bielorusso piuttosto che di uno spagnolo sia diversa dalla tua ti arricchisce e amplia la tua visione sul mondo.