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ITALIA: what else?

 

Ripercorrere con voi l’indimenticabile viaggio in Australia non è facile perché ci sarebbero talmente tante cose da dire che non basterebbero pagine intere. A parte questo cercherò di trasmettervi una parte delle forte emozioni che ogni singolo angolo dell’Australia mi ha riservato. I dubbi, le paure e le incertezze che mi assalivano ancora prima che partissi iniziarono a diminuire appena salita sull’aereo il 26 Giugno. L’entusiasmo che provavo nell’intraprendere questo splendido viaggio era unito alla paura di non farcela, di non capire la lingua e tanto altro … Nonostante tutto , presi l’aereo e lasciai l’Italia per un mondo totalmente diverso: l’Australia. Salita sull’aereo della compagnia Emirates mi sentii catapultata in una realtà parallela alla mia, come se mi trovassi all’improvviso in un film. E proprio durante quel faticoso e infinito viaggio che incontrai la mia compagna di viaggio che adesso è la mia seconda sorella: Sara Orsi. Con lei fu stato subito “amore a prima vista” ! Bastò uno scambio di sguardi , una chiacchierata per diventare grandi AMICHE.

Dopo ore e ore di viaggio il mio sogno iniziò a realizzarsi ! Il 28 Giugno alle 6 di mattina io e Sara arrivammo nella caotica, frenetica e straordinaria Sidney. E’ proprio nella seconda capitale australiana che incontrammo la nostra famiglia: Judy e Michael Ryan. Fin da subito si mostrarono accoglienti e desiderosi di mostrarci il loro Paese, le loro tradizioni, la loro cultura ma allo stesso tempo curiosi di comprendere la nostra lingua e di conoscere indirettamente l’Italia. Lo stesso 28 Giugno visitammo Bondi Beach, una spiaggia paradisiaca con acque cristalline … 

Già dal primo giorno rimasi a bocca aperta. Subito dopo iniziò il viaggio verso Bathurst , la cittadina che ci avrebbe ospitato per 3 settimane a un paio d’ore da Sidney. In macchina la stanchezza riuscì a chiudere i nostri occhi che ogni tanto si aprirono per scorgere tra gli alberi o per strada quei fantastici e amorevoli animali quali sono i canguri. Ecco che i miei desideri iniziarono a prendere forma !! Visita dopo visita mi rendevo conto di quanto fosse bella l’Australia ,ma allo stesso tempo quanto fosse diversa dall’Italia. 

I giorni trascorrevano e io e Sara diventavamo sempre più unite. Era come se ci conoscessimo da anni. La famiglia ci amava e ci viziava ogni giorno forse perché non avevano figli o forse perché eravamo riuscite ad assicurarci un piccolo posto nel loro cuore. 

Partec ipammo a un changeover dinner grazie al quale potemmo spiegare tutto riguardo al nostro viaggio e svelare qualche curiosità e segreto dell’Italia . 

Con Judy , Michael e la loro fantastica amica Sue visitammo Canberra, la famosa capitale. Ricordo che quando scesi dalla macchina e vidi il Parlamento mi sentii dentro quelle mille cartoline che per anni avevo osservato sognando che un giorno avrei potuto osservarla da vicino .Ogni singolo posto che visitammo mi faceva sentire la ragazza più fortunata del mondo, mi sentivo la protagonista di un film e di un sogno di cui non riuscivo a capire ancora tutto. 

Oltre a Canberra andammo anche nella “seconda” capitale dell’Australia: Sidney. Sidney è impossibile da dimenticare. Tutte le volte in cui guardo le foto con l’Opera House e/o con l’Harbour Bridge è come se percepissi ancora il sapore, la frenesia, ogni singolo suono e rumore di quella fantastica città. La lunga passeggiata sull’Harbour Bridge e il vento che mi accarezzava il viso è stata qualcosa che a parole è inspiegabile. Si deve provare per poterci credere! 

 

È impossibile non parlare dei fantastici simboli australiani : il canguro e il koala… Vederli saltare da un lato all’altro della strada era straordinario e soprattutto divertente. Soltanto arrivata nello zoo di Sidney potei accarezzare quei dolcissimi animali. I canguri erano così amorevoli e socievoli che tentai di dare loro da mangiare ma allo stesso tempo indietreggiai dalla paura ahahah… ricordo ancora quel momento! I koala erano così dolci. Erano veri cuccioli che stavano avvinghiati a tronchi d’albero!

 

Dopo tre fantastiche settimane, dopo aver trovato una seconda madre, un secondo padre e una seconda sorella dovemmo separarci. Doverli dire un semplice “Arrivederci” provocò un lungo pianto e una tristezza infinita. Con Sara facemmo il volo per Brisbane insieme e per tutto il volo ci ripetevamo di non piangere,ma fu impossibile. Dopo un lungo e profondo abbraccio dovetti scappare perché mancavano pochissimi minuti al mio volo per Proserpine in cui si trovava il mio campo. Non nascondo che quando arrivai al campo il mio entusiasmo era diminuito , non perché volessi ritornare in Italia ma per il semplice motivo che avrei voluto trascorrere ancora più tempo con la mia famiglia. C’era tanta tristezza e malinconia nei miei occhi ma grazie allo staff , grazie a tutti i miei nuovi amici riuscì a vivere al massimo quei giorni che adesso rimpiango.

Al campo incontri persone che provengono da ogni parte del mondo e adesso posso dire che ognuno di loro ha trovato un angolo nel mio cuore. Ogni singola persona mi ha insegnato qualcosa, mi ha reso una persona più sicura e migliore. Sono incontri che inevitabilmente ti cambiano , incontri che ti arricchiscono.

Il campo mi ha permesso di realizzare il sogno di visitare la barriera corallina. Non è possibile spiegare né immaginare la curiosità , e allo stesso tempo la paura, che avevo quando vidi nuotare davanti ai miei occhi piccoli pesci e potei scrutare le bellezze dei fondali marini. Vorrei ritornarci solo per poter essere avvolta da quel profondo silenzio, da quella tranquillità inquietante e piacevole. Ho visto paesaggi talmente straordinari che non so quando rivedrò. Adesso posso dire che mi sento un cittadino del mondo perché ogni singola persona ha tenuto con sé una parte della mia persona che rimarrà per sempre in Mongolia, in Giappone, in Olanda, in Messico, negli Stati Uniti … 

Grazie grazie di cuore…. Questo viaggio è stata la dimostrazione che ogni sogno può essere realizzato e una volta realizzato ti senti cambiato, ti senti Migliore. Grazie a tutti