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ITALIA: what else?

Il giorno 22 luglio 2006 sono partita per il mio secondo scambio con i Lions…destinazione Norvegia!Sono arrivata all’aeroporto di Trondheim alle 11 di sera e lì ho incontrato un altro ragazzo italiano, Paolo; dopo quasi 1 ora all’aeroporto per compilare i moduli dello smarrimento della mia valigia (che poi mi è arrivata dopo 2 giorni!!!) e 2 ore in macchina siamo arrivati al campo!Dopo i primi 2 giorni di conoscenza le giornate con gli altri ragazzi (in tutto eravamo 22) sono diventate splendide!
Sinceramente durante il giorno non facevamo niente di speciale, anzi…giocavamo a calcio, a carte e mangiavamo (!!!) ma fortunatamente ho incontrato ragazzi simpatici e intelligenti con cui si poteva parlare di tutto…dalla musica alla politica!
Ogni giorno, a turno, due di noi si dovevano occupare della colazione e dell’organizzazione delle attività nel campo; appuntamento fisso della giornata era la presentazione delle varie nazioni.


Con i Lions abbiamo esplorato le montagne nei pressi del campo, abbiamo visitato una centrale elettrica, diversi musei e le città di Oppdal e Trondheim, ma il giorno che ci è piaciuto di più è stato sicuramente quando siamo andati ad un Festival ad Oppdal anche perché il campo era un po’ isolato dalle città…eravamo circondati solo da alberi e mucche!La terza settimana sono stata a casa di Harald e Liv Leikarnes ad Oppdal, insieme ad Inka, una ragazza finlandese.
Con loro sono andata 2 giorni ai fiordi e ho avuto l’occasione di vedere dei posti fantastici!!Le 3 settimane in Norvegia sono volate grazie alle persone che hanno vissuto con me quest’esperienza, ai Leikarnes (sono stati splendidi) e ai Lions, sempre disponibili e gentili!L’unica nota negativa di questo viaggio riguarda i preparativi, ovvero i biglietti dell’aereo.
A causa di un disguido (capitato anche ad un ragazzo di Sorrento con cui ero in contatto proprio in previsione del viaggio…) con l’agenzia “La Specola” di Udine, il mio piano di volo è stato stravolto a pochissimi giorni dalla partenza!!
Comunque l’esperienza che ho vissuto nelle tre settimane successive ha cancellato ogni arrabbiatura o seccatura!Questo è stato il mio secondo viaggio organizzato dai Lions, ma il primo in un campo e devo dire che è un’esperienza unica perché si ha la possibilità di conoscere persone con un modo di vivere del tutto diverso dal nostro o talmente uguale che ci sembra di parlare con un altro italiano…il momento brutto è, però, quando si deve dire addio alle persone con le quali hai vissuto 24 ore su 24 per 15 giorni e tornare alla vita normale, lontano da loro!!

Fortunatamente sono rimasta in contatto con tutti i ragazzi con cui ho stretto di più e se possibile spero di rivederli ancora!